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mercoledì 31 luglio 2013

SBK - Silverstone - I favoriti

1) Tom Sykes (KAWASAKI RACING) - Dopo il tormentato week-end di Mosca, dove Tom ha perso la leadership del campionato, a Silverstone, sua pista di casa, cerca il riscatto.

2) Eugene Laverty (APRILIA FACTORY) - Pista quasi di casa per l'irlandese che è il secondo favorito dopo il britannico Sykes.

3) Sylvain Guintoli (APRILIA FACTORY) - Leader del mondiale, l'anno scorso qui ha vinto gara 1 anche se in condizioni di forte pioggia. Sull'asciutto è tutto da verificare.

4) Marco Melandri (BMW MOTORRAD) - Questo sarà l'ultimo mondiale di BMW come team ufficiale e sicuramente verrà onorato fino in fondo, ma per farlo servono punti, e subito.

5) Loris Baz (KAWASAKI RACING) - Nel 2012 ha ottenuto la sua unica vittoria in Superbike proprio qui a Silverstone. Si ripeterà?


martedì 30 luglio 2013

SBK - Sachsenring o Lausitzring per il 2014

Il GP di Germania del Mondiale Superbike che si disputerà il prossimo 1° di Settembre potrebbe essere l’ultimo ad essere ospitato dallo storico tracciato del Nurburgring. Secondo il solitamente bene informato sito tedesco Speedweek.de, l’impianto tedesco sarebbe ancora impelagato in problemi di natura finanziaria che gli impediranno di far parte del calendario SBK 2014, tanto che Dorna avrebbe già iniziato i colloqui con i rappresentanti di altri due circuiti tedeschi per prenderne il posto il prossimo anno: il Lausitzring ed il Sachsenring.

Il Lausitzring in precedenza ha già fatto parte del calendario Mondiale Superbike fino al 2008, quando fu sostituito come location del GP di Germania proprio dal Nurburgring, mentre il moderno Sachsenring gode al momento di grande popolarità in quanto sede del round teutonico della MotoGP. Sempre secondo Speedweek, il responsabile Dorna per il Mondiale SBK Javier Alonso avrebbe ribadito l’intenzione degli organizzatori di mantenere un round del campionato in Germania perché è un mercato ‘molto importante’, ma non sono disposti ad andare in perdita per organizzare un evento di un campionato la cui “situazione economica non è buona”.

Ad ogni modo, la crisi economica e la conseguente diminuzione del numero di spettatori - è stato calcolato che Lausitzring arriverebbe ad ospitare solo 20.000 persone nei tre giorni dell’evento - oltre al fatto che i governi locali stanno abbassando i loro contributi, sembra renderebbero poco praticabile la scelta del Lausitzring, che non sarebbe alla fine dei conti ’sufficientemente redditizia’. Il Sachsenring diventerebbe quindi la scelta più ovvia: sicurmante non potrebbe far segnare i numeri di un evento MotoGP ma, secondo Speedweek, potrebbe attirare un buon numero di spettatori in quanto terra d’origine di Max Neukirchner.

Superbike 2012 - Nurburgring (GER)

sabato 27 luglio 2013

SBK - Mercato piloti 2014

Siamo a fine luglio, il caldo imperversa in tutta Italia e si scalda anche il mercato di piloti e team per la stagione 2014, proviamo a fare il punto della situazione:


DUCATI


Nei giorni scorsi si era parlato di un interessamento del Team Ducati Alstare al pilota MotoGP Nicky Hayden. Lo statunitense potrebbe affiancare (o sostituire) Carlos Checa, che ha il contratto in scadenza.

Ducati Alstare - Nicky Hayden (?)
                         Carlos Checa/Ayrton Badovini

Ducati MR (?)


APRILIA


Con l'abbandono in forma ufficiale di BMW dalla Superbike, Marco Melandri rimane per l'ennesima volta senza moto. Aprilia si sarebbe fatta avanti per il ravennate, ma è ancora tutto da definire.

Aprilia Factory - Eugene Laverty
                          Sylvain Guintoli/Marco Melandri

Aprilia Althea (?)

Aprilia Red Devils (?)


KAWASAKI


Tom Sykes ha rinnovato per un'altra stagione, mettendo a tacere le voci che lo volevano in MotoGP per la prossima stagione. Anche Baz dovrebbe essere confermato dopo i buoni risultati di questa stagione.

Kawasaki Racing - Tom Sykes
                              Loris Baz

Kawasaki Pedercini (?)


BMW


Il team ufficiale BMW lascia la Superbike, ma non le moto clienti. BMW continuerà a fornire moto se qualche team si interesserà a partecipare alla prossima stagione.


YAMAHA


Con il nuovo regolamento, Yamaha dovrebbe tornare in SBK, anche se in forma privata, con il Team Yakhnich che è seriamente interessato a fare il grande salto.

Yamaha Yakhnich (?)


SUZUKI


Fin'ora Suzuki non ha fatto ancora trapelare nulla sui piani per la stagione 2014, anche perchè è impegnata nello sviluppo del nuovo prototipo Suzuki per la MotoGP.

Suzuki Crescent (?)


SBK - Melandri in Aprilia?

Nonostante l'imperversare del caldo estivo, l'annuncio del ritiro di BMW dal campionato Superbike a fine stagione non era probabilmente la "doccia fredda" che Marco Melandri ed il suo entourage desideravano. Per il ravennate, terzo nella classifica iridata a 32 punti di distacco da Sylvain Guintoli, si profila dunque l'ennesimo trasloco di una carriera tormentata sul fronte del mercato. Gli occhi di "Macio" rimangono fissi sull'obiettivo mondiale, ma all'orizzonte guardano all'Aprilia. Risultati alla mano, la RSV4 è la moto più competitiva insieme alla Kawasaki (che però ha appena rinnovato con Sykes) ed ha un pilota (Laverty) in scadenza di contratto.

