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venerdì 22 giugno 2012

SBK - Norino Brignola sulla BMW Grillini

Norino Brignola si appresta a fare il suo ritorno nel Mondiale Superbike a cinque anni dalla sua ultima apparizione nella serie. Il due volte campione italiano è stato infatti chiamato dal team Grillini per portare in gara la sua BMW S1000RR nel prossimo appuntamento a Motorland Aragon.

Per la squadra bolognese si tratta già del terzo cambio di pilota dopo aver interrotto il rapporto con l'australiano Mark Aitchison, che nei piani iniziali avrebbe dovuto disputare l'intera stagione, ma che poi ha preferito cambiare aria a causa della mancanza di risultati.

Al Miller Motorsports Park era stato il pilota di casa Jake Holden a salire in sella alla BMW del team, cedendola poi all'italiano Federico Sandi in occasione della tappa di Misano.

Nella sua carriera Brignola ha all'attivo 14 presenze nel Mondiale Superbike, la maggior parte di queste con una Ducati del team Guandalini, con la quale però non è mai riuscito a raccogliere dei risultati particolarmente eclatanti.



Norino Brignola sulla BMW di Grillini ad Aragon
BMW Grillini PROGEA

SBK - Misano - Foto e video significativi

SBK - Ed è ancora pole per Tom Sykes, il vero Poleman del 2012!

Tom Sykes

SBK - Matteo Baiocco è l'unica wildcard per Misano

Matteo Baiocco

SBK - In gara1 trionfa Max Biaggi.
 



SBK - Max Biaggi si ripete in gara2 con una performance incredibile!




SBK - Caduta di Guintoli in Superpole




SBK - Max Biaggi: il dominatore di Misano!

Max Biaggi



SBK- Ancora una caduta per il campione in carica Carlos Checa

Carlos Checa (7), sullo sfondo Ayrton Badovini (86)

SBK - Le pagelle di Misano

10 - Max Biaggi (APRILIA RACING) - Doppietta! Da quanto tempo! Ottimo Max Biaggi che stacca tutti sia in gara che nel Mondiale.

9 - Davide Giugliano (DUCATI ALTHEA) - Il primo podio per lui in Superbike! Riesce a tenere testa anche a Max Biaggi per qualche giro, ma poi si deve arrendere.

8 - Jonathan Rea (HONDA TEN KATE) - E' ufficiale, Rea è maturato. Adesso non cade più e arriva sempre nelle prime posizioni: può lottare per il Mondiale.

7 - Loris Baz (KAWASAKI PROVEC) - Alla sua terza apparizione in Superbike ottiene un settimo posto subito dietro al suo esperto compagno di squadra Tom Sykes.

6 - Tom Sykes (KAWASAKI PROVEC) - Fa la pole, come al solito, e come al solito spreca tutto in gara partendo troppo forte e rovinando tutte le gomme.

5 - Carlos Checa (DUCATI ALTHEA) - Bene in gara 1, ennesimo erroraccio in gara2, cade a metà gara: mondiale compromesso.

4 - Leon Camier & John Hopkins (SUZUKI CRESCENT) - Ancora deludenti. Lottano sempre nelle retrovie. E menomale che all'inizio erano candidati per il titolo!

3 - Hiorshi Aoyama (HONDA TEN KATE) - Imbarazzante il divario con il compagno di squadra Jonathan Rea, molto probabilmente sarà il suo unico e ultimo anno in Superbike.

2 - Niccolò Canepa (DUCATI RED DEVILS)- Molto male nella gara di casa, lotta per le retrovie in gara1 e cade in gara2: un passo falso.

1 - Lorenzo Zanetti (DUCATI PATA/DFX) - Disastroso, sia in qualifica che in gara, ottiene 0 punti ed è ultimissimo delle Ducati nel Mondiale. Deve crescere e parecchio.


Max Biaggi


SBK - Super Biaggi a Misano!


Checa fa secondo in Gara 1, ma sciupa tutto in Gara 2, cade e mette in pericolo il titolo. Grande podio per Giugliano nella prima manche. Prove opache per gli altri protagonisti. Melandri litiga con le gomme. Così come Sykes che le tenta tutte, senza successo, pur di portare in alto la Ninja.

Con l’appuntamento di Misano, Biaggi assesta un uppercut pesante alla classifica. A seguire il commento alle due manche di Gara.

Gara 1


Max rompe il lungo digiuno e torna alla vittoria. Checa secondo. Grande Gara 1 per Giugliano che chiude al 3° posto.

