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martedì 18 giugno 2013

LEGGENDE - Joey Dunlop

Joey Dunlop è da considerarsi il più grande pilota di motociclismo di tutti i tempi la sua disciplina erano le corse su strada ed in particolare il Tourist Trophy che si svolge ogni anno sull'Isola di Man dove vinse 26 volte e conquistò cinque titoli mondiali consecutivi nella classe F1 (la classe 1000cc).

La storia di Joey Dunlop è la storia di un grande uomo oltre che di un incredibile motociclista.

William Joseph "Joey" Dunlop nasce il 25 Febbraio del 1952 a Ballymoney, cittadina nel Distretto di Antrim in Irlanda del Nord.

1969
Nel 1969 Dunlop debutta nelle corse a 17 anni sul circuito di Lurghan Park in sella ad una piccola Triumph Tiger Cub di 199 cc classificandosi al 4° posto.
Grazie al lavoro di "lava motori" nell’officina dove lavora il Padre e ad altri lavoretti, Joey raccoglie i soldi necessari per schierarsi al via della sua seconda gara su circuito stradale la Carrowdore 100, dopo una lunga battaglia con avversari in sella a velocissime Bultaco, con la sua Triumph Tiger si classifica al 2° posto.

1970
La stagione del 1970 lo vede in sella alla stessa moto mentre nel 1971, passa in sella alla Suzuki rimanendo sempre nella popolare ed economica ma assolutamente agguerrita classe 200.
Debutta a Kirkistown nel weekend di Pasqua ottenendo un 4° posto e nella gara seguente, in Aprile, a Bishopcourt Joey coglie il 7° posto.
In questa gara il vincitore è un giovanotto dal nome di Barry Sheene e al 6° posto si classifica David Wood che, negli anni successivi, avrà una parte assolutamente determinante per la carriera di Joey Dunlop essendo stato il suo Manager per moltissimi anni.
Alla Tandragee 100 Joey Dunlop si classifica secondo dopo una mattinata passata a sostituire il motore sbiellato dalla benzina, che trafilata dal carburatore attraverso i condotti di aspirazione fino alla coppa olio, mescolata con il lubrificante provocò serissimi danni quando accesero il motore per il Warm up e solo grazie all’aiuto del padre Willie, dell’Amico Mervyn Robinson – che diventerà poi suo Cognato – e del giornalista corridore Ray Knight che si prodigarono moltissimo, Joey Dunlop prese il via della gara.

1972
Nel 1972 Dunlop lavora come meccanico e come fattorino nell’impresa di trasporti di Danny Mc Cook che decide di aiutarlo affidandogli una Aermacchi 350 da affiancare alla sua Suzuki, purtroppo questa monocilindrica italiana a quell’epoca non era competitiva al confronto con le agili e velocissime bicilindriche a due tempi della Yamaha.
Al debutto alla Tandragee 100 si classifica 6° dietro a Terry Mateer, Tom Terron e Gordon Bell su Yamaha, John Mc Hardle su Aermacchi e Drew Alexander in sella ad un'altra Yamaha.
Nel frattempo si consolida sempre più l’amicizia tra Joey Dunlop e Mervyn Robinson, già esperto in quanto corridore da diversi anni che diventa il maestro di Joey, ma che però Dunlop non esita a batterlo in gara.
Il debutto alla Nort West 200 è difficoltoso a causa di problemi meccanici infatti al via rompe la catena di trasmissione e a Maghaberry cade rompendosi la clavicola.


1973
Nella stagione 1973 sulla Aermacchi Joey Dunlop può puntare solamente ad essere il primo delle monocilindriche a quattro tempi ma, quando se ne presenta l’occasione, non si lascia sfuggire il podio.
Sull’Isola di Man al Circuito di Jurby (una base aerea della RAF in disuso dove è ricavato un piccolo Autodromo) ottiene un secondo e due terzi posti.


1974
Nel 1974 con l’aiuto di Danny Mc Cook trova una Yamaha 350 raffreddata ad aria, vince a Maghaberry e colleziona moltissimi brillanti piazzamenti utilizzando un telaio costruito dall’ex Sidecarista Colin Seeley, molto più adatto rispetto a quello di serie.
Joey Dunlop viene notato dai Fratelli Rea titolari di una Scuderia, e decidono di aiutarlo affidandogli delle moto competitive come una Yamaha 500 raffreddata ad acqua e una Yamaha OW 31 B 750 cc.