"È normale che simpatizziamo per la RSV4 – ha detto Alberto Vergani, il manager di Melandri, che voci ben informate danno in contatto con Gigi Dall'Igna – È la moto più completa, e Marco ha vinto il suo unico mondiale proprio con questa Casa. Entrammo in contatto già due anni fa, quando finì l'avventura con Yamaha, e c'è stima reciproca. Per Marco sarebbe la priorità numero uno, ed a loro manca un top rider italiano. Vincere un mondiale con un'accoppiata tutta italiana sarebbe fantastico, ma è anche vero che stanno comunque ottenendo dei buoni risultati così".
Nonostante si tratti della terza Casa che gli chiude inaspettatamente i battenti, la determinazione di Melandri non cambia.

"Dopo qualche episodio sfortunato, Marco ha recuperato punti pesanti ed è pronto a giocarsi il titolo fino in fondo. Quello rimane l'obiettivo principale. Il calendario presenta piste a lui favorevoli, come Jerez e la Turchia, e deve restare concentrato".
Le ragioni citate da BMW riguardo al ritiro parlano di "riallineamento" del brand e maggiore attenzione al settore "customer sport" e "segmenti sotto i 500 cc". Eppure è difficile comprendere un cambio così repentino di direzione da parte del costruttore che ha investito maggiormente nel progetto SBK negli ultimi anni.

"Per noi l'annuncio è arrivato come un fulmine a ciel sereno. Eravamo semplicemente in attesa che da Monaco approvassero il piano di sviluppo per i prossimi anni, e sembrava che dovessero assumersi un impegno ulteriore sulla scia dei buoni risultati ottenuti quest'anno ed erano state date garanzie di continuità. Sicuramente le incertezze sul futuro non aiutano, anche se la BMW è uno dei marchi più solidi sul mercato. Hanno speso quando non vincevano, perché cambiare idea ora? Bisogna domandarsi se le corse abbiano ancora l'appeal di una volta. L'impressione è che non siano più indispensabili".

Interrogativi sensati e quantomai attuali quelli posti da Vergani. Di fatto, si tratta della prima vittima illustre da quando la Dorna ha preso in gestione la serie. Ne arriveranno altre? Al momento, BMW, Aprilia, Kawasaki e Ducati sono le uniche Case a dare sostegno "full factory" tra le derivate di serie. Alle luce delle difficoltà attuali, Ducati potrebbe ridimensionare il proprio impegno, mentre Aprilia strizza sempre più l'occhio alla MotoGP, dove viaggia a gonfie vele con il progetto ART. Un indizio non costituisce una prova, ma non si prospettano mesi facili per uno dei campionati più amati dal pubblico delle due ruote.

venerdì 26 luglio 2013

SBK - BMW: Stop come Team Ufficiale

Altri obiettivi, altre priorità. BMW dice addio al mondiale Superbike dal prossimo anno, svestendo i panni di team ufficiale. Le S 1000 RR in mano ai privati avranno ancora l’assistenza del marchio di Monaco di Baviera che, intanto, guarda a un programma internazionale di customer sport, oltre soprattutto allespansione di prodotto verso i nuovi mercati.
Interessi ben precisi, con potenziali volumi di vendite da esplorare nei paesi emergenti, portano Bmw a ricalibrare le risorse a salutare l’attività motorsport in veste ufficiale.
«Bmw Motorrad Motorsport alla fine di questa stagione terminerà il suo impegno nel World Superbike Championship», sono le parole di Stephan Schaller, Direttore generale di Bmw Motorrad.

E aggiunge: «Bmw Motorrad si concentrerà, ulteriormente, sull’espansione della gamma dei propri prodotti – ora oltre 500cc – nei segmenti sotto i 500 cc, nell’e-mobility e nello sviluppo del potenziale dei mercati nelle economie emergenti, quali il Brasile e l’Asia. Bmw Motorrad manterrà il proprio coinvolgimento nel motor sport concentrandosi, a livello internazionale, sul customer sport, in tutte le sue declinazioni. Voglio ringraziare tutti quelli che ci hanno supportato in questo viaggio, lungo e di successo».

Per Melandri e Davies si prospetta un orizzonte nuovo, con un punto interrogativo sulla competitività della moto nel 2014. «Il team è composto da persone estremamente professionali e motivate che, sono certo, continueranno a fare di tutto per concludere la stagione ad alti livelli. Il 2013 è un anno molto buono, il clima nel team è eccezionale e anche i nostri piloti, Marco Melandri e Chaz Davies, stanno facendo un ottimo lavoro. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti sinora e, naturalmente, continueremo a lavorare sodo. Perciò sono convinto che raccoglieremo nuovi successi con Marco e Chaz nel seguito della stagione. Sono dispiaciuto per la decisione, ma capisco la strategia dell’azienda», ha spiegato Andrea Buzzoni, general manager BMW Motorrad WSBK.

Termina così dopo quattro stagioni l’esperienza della casa tedesca in Superbike, dov'è arrivata nel 2009. Il bottino di queste annate vede all'attivo 11 vittorie, 33 podi e il secondo posto nella classifica Costruttori lo scorso anno. C’è ancora tempo per rimpinguare il bottino e Melandri lo sa.


martedì 23 luglio 2013

SBK - Sykes con Kawasaki anche nel 2014

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Tom Sykes prenderà parte all'edizione 2014 del Campionato Mondiale eni FIM Superbike in sella alla Ninja ZX-10R del Kawasaki Racing Team. Il rinnovo dell'accordo è la logica conseguenza degli ottimi risultati ottenuti dal britannico fino ad ora, insieme al costruttore di Akashi, e sottolinea il ruolo che Sykes ricopre nell'equazione vincente composta da pilota, moto e team.L'edizione del prossimo anno rappresenterà la quinta per Sykes con Kawasaki nel Mondiale Superbike. L'estensione del contratto rimarca l'importanza del pilota di Huddersfield nello sviluppo della moto e nelle strategie dell'azienda giapponese, che sta vivendo un momento molto positivo della propria storia sportiva.Tom Sykes: "Per me è il posto ideale. Ho espresso in modo chiaro le mie sensazioni a Kawasaki, alla squadra ed agli sponsor, è un ambiente molto rilassato ed io mi trovo davvero a mio agio, tutto questo mi permette di esprimere il mio potenziale. Voglio quindi restare in WSBK per almeno un altro anno, si tratta di un gran campionato, nel quale riesco a lottare per le posizioni di vertice in tutte le occasioni. Abbiamo dimostrato di poter stare con i primi e la doppietta in gara è già arrivata due volte. Perché cambiare? Sono davvero contento di far parte di un progetto continuativo e felicissimo delle persone che mi circondano. L'accordo è arrivato molto presto rispetto al solito, e questa è una cosa importantissima."