Partenza, ed è Johnny Rea su tutti. Sopravanza Sykes, scattato dalla pole, e sfila in testa. Seguono Giugliano – che conferma quanto di buono fatto vedere in superpole - Haslam e Badovini. Parte bene anche Biaggi dalla 3° fila, che alla fine del primo giro si presenta sesto sul traguardo.

Prime fasi incandescenti, con Rea, Sykes e Giugliano che tentano la fuga, mentre dietro è dura battaglia con grandi sportellate tra Badovini, Biaggi Haslam e Melandri. Il ‘Corsaro’ le prova tutte per sopravanzare i diretti avversari, ma i suoi attacchi sono imprecisi e spesso fuori misura. Lo stesso accade a Checa, che tenta l’affondo su Badovini, ma arriva lunghissimo alla staccata perdendo decimi preziosi.

In testa alla gara, i tre fuggitivi sembrano avere del margine, soprattutto la FireBlade di Jhonny che, complice un calo di grip della Ninja 66, allunga in maniera decisa.  Lo stesso Giugliano, dopo un avvio un po’ contratto nel condurre la sua 1198, prende fiducia e supera di gran carriera Sykes e si porta alle costole di Rea.

Dopo la prima parte di gara, le 4 cilindri Honda, Kawasaki e Bmw, che all’inizio sembravano poter fare la differenza, cominciano ad accusare qualche problema nel gestire la trazione, risultando in affanno rispetto alle Ducati Althea e al V4 Aprilia, che sembra non soffrire le sferzate di gas all’uscita dalle lente curve del “Marco Simoncelli”.

Si profila, dunque, un nuovo scenario. Checa e Biaggi cominciano a fare la voce grossa: Max supera Haslam e Sykes portandosi in terza posizione, e lo spagnolo lo imita e subito dopo, assestando una bella staccata ai danni di Haslam alla “Rio”, mettendosi così in scia al romano.

Pure Rea comincia ad accusare problemi alle gomme. Ne approfitta Giugliano che va in testa. I vecchi leoni, però, non ci stanno, e non si lasciano condizionare dal mutato scenario. Superano anche loro Rea – il grip ha ceduto di schianto- e lanciano un guanto di sfida al giovane “impertinente”. Giri di studio e poi, a 4 giri dalla fine, Davide capitola sotto il fuoco incrociato dei due inseguitori. Max si invola e chiude primo al traguardo. Segue Checa. Davide deve accontentarsi della 3a posizione ma… che gara, applausi meritatissimi per lui!

A seguira, l’ordine d’arrivo  di Gara 1

1. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 38’58.471
2. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 38’58.776
3. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 39’02.974
4. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39’07.329
5. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39’10.098
6. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 39’10.729
7. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39’11.022
8. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 39’12.032
9. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 39’15.485
10. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39’16.832
11. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39’18.500
12. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 39’20.553
13. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 39’21.437
14. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39’25.485
15. Matteo Baiocco (Barni Racing Team Italia) Ducati 1098R 39’29.604
16. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39’30.190
17. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39’30.373
18. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 39’42.241
19. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 39’53.542
20. Federico Sandi (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR

Gara 2


Vittoria di Biaggi. Cadono Checa e Giugliano. Podio a Rea ed Haslam.

Scatta il samoforo, e scatto perentorio di Sykes. Questa volta il pilota di Ummersfield non si fa sorprendere e argina Rea. Sfilano dietro Haslam, Giugliano e Biaggi. Subito scaramucce tra Haslam e Giugliano. Biaggi ne approfitta e si porta in terza posizione. In testa, Sykes, temendo un epilogo come Gara 1, tenta l’allungo. Biaggi è di altro avviso. Passa Rea e piomba come un rapace su Sykes. Poche curve e Max “silura” la Kawa di Tom imponendo il suo ritmo (mezzo secondo più forte di tutti) alla corsa, scavando così un solco importante tra lui e gli avversari nello spazio di due giri.

Qualche posizione più dietro, la Ducati n.1 di Checa finisce sulla ghiaia. Lospagnolo scivola toccato, involontariamente, da Melandri. Brutto colpo ai sogni di rimonta del Campione del mondo in carica. Anche Giugliano, poco dopo, perde l’avantreno e fuori sulla ghiaia. Peccato, dopo la bella prestazione di gara 1 ci si attendeva un’altra gara da protagonista… tutto rimandato alla prossima gara.