1975
La stagione 1975 parte con una serie di ritiri alla NW 200 e alla Cookstown 100 a causa di noie meccaniche ma non si scoraggia e colleziona due brillanti vittorie al debutto della "King of Kirkistown" e a Mondello Park che vanno a sommarsi alla vittoria, con record sul giro, nella Temple 100 al doppio successo ad Agadowey nella 350 e nella 500 e alla Mid Antrim.
Il 1975 si chiude con la soddisfazione del Pilota e degli Sponsors che gli rinnovano la loro fiducia anche per la stagione successiva che lo vede debuttare al Tourist Trophy dell’Isola di Man.


1976
Per il suo debutto al TT Joey non sceglie certamente l’anno migliore, lascia l’Irlanda la domenica sera dopo aver corso la Cookstown 100 e arriva sull’Isola di Man a bordo di un peschereccio, che usava sempre in alternativa ai traghetti della Isle of Man Steam Packet Company, e questo inusuale mezzo di trasporto gli riservò anche una brutta sorpresa ed un grande spavento.
Di quel primo turno di prove il Lunedì mattino Joey conserva un pessimo ricordo: "Non sapevo assolutamente da che parte dovessi andare" disse "All’incrocio di Ballacraine mi fermai per aspettare qualche pilota e quando arrivò lo seguii fino a che non scomparve nuovamente, rallentai e ne aspettai degli altri fino a che terminò il mio primo terrificante giro del Mountain TT Course e devo ringraziare molto il mio Amico Tom Herron per avermi dato molti preziosissimi consigli per imparare il TT ".
Iscritto nelle classi Lightweight 250; Junior 350; Senior 500 e Classic 750 disputa la sua prima gara, la Junior 350 con il numero di gara 65 e termina al 16° posto ottenendo comunque il suo giro veloce in 22’.08" a oltre 102 mph di media più che ottima per un Newcomer (Debuttante).


1977
La prima vittoria non tarda ad arrivare nel 1977, Joey Dunlop ottiene il gradino più alto del podio nella classe Jubilee Classic TT in sella ad una Yamaha OW 31 B con telaio Seeley sotto i colori del Team Rea Racing.
Da quella prima vittoria si crea un legame assoluto tra Joey ed il TT nel quale il pilota rimane affascinato da questa corsa per l’atmosfera, per le difficoltà di questo lungo e tortuoso tracciato cittadino e per la grandissima competitività di uomini e mezzi schierati al via.


1980

1982

1987

1992


1995

1999

2000

Questo legame produce ben 26 Vittorie dal 1977 al 2000.

Record assoluto che gli valse il titolo di "King of the Road" assieme ad altri innumerevoli successi nelle Road Races e di tutte queste edizioni del TT non partecipa solamente all’edizione del 1989 a causa dei postumi dell’incidente occorsogli ad inizio stagione a Brands Hatch in cui perde un dito della mano e resta fermo un anno, ma conserva in particolare alcuni bellissimi ricordi quali la vittoria nella Classic TT del 1980 ottenuta anche per l’astuzia di aver montato il serbatoio da 32 litri – come prescritto da regolamento – che gli permise di effettuare solamente due soste anziché tre come i suoi avversari.

La prima vittoria nella categoria più prestigiosa  la TT F1  nel 1983.

La vittoria della Ultra Lightweight 125 nel 1992 che gli permise di eguagliare il record assoluto di 14 vittorie appartenuto al grande Mike "The Bike" Hailwood e sicuramente le ultime tre vittorie del 2000 con la F1, la Lightweight 250 e la Ultra Lightweigt 125.

Oltre ai 26 successi al TT Joey Dunlop si laurea Campione del Mondo della classe F1 ininterrottamente dal 1982 al 1986 e ottiene innumerevoli successi nelle prestigiose Road Races tra le quali spiccano 24 vittorie all’Ulster GP e 13 vittorie alla NW 200.


LA MORTE
Dunlop muore in una gara su strada che si svolgeva a Tallinn, Estonia.
In quel momento era al comando della gara delle 125 cc dopo avere vinto nelle classi 600 cc e 750 cc.
Sembra che abbia perso il controllo della sua moto a causa del manto stradale bagnato e la morte, istantanea, sia avvenuta a causa dell'urto contro gli alberi.

Come segno di rispetto poche ore dopo questo luttuoso evento anche il sito del governo estone venne sostituito con un omaggio a Dunlop.

La televisione dell'Irlanda del Nord trasmise in diretta le esequie alle quali parteciparono numerosissime persone e per l’occasione in Irlanda del Nord fu dichiarato un giorno di pace nazionale e questo fu il primo, e finora unico, giorno di pace nazionale in un secolo di conflitti.


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