domenica 21 luglio 2013

SBK - Video incidente Antonelli



SBK - Tragedia, è morto Andrea Antonelli

Andrea Antonelli non ce l'ha fatta. Il 25enne pilota del Team GoEleven é morto in seguito a un bruttissimo incidente nell'avvio della gara di Supersport, la categoria cadetta della Superbike, a Mosca. La corsa é stata interrotta e non verrà ripresa. Gli organizzatori hanno deciso di cancellare anche gara-2 della Superbike che doveva partire alle 13.30 italiane.

Sotto una pioggia torrenziale Antonelli, 25enne di Castiglione del Lago (Perugia), é stato investito dal connazionale Lorenzo Zanetti dopo essere scivolato a terra. Antonelli era stato intubato e trasportato nell'ospedale più vicino, ma non é bastato. È deceduto nel centro medico del Moscow Raceway. Il 25enne bresciano è stato colpito alla testa dalla Honda di Lorenzo Zanetti con una dinamica molto simile a quella che ha provocato la morte di Craig Jones a Brands Hatch nell'agosto del 2008 e a quella che ha portato alla morte di Marco Simoncelli, a soli 24 anni durante il Gran Premio della Malesia della MotoGp, sul circuito di Sepang.

Polemico Marco Melandri: "Oggi qui non si doveva correre. La gara non si doveva svolgere, in pista non si vedeva nulla e dovevamo fermarci". Marco Melandri, che a Mosca ha vinto gara-1 del Gp di Superbike, corso dopo che c'era stato l'incidente ad Andrea Antonelli nella Supersport, polemizza dai microfoni di Eurosport con chi ha deciso che si dovesse gareggiare comunque.

IL NOSTRO 300° POST LO DEDICHIAMO A LUI

Antonelli è nato a Castiglione del Lago (in provincia di Perugia) il 17 Gennaio 1988. Nella Stagione 2002, con il Team Skizzato, ha fatto il grande salto nelle "ruote grandi" dopo aver iniziato con le Minimoto. Ha partecipato con una Aprilia 125, alla Coppa Italia e come debuttante si è messo subito in luce come pilota di talento e grinta. Dopo pochi mesi di ambientamento, è arrivato addirittura alla sua prima vittoria a Magione. Nella stagione 2003 ha partecipato con una Honda 125 Gp, al Campionato  italiano ed Europeo della Categoria 125 GP. Nel 2008 il passaggio al Mondiale Superstock 1000 FIM con la Honda del team Althea AX52 (Roma) e farà le prime due gare di Mondiale Supersport in Qatar e Australia. Nel 2009 il passaggio al Team Trasimeno Yamaha Italia. Nel 2010 si decide di passare nuovamente in Honda prima di andare a correre con il Team GoEleven Kawasaki.

Nell'Europeo Superstock 600 e nella Superstock 1000 era salito per 14 volte sul podio: aveva debuttato nel Mondiale SuperSport nel 2012 e nelle qualifiche di Mosca aveva conquistato il suo miglior risultato di sempre, un quarto tempo che gli aveva permesso di partire in seconda fila nello schieramento.

Andrea Antonelli

mercoledì 17 luglio 2013

SBK - Guintoli in dubbio per Mosca

SBK, Aprilia: Guintoli in forse per MoscaIl prossimo weekend si corre sul tracciato del Moscow Raceway l’ottavo round del Mondiale Superbike. La pista russa ha caratteristiche del tutto uniche. Lungo poco meno di quattro chilometri, il Moscow Raceway si contraddistingue per un tratto molto tortuoso e guidato, al quale segue un lungo rettilineo (circa mille metri). E’ importante quindi, ai fini della prestazione finale, raggiungere un delicato compromesso in termini di setup ciclistico ed elettronico.

Il pilota del Team Aprilia Racing Sylvain Guintoli è stato purtroppo vittima nei giorni scorsi di una lussazione alla spalla destra con interessamento della cartilagine, rimediata cadendo in bicicletta durante l’allenamento. Il pilota francese sarà comunque a Mosca con la sua squadra per valutare, assieme al Team e ai medici della Clinica Mobile, le sue condizioni e decidere se partecipare alle gare. Guintoli, secondo nella classifica Mondiale e in lotta per il primato, è comunque motivato a ritornare in sella. Il commento del pilota francese:

“Domenica sono caduto in bici e mi sono lussato la clavicola destra. Dopo averci pensato per qualche giorno, ho deciso di provare a correre a Mosca. Sarà comunque una sfida impegnativa, e sicuramente un weekend doloroso, ma la mia speranza è di continuare a lottare per il Campionato”

Il compagno di squadra Eugene Laverty, terzo in classifica grazie a quattro vittorie (Phillip Island, Monza, Assen e Portimao), affronta la gara russa con l’obbiettivo di salire sul podio. I test effettuati sul circuito del Santerno subito dopo la domenica di gara hanno dato fiducia al pilota irlandese dell’Aprilia, pronto ad affrontare le prossime tre tappe (Mosca, Silverstone e Nurburgring) con l’intento di lottare per il titolo 2013. Queste le parole di Eugene Laverty:

“Sono molto fiducioso in vista dei prossimi tre circuiti di Mosca, Silverstone e Nurburgring. Sarà importante tornare a conquistare punti pesanti per la lotta mondiale già da questo weekend. Il mio obiettivo è migliorare la costanza e vincere qualche gara delle prossime sei, i test dopo la gara di Imola hanno confermato che disponiamo di un pacchetto vincente in tutte le condizioni”.