In testa alla corsa Biaggi fa il vuoto, mentre dietro infuria la lotta per la seconda piazza, dove Rea e Sykes e Haslam  lottano all’arma bianca. Da dietro risalgono Badovini, che guida la volata, e Melandri che, in scia al pilota monzese, tenta di portarsi in zona podio.

Qualche tornata, e Sykes molla il colpo per la gomma posteriore alla frutta. Un trend che perdura dall’inizio della stagione castrando oltre modo le aspirazioni binomio anglo giapponese. Sveglia Kawa!!!

Con la vittoria di Biaggi ormai in cassaforte, gli ultimi giri sono un affare tra Haslam e Rea per la seconda piazza, mentre Badovini e Melandri sono in lotta per il 4° posto. Concluderanno nel seguente ordine: Biaggi, Haslam, Rea, Melandri Badovini

Il mondiale SBK si concede ora una pausa. Il prossimo appuntamento sarà il 1 Luglio sull’Alcaniz in Spagna, dove prenderà il via una seconda parte di stagione che si preannuncia infuocata. A seguire, l’ordine d’arrivo di Gara 2

1. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 39’01.869
2. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39’07.224
3. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 39’07.600
4. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 39’08.873
5. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39’09.790
6. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 39’19.160
7. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39’19.220
8. Loris Baz (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 39’19.499
9. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 39’20.080
10. Matteo Baiocco (Barni Racing Team Italia) Ducati 1098R 39’30.000
11. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 39’30.276
12. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 39’39.929
13. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 39’50.872
14. John Hopkins (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39’53.750
15. Leon Camier (FIXI Crescent Suzuki) Suzuki GSX-R1000 39’57.371
16. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 40’08.230
17. Federico Sandi (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 40’31.787
RT. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 32’16.723
RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 24’34.477
RT. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 11’39.370
RT. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 8’12.161
RT. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 4’58.038
RT. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 3’23.618
RT. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 1’43.649

Imola_Superpole_Biaggi_02

mercoledì 6 giugno 2012

SBK - Entry List Misano 2012


 Piloti
 1  3 Max Biaggi ITA Aprilia RSV4 Factory Aprilia Racing Team
 2  58 Eugene Laverty IRL Aprilia RSV4 Factory Aprilia Racing Team
 3  7 Carlos Checa ESP Ducati 1098R Althea Racing
 4  34 Davide Giugliano ITA Ducati 1098R Althea Racing
 5  50 Sylvain Guintoli FRA Ducati 1098R Team Effenbert - Liberty Racing
 6  121 Maxime Berger FRA Ducati 1098R Team Effenbert - Liberty Racing
 7  33 Marco Melandri ITA BMW S1000 RR BMW Motorrad Motorsport
 8  91 Leon Haslam GBR BMW S1000 RR BMW Motorrad Motorsport
 9  4 Hiroshi Aoyama JPN Honda CBR1000RR Honda World Superbike Team
 10  65 Jonathan Rea GBR Honda CBR1000RR Honda World Superbike Team
 11  84 Michel Fabrizio ITA BMW S1000 RR BMW Motorrad Italia GoldBet SBK Team
 12  86 Ayrton Badovini ITA BMW S1000 RR BMW Motorrad Italia GoldBet SBK Team
 13  87 Lorenzo Zanetti ITA Ducati 1098R PATA Racing Team
 14  66 Tom Sykes GBR Kawasaki ZX-10R Kawasaki Racing Team
 15  76 Loris Baz FRA Kawasaki ZX-10R Kawasaki Racing Team
 16  36 Leandro Mercado ARG Kawasaki ZX-10R Team Pedercini
 17  44 David Salom ESP Kawasaki ZX-10R Team Pedercini
 18  2 Leon Camier GBR Suzuki GSX-R1000 FIXI Crescent  Suzuki
 19  21 John Hopkins USA Suzuki GSX-R1000 FIXI Crescent  Suzuki
 20 96 Jakub Smrz CZE Ducati 1098R Liberty Racing - Team Effenbert
 21  19 Chaz Davies GBR Aprilia RSV4 Factory ParkinGO MTC Racing
 22  59 Niccolò Canepa ITA Ducati 1098R Red Devils Roma

Wildcard
 23  151 Matteo Baiocco ITA Ducati 1098R Barni Racing Team Italia
 24  53 Federico Sandi ITA BMW S1000 RR Grillini Progea Superbike Team

SBK - I favoriti per Misano



1 - Marco Melandri - Decisamente in forma, il pilota romagnolo corre in casa e vuole onorare la sua trra, recentemente colpita da un terremoto.