Aprilia si presenta a Mosca da leader tra i costruttori con 289 punti, seguita da Kawasaki (259), BMW (237), Honda (138), Suzuki (122) e Ducati (96).


martedì 16 luglio 2013

SBK - Savadori sostituisce Lundh

Alex Lundh non si ancora ripreso dalla frattura al quinto metacarpo della mano sinistra ed alla lussazione del polso destro rimediate a Imola il sabato mattina nel secondo turno di qualifiche a Imola. Lo svedese, che aveva perso il controllo della sua moto ed era rotolato nella sabbia della via di fuga riportando anche un leggero trauma cranico, dovrebbe essere regolarmente al via nel nono round di Silverstone, ma per Mosca non ce la farà e quindi il team Pedercini ha deciso di sostituirlo con Lorenzo Savadori che, così come Leandro Tati Mercado, era già salito sulla Kawasaki Superbike della squadra italiana nei test di Imola svolti il lunedì successivo alle gare.

Savadori è nato a Cesena il 4 Aprile del 1993 ed ha quindi solo venti anni. Nell’ultima gara della Superstock 1000 FIM Cup disputata a Imola, Lorenzo ha ottenuto il quarto posto. Il suo miglior risultato stagionale è sino ad ora la vittoria nella gara di Monza. Attualmente occupa il sesto posto nella classifica del campionato con 46 punti. La scelta di Pedercini è caduta su Lorenzo sia come premio per quanto di buono il giovane pilota italiano sta facendo in Stock 1000, sia perché questa potrebbe essere una prova in vista delle nuove regole che nel 2014 vedranno al via le Stock Evo, una categoria alla quale il team Pedercini è senza dubbio interessato.

Ecco la dichiarazione rilasciataci da Savadori : «Sono molto felice per questa opportunità che mi viene offerta dalla famiglia Pedercini che ringrazio molto, così come ringrazio la mia famiglia che mi è sempre vicina e lo sarà anche in questa mia esperienza in Superbike. Mi spiace per Alex al quale auguro di ritornare al più presto in pista. Ho già percorso 21 giri con la Ninja ZX-10R in versione Superbike nelle prove di Imola, ma è stato solo un primo contatto, che non pensavo potesse avere un seguito così immediato. Rispetto alla mia Kawasaki Stock la Superbike ha più potenza ed elettronica, ma è anche più difficile da guidare e da portare al limite. Per questa trasferta in Russia non mi pongo nessun traguardo se non quello di divertirmi e di fare del mio meglio, per ricompensare la fiducia che il team Pedercini ha riposto in me. Mi ci vorrà un poco di tempo per adattare la moto al mio stile di guida ed inoltre correrò su di una pista che non conosco per niente, ma sono certo che sarà comunque una bellissima esperienza».

Savadori mosca 2013 01


domenica 14 luglio 2013

SBK - Russia - I favoriti

1) Tom Sykes - Dopo lo straripante round di Imola, nel quale ha conquistato entrambe le gare, la Superpole e la leadership della classifica piloti, Tom è il favorito n° anche per questo round che l'ha visto andare forte anche nell'anno passato

2) Marco Melandri - L'anno scorso qui è andato forte, la pista si addice sia a lui che alla BMW. Vedremo come andrà a finire.

3) Eugene Laverty - A Imola ha deluso un po' le aspettative, deve vincere se vuole rimanere aggrappato alla lotta per il mondiale.

4) Sylvain Guintoli - Sarà sicuramente agguerrito per riprendersi la testa del mondiale anche se non vince dalla prima gara stagionale a Phillip Island.

5) Jonathan Rea - Dovrà essere meno spettacolare e più incisivo se vuole davvero portare a casa un risultato importante. Sembra maturato (vedi gara 2 Imola) anche se ha ancora dei momenti di follia che noi apprezziamo.

Jonathan Rea (65)

sabato 13 luglio 2013

SBK - Anche il Team Yakhnich in SBK dal 2014

L'annuncio delle cosiddette moto "EVO" sta già mostrando i suoi primi effetti: in pochi giorni già due nuovi team hanno annunciato di essere pronti al grande salto, cioè partecipare al Mondiale Superbike.

Il primo team l'avevamo già presentato ieri: si tratta del Team PTR presente in Supersport con 5 moto. Il secondo team invece è il Team russo Yakhnich che attualmente è presente anche lui in Supersport. Ecco alcune dichiarazioni:

- A questo punto avete fatto il cosiddetto salto di qualità ingaggiando Lowes

"Alla fine del 2012 abbiamo ingaggiato Sam come secondo pilota perché aiutasse Leonov a crescere. Sam che si era già messo in luce nel 2011 e nel 2012 ma nessuno gli ha dato fiducia ed era a piedi. Ora guida ora la classifica mondiale con tre vittorie in cinque gare".

- Si parla di team russo ma i suoi componenti sono in gran parte italiani

"La base del team è a Bologna. I membri sono tutti italiani a partire da me che svolgo il ruolo di general manager. Gli unici russi sono un meccanico e la team manager Nataliya Lyubimova".

- Disponete di un budget consistente?

" Abbiamo un budget di una buona squadra privata della SBK...risparmiamo sull'immagine e sull'hospitality e, invece, investiamo tutto nel materiale tecnico e soprattutto nello sviluppo".

- A proposito di Superbike avete intenzione di fare il salto di categoria?

"Quest'anno siamo concentrati totalmente sulla Supersport. Poi vogliamo andare in SBK: sia il team sia i piloti sono pronti. La Yamaha sarebbe la prima scelta ma non sappiamo se sarà possibile utilizzarla già nel 2014. Non abbiamo, infatti, ancora info su quando sarà pronta la nuova R1" (o come si chiamerà - ndr).

Quindi potrebbe addirittura tornare Yamaha nel 2014!
A questo punto speriamo che questo 2013 passi in fretta e che arrivi il 2014.

Sam Lowes sulla Yamaha WSS

venerdì 12 luglio 2013

SBK - Team PTR pronto al grande salto

Con le recenti disposizioni emanate da Dorna e FIM in merito al regolamento 2014 per il Mondiale Superbike - con l’introduzione della categoria EVO mirata ad abbatetre drammaticamente i costi di gestione delle squadre e, di conseguenza, a far aumentare il numero delle moto in griglia - è in costante aumento il numero dei soggetti (case e team privati) che si dicono interessati a prendere parte al prossimo campionato.

L’ultimo ad aggiungersi alla lista è il team PTR Honda guidato dall’ex pilota Simon Buckmaster, una delle squadre più quotate del Mondiale Supersport (nel ha sfiorato in tre occasioni il titolo piloti). E’ stato lo stesso team manager a confermare le sue intenzioni a Road Racing World:

“Il nuovo regolamento EVO rappresenta un sensibile e significativo passo nella direzione giusta da parte di Dorna, penso che abbia il potenziale per aumentare davvero il numero dei piloti in griglia, l’interesse, e il numero di squadre partecipanti al Mondiale SBK. La riduzione dei costi è sensata, ed è qualcosa di simile alle regole EVO del campionato British Superbike. Diciamo la verità: hanno funzionato molto bene lì, quindi questo è un buon precedente da seguire.”

“Mettere un limite ai costi dell’elettronica e al numero dei motori sono misure ragionevoli: non vi è alcuna necessità di spendere cifre illimitate in queste aree, perchè così facendo si tende solo a far vincere la squadra che ha più soldi.”

“Penso che le nuove regole potrebbero permettere a PTR di entrare nel mondiale SBK con una Honda CBR1000RR in configurazione EVO, con un motore competitivo, spendendo circa £ 100.000 [approssimativamente € 116.000] in più per moto di quanto spendiamo per correre nel Mondiale Supersport [Dove il team PTR Honda schiera quest’anno cinque piloti]: non è molto, considerando il salto di categoria e la conseguente maggiore esposizione sui media e in TV.”

“Siamo fiduciosi di poter assemblare una moto eccellente con queste regole, che possa essere competitiva fin da subito con il pilota giusto. E’ un qualcosa che ci interessa molto, e adesso stiamo cercando di capire se ci sono sponsor o piloti interessati ad unirsi a noi nel nostro progetto per la Superbike 2014.”

“Per ora rimaniamo concentrati sul nostro impegno nel Mondiale Supersport, cercando di vincere gare, ma queste nuove regole certamente aprono le porte a delle nuove ed eccitanti possibilità per noi.”

mercoledì 10 luglio 2013

Southern 100 - Michael Dunlop vince anche la Senior

kevLa seconda giornata di gare alla Southern 100 si apre con un’altra spettacolare battaglia come quella di ieri sera. E i protagonisti sono sempre loro: Michael Dunlop, Guy Martin e Dean Harrison.

Alle ore 18.20 locali scatta la Ellan Vannin Fuels Senior Race: in pole Dean Harrison (Kawasaki RC Express by MSS), poi Guy Martin (Tyco Suzuki by Tas) e Jamie Hamilton (KMR Kawasaki). Condizioni meteo perfette al Billown Circuit nel sud dell’Isola di Man, un tracciato spettacolare tra campi e muretti a secco.

Al via scatta bene Guy Martin, che è il primo ad affrontare la destra di Ballakeighan seguito da Michael Dunlop, Ian Lougher e Jamie Hamilton. Subito, però, Lougher scivola più indietro, passato da Harrison, Hamilton e Dan Kneen. Guy Martin sembra molto veloce, ma Michael Dunlop si avvicina inesorabilmente fino a ridurre il distacco a mezzo secondo. Presto risulta chiaro che si tratterà di una sfida-fotocopia di quella di ieri sera, con Martin, Dunlop e Harrison sempre più vicini. Dietro di loro, più staccati, Lougher e Pearson approfittano di un errore di Jamie Hamilton e Dan Kneen per prendersi la quarta e quinta posizione.

Al quarto giro Michael Dunlop ha ormai ridotto a 0.1 secondi il suo distacco da Guy Martin, ma deve nel frattempo guardarsi le spalle da un velocissimo Dean Harrison che fa segnare il nuovo lap record al quinto giro, sfrecciando alla media di 113.461 mph. I tre sono distanziati solo di mezzo secondo!

Michael Pearson si porta intanto in quarta posizione scavalcando Ian Lougher; dietro di loro Jamie Coward, poi Jamie Hamilton e Dan Kneen che stanno recuperando posizioni su posizioni. Pearson però è costretto al ritiro al quarto giro, proprio mentre stava disputando un’ottima gara con la sua BMW del Team Hotties.

Durante il sesto e settimo passaggio gli spettatori lungo il Billown Circuit vedono sfrecciare Martin, Dunlop e Harrison praticamente assieme: ma la leadership di Martin ha i secondi contati e proprio durante il settimo giro “Micky D” sferra l’attacco: si porta in testa e mette subito un secondo abbondante tra sé e Martin…

Dean Harrison, a 0.1 secondi da Guy Martin, vede ripetersi la scena di ieri sera, con un secondo posto nuovamente a portata di mano. Ma, come ammetterà nell’intervista post-gara, forza troppo e commette un errore, lasciando a Guy Martin il secondo gradino del podio.

Michael Dunlop (Honda TT Legends) si aggiudica quindi anche la Senior Race, seconda gara in programma in questa Southern 100 2013,  davanti alla Tyco Suzuki di Guy Martin (staccato di 2 secondi) e alla Kawasaki RC Express di Dean Harrison (che accumula nel giro finale un ritardo di 16 secondi). Ottimo quarto posto per Ian Lougher, poi Jamie Hamilton, Russ Mountford, Jamie Coward, Dan Kneen, Ty Jones e Andy Soar.

martedì 9 luglio 2013

Southern 100 - Michael Dunlop stravince

Dopo le tristi notizie di ieri riguardanti il povero David Jukes, oggi la Southern 100 entra nel vivo con le prime gare in programma, riservate alle 600/1000cc e ai Sidecar.