2 - Carlos Checa - L'anno scorso qui ha fatto molto bene e quest'anno deve mettercela tutta per recuperare lo svantaggio da Biaggi, Sykes, Melandri e Rea.

3 - Max Biaggi - Il leader del mondiale punta a fare bene anche qui a Misano, la sua Aprilia sta andando bene, lui non dovrà essere da meno.

4 - Jonathan Rea - Per lui questa è la pista del primo successo in Superbike, quindi pista sicuramente speciale per il pilota inglese.

5 - Leon Haslam - Dopo la batosta di Miller, Leon deve riprendersi al più presto se non vuole perdere contatto con la testa del mondiale.

Marco Melandri

SBK - Miller - Foto e video significativi

SBK - A 44 anni suonati fa il suo esordio in Superbike come wildcard Shane Turpin. Meglio tardi che mai!




SBK - Jakub Smrz conquista la sua seconda pole position in Superbike. L'ultima nel 2009.




SBK - Gara 1 ha visto la vittoria di Carlos Checa.


SBK - In gara 2 trionfa Melandri.


SBK - Jonny Rea ci concede un bornout.


SBK - Carlos Checa si "americanizza".

venerdì 1 giugno 2012

TT - Edizione 2012 al via


Il Tourist Trophy è una corsa motociclistica che si corre, solitamente la prima settimana di giugno, sul circuito stradale dello Snaefell Mountain Course, circuito di 60,720 km (37,73 miglia) sull'isola di Man.



Dall'anno della sua prima edizione (1907), molte vittime si sono registrate tra i piloti che vi prendevano parte, colpa di una lunghezza di 60,7 km da percorrere tra case, muretti, pali della luce e differenti condizioni climatiche, il tutto da ripetersi per più giri a seconda della categoria.
Il Tourist Trophy fu valido come Gran Premio di Gran Bretagna dalla prima edizione del Motomondiale nel 1949 e fino al 1976, quando venne escluso dal calendario iridato per l'eccessiva pericolosità del circuito. Dal 1977 al 1990 viene inserito nel calendario del Campionato mondiale Formula TT, campionato creato proprio per dare visibilità a questa gara a seguito dell'esclusione dal motomondiale.

fuori come un balcone....

Dopo i primi anni dominati da piloti e case britanniche il Tourist Trophy aumentò la sua fama e vi cominciarono a giungere piloti da tutto il mondo ansiosi di misurarsi con gli specialisti inglesi; i piloti italiani fecero le prime comparse negli anni venti con Achille Varzi che, nel 1924, fu il primo a portare a termine un Tourist Trophy. La prima vittoria di un pilota italiano fu invece ad opera di Omobono Tenni che vinse in sella ad una Moto Guzzi 250 nel 1937.

Negli anni in cui fece parte delle gare del motomondiale anche altri piloti italiani conquistarono importanti vittorie: tra di essi Carlo Ubbiali, Tarquinio Provini e Giacomo Agostini che, con 10 vittorie, fa parte dei piloti più vittoriosi sull'Isola di Man.

La gara richiamò anche sempre più l'interesse dei costruttori e, ad esempio, la Honda scelse l'Isola di Man per il debutto delle sue motociclette da corsa in Europa con la convinzione che una moto vincente al Tourist Trophy lo sarebbe stata su qualsiasi altro circuito.

Il pilota più vittorioso sul circuito è Joey Dunlop, pilota britannico scomparso nel 2000 che è riuscito a conquistare 26 successi, seguito da John McGuinness con 17 e dal più volte campione del mondo Mike Hailwood, con 14.

Sull'Isola di Man il TT viene vissuto come un rito, e come tale vive di cerimoniali e storie antiche. Tra le storie da ricordare c'è quella legata al tabellone segnatempi, un lunghissimo casellario di legno posto sul rettilineo del traguardo, che fin dal 1907 viene aggiornato con i tempi dei piloti dai giovani boy-scout dell'isola di Man; oppure quella che vede protagonista Gwen Crellin, soprannominata la Dama bianca.

Il giro più veloce assoluto appartiene a John McGuinness ed è datato all'anno 2009.




SBK - Le pagelle del Miller

Marco Melandri - 9 - Davvero ottima prestazione del pilota BMW che raggiunge Sykes al secondo posto in classifica e diventa il terzo contendente al titolo dietro a Biaggi e Sykes.