Il Billown Circuit di Castletown, nel sud dell’Isola di Man, ha offerto questa sera uno spettacolo impareggiabile nella gara inaugurale dell’evento, con una serrata battaglia per le prime posizioni. Dopo le qualifiche del tardo pomeriggio, scatta alle ore 20.25 locali la Corlett’s Trophies 600/1000cc.

La Tyco Suzuki bianca e blu di Guy Martin è la prima a sfrecciare lungo il Billown, seguita dalla Kawasaki RC Express del giovanissimo Dean Harrison e dalla Honda TT Legends di Michael Dunlop. Alle loro spalle, Jamie Hamilton, Dan Kneen, Michael Pearson e Ian Lougher.

Ma “Micky D” non perde tempo e già dal secondo giro inizia la sua corsa verso la vittoria, passando Harrison e riducendo in breve tempo a briciole il vantaggio che aveva preso Martin. Al terzo passaggio i primi due sono staccati solo di mezzo secondo; le posizioni rimangono sostanzialmente invariate per i giri successivi, mentre il distacco si riduce ulteriormente e la Honda TT Legends diventa l’ombra della Tyco Suzuki. Al quinto passaggio, l’attacco decisivo: Michael Dunlop passa in testa con tanto di giro record alla media di 113.406 mph, mettendo subito dei metri tra sè e Martin. Metri che diventano, al penultimo giro, quasi 3 secondi.

Più indietro, è bagarre tra Hamilton, Dan Kneen, Pearson e Lougher, mentre Dean Harrison si avvicina notevolmente a Guy Martin aprendo la lotta per il secondo gradino del podio.

All’ottavo ed ultimo giro, Michael Dunlop taglia il traguardo per primo in questa gara inaugurale della Southern 100 2013, in sella alla sua Honda TT Legends Superbike: il figlio di Robert mostra ormai da oltre un anno una forma strepitosa, una capacità di annientare gli avversari che ha ampiamente dimostrato durante il Tourist Trophy da poco concluso.

A sorpresa, alle sue spalle passa sotto la bandiera a scacchi il giovane Dean Harrison, beffando proprio nelle ultime curve Guy Martin, che si deve accontentare perciò del terzo gradino del podio. Seguono Jamie Hamilton, Dan Kneen, Ian Lougher, Michael Pearson, William Dunlop, Russ Mountford e Paul Shoesmith a chiudere la top ten.

Primo tra le 600cc è William Dunlop, che con la Yamaha R6 del Team di Chris Dowd’s fa segnare il record del tracciato nella categoria Supersport. Al secondo e terzo posto tra le 600cc troviamo Jamie Coward e Tim Poole.

podio

Southern 100 - Muore David Jukes

Le prime prove della categoria Supersport lungo il Billown Circuit della Southern 100 hanno riservato un brutto esito. Alle 19:15 locali di lunedì 8 luglio il pilota di Douglas (Isola di Man) David Jukes ha perso il controllo della sua Yamaha 600 nei pressi della curva destrorsa di Ballakeighan, poco dopo il rettilineo di partenza, riportando ferite fatali.

Jukes era tutt’altro che inesperto sul tracciato della Southern 100: il 46enne di Douglas, infatti, aveva partecipato a varie edizioni della celebre gara sul Billown Circuit, oltre al Manx Grand Prix. Dopo alcune ore di segretezza sul nome del pilota coinvolto, il comitato organizzatore della Southern 100 e la ACU (Auto Cycle Union) hanno rivelato che si trattava proprio di David Jukes, esprimendo in seguito le più sentite condoglianze alla compagna Cath e al figlio Simon nel rapporto che segue:

Il Southern 100 MCRC, organizzatore della Southern 100 International Road Races, annuncia con rammarico la morte di David Jukes, Douglas, Isola di Man, in seguito ad un incidente avvenuto a Ballakeighan durante la sessione di prove delle 600cc.

Anche grazie alle testimonianze di alcuni spettatori, recatisi poi alla Port Erin Police Station, si è potuta ricostruire la dinamica dell’incidente. Di conseguenza tutte le sessioni di prove previste per la giornata di ieri, lunedì 8 luglio, sono state interrotte. Il circuito è stato riaperto al traffico, mentre le zone di Arbory Road e Ballakeighan sono rimaste chiuse per consentire alla polizia di effettuare i dovuti rilievi.

Esprimiamo le più sentite condoglianze per i familiari e gli amici di Jukes.

R.I.P. David.

jukes

SBK - Cluzel vuole migliorare

Jules Cluzel è stato protagonista di una prima parte di 2013 fatta di alti e bassi, in sella alla GSX-R1000 del Team FIXI Crescent Suzuki. Il pilota francese, che sta affrontando la sua stagione di debutto nel Campionato Mondiale eni FIM Superbike, è però già riuscito a mostrare parte del suo potenziale in diverse occasioni, terminando otto volte tra i primi dieci nelle quattordici gare al momento disputate.

"E' stata fino ad ora una sfida interessante", ha detto Jules Cluzel. "So di dover ancora migliorare il mio stile di guida per sfruttare al meglio le qualità della moto, spero di poter fare, in questo senso, ulteriori passi in avanti in Russia. Da qui alla fine dell'anno ci sono diverse piste che mi piacciono e quindi il mio obiettivo è quello di cercare di stare con i primi".

Nonostante le difficoltà incontrate ad Imola, Cluzel punta a colmare il gap col gruppo di testa nei restanti round in calendario, a cominciare dal round russo in programma dal 19 al 21 luglio prossimi al Moscow Raceway. "La pista di Mosca mi piace molto", continua Cluzel "e lo scorso anno il weekend Supersport è andato molto bene, grazie alla pole position ed un secondo posto in gara. So che quest'anno sarà un'altra storia, non no riferimenti in sella alla GSX-R su questa pista, ma sento di poter fare bene".

Jules Cluzel
Jules Cluzel (16)

lunedì 8 luglio 2013

MotoGP - Si torna in Argentina dal 2014

La Dorna ha ufficializzato il rientro della MotoGP in Argentina, presso il Circuito Internazionale di Termas de Rio Hondo. Il contratto prevede la presenza delle tre classi MotoGP, Moto2 e Moto3, già in pista dal 2014 al 2016. Ma dopo i primi test sul nuovo tracciato, Masao Azuma, Capo Ingegnere dello sviluppo Bridgestone ha spiegato: "Ci sono curve veloci. Sarà un'evento tra i più impegnativi del calendario per le temperature altissime previste".

Siamo nella provincia di Santiago dell'Estèro, 1100 km a nord est di Buenos Aires: Termas de Rio Hondo è la cittadina che da oggi non sarà più famosa solo per le stazioni termali. Il motociclismo sbarca tra queste 30 mila anime, sulle rive del fiume Dulce, dopo quel 1999, ultimo anno in cui la Nazione di Diego ospitò un Gran Premio delle due ruote.

Dall'Aprile del 2014 e per le successive due stagioni, si verrà qui, tra curve veloci, i tornanti del misto e uno scollinamento cieco, il tutto per un tracciato dalla considerevole velocità media stimata attorno ai 188 km all'ora. Bradl, Crutchlow, Bautista e Barbera per la MotoGP, Rabat e Terol per la Moto2, sono i nomi della spedizione che si è messa su questi 4 km e 8, trovandoli come era prevedibile, divertenti sì ma dannatamente scivolosi. Come solo un asfalto appena steso può essere. Molto poco indicativi i tempi (con Bradl migliore dei sei), ancor di più dopo la pioggia che ha caratterizzato il secondo e ultimo giorno di test.

L'appuntamento con la pista disegnata non dal solito Tilke, ma dall'italiano Jarno Zaffelli da Reggio Emilia, è per aprile, quando capiremo se il caldo argentino metterà davvero in crisi le gomme o meno.

Circuito del Rio Hondo Argentina foto MotoGP.com

mercoledì 3 luglio 2013

SBK - La SBK si avvicinerà alla STK. Solo io penso che sia un bene?

In questi giorni stanno rimbalzando notizie su giornali, internet e altri mezzi di comunicazione che parlano di un possibile cambiamento nel Mondiale Superbike.

Di cosa si tratta?

Dorna, che ha recentemente acquisito il Mondiale Superbike, vorrebbe trasformare il Mondiale Superbike da un Mondiale altamente competitivo, con case ufficiali e piloti affermati, ma con costi esagerati e pochi piloti ad un Mondiale con costi ridotti, senza case ufficiali, con molti piloti e giovani e con il ritorno delle tanto amate wild-card.

Ma vediamo nel dettaglio:

SBK 2013: CASE UFFICIALI, PILOTI AFFERMATI, ALTO LIVELLO COMPETITIVO, POCHI PILOTI, SPETTACOLARITA' RIDOTTA, COSTI ECCESSIVI

SBK 2014: TEAM PICCOLI E FAMILIARI, PILOTI GIOVANI, MEDIO LIVELLO COMPETITIVO, MOLTI PILOTI, SPETTACOLARITA' MASSIMA, COSTI RIDOTTI

Ma perchè la Dorna vuole trasformare il Mondiale Superbike?

Per differenziarla dalla MotoGP. La MotoGP e la Superbike da qualche anno a questa parte si sono avvicinati moltissimo come campionato. La MotoGP ha consentito l'ingresso alle CRT (che sono simili alle Superbike), mentre le SBK hanno visto l'abbandono di molti team privati in favore dei team ufficiali, che hanno investito molti soldi nel Mondiale.

Quindi la Dorna vorrebbe  far diventare il Mondiale Superbike una sorta di campionato per moto molto simili a quelle di serie elaborate da Team privati e guidate da giovani piloti promettenti.

Carmelo Ezpeleta (DORNA)

lunedì 1 luglio 2013

SBK - Rea il più veloce nei test



SBK Test Imola 2013La sessione pomeridiana del test post gara di Imola si è rivelata essere più veloce di quella del mattino, con la grande maggioranza dei piloti che sono riusciti a far segnare un tempo più veloce di quello fatto registrare nel primo turno. Come nella sessione del mattino, il più veloce di tutti è stato di nuovo il britannico Jonathan Rea (Pata Honda World Superbike), che nel pomeriggio ha fatto registrare un buon 1′46.625, circa 6 decimi più veloce di questa mattina e a soli 2 decimi dall’ 1:46.556 fatto segnare sabato che gli è valso il secondo posto in griglia. Queste le sue considerazioni a fine giornata:

“E’ stata una giornata davvero costruttiva per tutto il team perché abbiamo provato molte cose diverse, riuscendo a migliorare sia la leva del cambio, sia la frenata anteriore, e abbiamo sviluppato alcune novità che hanno dato segnali positivi. Abbiamo lavorato principalmente con le gomme già usate in gara, ma alla fine abbiamo messo insieme il giusto pacchetto per un giro veloce ed è andata bene, ora siamo pronti per la Russia.”

Alle spalle del nord irlandese troviamo Davide Giugliano (Aprilia Althea Racing), autore di un 1′46.908 solo di poco più lento dell’ 1′46.713 con cui due giorni fa aveva conquistato la prima fila nel GP di San Marino. Seguono le Aprilia RSV4 ‘ufficiali’ di Sylvain Guintoli (+0.699) e di Eugene Laverty (+0.871) e quella privata di Michel Fabrizio, che con il suo 1′47.542 ha invece fatto meglio del suo miglior ‘personale’ di sabato (quando però fu pesantemente condizionato da problemi tecnici).