Jonathan Rea - 8 - Fantastico il duello (anche se perso) nel finale con Melandri, consolida la sua quarta posizione in classifica generale. Forse sta maturando.

Max Biaggi - 7 - Nonostante i suoi problemi, Max fa due prove di costanza e mantiene salda la sua leadreship del mondiale, distanziando un po' Sykes e Melandri.

Carlos Checa - 6 - Ottima vittoria in gara1, un altro erroraccio in gara2, già il terzo in questa stagione...

Tom Sykes - 5 - Male il pilota britannico che parte bene, ma poi si scioglie sotto il caldo americano.

Sylvain Guintoli - 4 - Molto in calo rispetto alle scorse manche, rischia di perdere le ultime possibilità per lottare per il mondiale.

Shane Turpin - 3 - Ma dove sono finite le wildcard di una volta?? Quelle che su ogni pista mettevano in difficoltà i principali piloti titolari della stagione?? Dove??

Hiroshi Aoyama - 2 - La sua presenza inizia ad essere imbarazzante...







SBK - Checa ritorna, Melandri si conferma


La prova statunitense del mondiale superbike ha visto come assoluti protagonisti Carlos Checa (Ducati) e Marco Melandri (BMW). Lo spagnolo in sella alla rossa di Borgo Panigale, vittorioso in gara 1, è stato vittima di una caduta in gara 2 che risulterà una bella gatta da pelare in sede di classifica. Di tutto opposto umore il ravennate, che dopo il 2° posto in gara 1 e la vittoria in gara 2, da vice campione del mondo, si candida con autorevolezza al trono della SBK. (fonte: worldsbk.com).

Dichiarazioni dopo gara 1 di Melandri: "Praticamente ho spinto per tutta la distanza di gara come se fosse un giro da qualifica! Le gomme hanno lavorato molto bene nel finale, tanto che ci siamo ritrovati a viaggiare con un ottimo passo anche nella fase decisiva della contesa. Con serbatoio vuoto è migliorato il feeling con la moto, questo mi ha consentito di riagganciare Carlos, peccato soltanto che non sono riuscito a tentare il sorpasso: guidava molto bene ed in alcune curve era difficile seguirlo con una moto a 4 cilindri, soltanto lui riusciva a fare certe traiettorie con la Ducati. Ho fatto davvero di tutto per provarci, ma non volevo rischiare: dopo qualifiche complicate (9°) non potevo gettare alle ortiche un risultato così importante."

Bmw_Melandri_Portrait_World
Dichiarazioni dopo gara 2:  "Sicuramente sono stato fortunato a sfruttare la scivolata di Carlos, ma di certo non è stato facile vincere. All'inizio ho faticato un po’, quando Rea mi ha passato ho perso un pizzico di concentrazione. C'è voluto un po’ di tempo per ritrovare la fiducia e riprenderlo, ma quando ci sono riuscito e a serbatoio vuoto, così come in Gara 2, la mia BMW era davvero competitiva. Da parte mia potevo contare su un buon vantaggio velocistico in rettilineo, questo mi ha permesso di non rischiare un sorpasso in ingresso curva dove Rea è riconosciuto per esser un grande staccatore. Sono davvero felice di questa vittoria, ma non possiamo abbassare la guardia: da questo momento in avanti dobbiamo continuare a lavorare così per riconfermarci ai vertici della classifica su ogni tracciato del calendario iridato. Di certo sono fiducioso, ma allo stesso tempo orgoglioso di far parte del progetto BMW: questa è la miglior squadra con la quale ho mai lavorato nella mia carriera."

CHECA. "Un ottimo risultato, un'ottima gara, un ottimo momento - quello di gara 1. Mi sono sempre sentito a mio agio su questa pista e vincere di nuovo qui è stato fantastico, soprattutto dopo qualche round difficile. La gara non è stata facile e Melandri ha spinto fino alla fine. Non mi potevo rilassare neanche un attimo, ma avevo un buon feeling con la gomma che abbiamo scelto ed ho potuto fare una bella gara. Ho dovuto fare di tutto nelle curve perché sul rettilineo perdevo davvero tanto rispetto ai 4 cilindri ma ce l'abbiamo fatta. Sono molto felice per quel risultato, anche per tutto il team che ha lavorato così bene in questo weekend. Nella seconda manche stavo spingendo forte in quanto avevo fiducia nella moto e nella gomma ma evidentemente ho spinto un po' troppo, e mi si è chiuso lo sterzo. Sono tornato in pista ma non c'era niente da fare, avevo perso troppo tempo ormai".