Marco Melandri (BMW Motorrad Goldbet SBK) è stato invece uno dei tre piloti (insieme a Badovini e Haslam) che non è riuscito a migliorare il proprio crono del mattino, chiudendo così la giornata al sesto posto. Insieme al compagno Chaz Davies, Melandri ha lavorato sull’assetto e su alcuni aggiornamenti dell’elettronica, per migliorare la stabilità della S1000RR in frenata e trovare maggiore velocità in ingresso di curva. Questo il suo commento a fine giornata:

“Abbiamo, principalmente, cercato di migliorare il feeling in frenata nel cambio di direzione e di trovare maggiore stabilità con la moto per avere maggiore velocità in curva. Alcune delle soluzioni provate sono risultate positive e molto interessanti, altre non hanno funzionato come ci aspettavamo, ma credo che Imola sia una pista molto particolare e difficile per noi. Sul prossimo circuito sarà un’altra storia. Abbiamo testato alcune nuove soluzioni all’anteriore, comparandole con quelle che stiamo utilizzando, ora dobbiamo analizzare i dati e selezionarle per la prossima gara. Ci aspettiamo di tornare sul podio alla prossima”.

Dietro al ravennate troviamo Camier (Fixi Crescent Suzuki), Badovini (Ducati Alstare), Davies (BMW Motorrad Goldbet SBK) e Cluzel (Fixi Crescent Suzuki), che chiude la Top 10. In pista nel pomeriggio anche Luca Savadori, supplente per l’infortunato Alexander Lundh, che con l’argentino “Tati” Marcado (già in pista questa mattina) ha partecipato al test con la ZX-10R del team Pedercini.

Solo 1′48.995 per Carlos Checa, a quasi 2″4 dal miglior tempo di Rea: per lo spagnolo ed il Team Ducati Alstare ci sarà quindi molto lavoro da fare nei due giorni di test in programma mercoledì e giovedì al Misano World Circuit. Così lo spagnolo ha commentato il test di oggi:

“Oggi è stato utile, il nuovo AntiWheelie mi è piaciuto e abbiamo provato diverse soluzioni di gomma, con alcune non sentivo tanta differenza, forse a causa delle condizioni molto calde, mentre alcune altre hanno fatto riscontrare una buona durata. Abbiamo lavorato anche sul set-up della moto e verso la fine, con gomma usata, abbiamo identificato una soluzione che mi e’ piaciuta e che mi ha permesso di migliorare un poco, quindi sono soddisfatto. Sono anche un poco stanco, ma adesso mi potrò riposare in preparazione per i prossimi test di mercoledì e giovedì.”

Cerca di essere ottimista il suo compagno di colori Ayrton Badovini, che ha fatto vedere grandi cose lo scorso sabato nelle qualifiche del GP di San Marino prima di naufragare in gara insieme a Checa:

“Ammetto di essere stanco dopo il weekend di gara e purtroppo sono anche raffreddato. Comunque il test di oggi e’ andato bene, abbiamo provato alcune cose senza spingere troppo e posso dire che sono venute fuori alcune soluzioni positive nonostante il gran caldo. Abbiamo una buona base di partenza per i prossimi test di Misano e quindi sono contento.”

I nuovi pneumatici Pirelli in mescola morbida SC0, uno dei motivi principali per cui è stato allestito questo test, sembrano aver incontrato riscontri favorevoli da parte dei team che li hanno provati (gli ‘ufficiali’ di Honda, Aprilia e BMW).

Nella Supersport invece nessuno è riuscito a migliorare l’1′50.477 messo a segno nella sessione del mattino dal leader del Mondiale Sam Lowes (Yakhnich Motorsport Yamaha), che insieme al rivale Kenan Sofuoglu (Mahi Racing Team India Kawasaki) e ad altri piloti si è occupato del collaudo delle nuove mescole messe Pirelli, che pare abbiano dato un ottimo riscontro. Il turco, campione in carica della categoria, è riuscito a migliorare il suo miglior crono del mattino ma non abbastanza da scavalcare in graduatoria il russo Vladimir Leonov, compagno di colori di Lowes, fermato da un problema tecnico nel pomeriggio.

Il sudafricano Sheridan Morais (PTR Honda), quarto di giornata, ha testato un nuovo motore ‘evoluzione’, mentre Roberto Rolfo (ParkinGO MV Agusta Corse) è stato fermato da un problema tecnico a meno di tre minuti dalla termine. Lorenzo Zanetti (Pata Honda World Supersport) si è confermato il migliore degli italiani con il quinto tempo.

SBK Test Imola 2013 - Classifica Tempi

1 J. REA (GBR) Pata Honda World Superbike - Honda CBR1000RR - 1′46.625
2 D. GIUGLIANO (ITA) Althea Racing - Aprilia RSV4 Factory - 1′46.908 +0.283
3 S. GUINTOLI (FRA) Aprilia Racing Team - Aprilia RSV4 Factory - 1′47.324 +0.699
4 E. LAVERTY (IRL) Aprilia Racing Team - Aprilia RSV4 Factory - 1′47.496 +0.871
5 M. FABRIZIO (ITA) Red Devils Roma - Aprilia RSV4 Factory - 1′47.542 +0.917
6 M. MELANDRI (ITA) BMW GoldBet SBK - BMW S1000 RR - 1′47.814 (1′47.583, +0.958)
7 L. CAMIER (GBR) Fixi Crescent Suzuki - Suzuki GSX-R1000 - 1′47.759 1.134
8 A. BADOVINI (ITA) Team Ducati Alstare - Ducati 1199 Panigale R - 1′47.888 (1′48.056, +1.263)
9 C. DAVIES (GBR) BMW Motorrad GoldBet SBK - BMW S1000 RR - 1′47.969 +1.344
10 J. CLUZEL (FRA) Fixi Crescent Suzuki - Suzuki GSX-R1000 - 1′48.530 +1.905
11 F. SANDI (ITA) Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R - 1′48.741 +2.116
12 L. HASLAM (GBR) Honda World Superbike - Honda CBR1000RR - 1′49.100 (1′48.930, +2.305)
13 C. CHECA (ESP) Team Ducati Alstare - Ducati 1199 Panigale R - 1′48.995 +2.370
14 M. NEUKIRCHNER (GER) MR-Racing - Ducati 1199 Panigale R - 1′49.467 +2.842
15 L. SAVADORI (ITA) Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R - 1′49.843 +3.218
16 L. MERCADO (ARG9 Team Pedercini - Kawasaki ZX-10R - 1′50.523 +3.898