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domenica 29 aprile 2012

MotoGp - Jerez - Le pagelle

Andiamo a vedere i protagonisti in positivo e in negativo della seconda gara stagionale svoltasi sul circuito di Jerez de la frontera:

9 - Casey Stoner (HONDA HRC) - Grande vittoria di Casey Stoner dopo il terzo in Qatar anche se lascia un po' di stupore la pessima qualifica che ha fatto scattare l'australiano dalla seconda fila.

8 - Jorge Lorenzo (YAMAHA FACTORY) - Emozionante qualifica a suon di tempi con Dani Pedrosa, ma in gara è Casey a farla da padrona, Jorge gli rimane sempre vicino, ma manca il guizzo per superarlo. 

7,5 - Cal Crutchlow (YAMAHA TECH3) - Ottima riconferma dalla ottima prova del Qatar, Cal è riuscito addirittura a rimanere al passo con la Honda HRC di Dani Pedrosa, arrivandogli subito dietro, intoltre lascia un bel vuoto dal suo compagno di squadra Andrea Dovizioso.

7 - Randy De Puniet (APRILIA ASPAR) - CRT - Tolgo 1 punto per il risultato finale (anche se non è colpa sua), ma Randy ha fatto davvero un impresa, riuscendo, in qualifica, a restare davanti a tre Ducati MotoGp e, in gara, a stare al passo dei vari Rossi, Spies, Barbera ed Abraham, con oltre 15 secondi di distacco da tutte le altre CRT. Un guasto nel finale gli rovina tutto. Peccato.

6,5 - Andrea Dovizioso (YAMAHA TECH3) - Buona la sua gara (5°), anche se, come in Qatar, arriva dopo il suo compagno di squadra Crutchlow e stavolta non di poco...

6 - Nicky Hayden (DUCATI CORSE) - Si merita 6 per la grinta e l'orgoglio che ci mette, compie un pazzesco sorpasso all'esterno ai danni della Honda HRC di Dani Pedrosa, ma poi perde posizioni col passare dei giri. Conclude ottavo.

5 - Colin Edwards (SUTER FORWARD) - CRT - Sfortunato in qualifica, non riesce a ripetere l'ottimo risultato del Qatar. Arriva appena fuori dalla zona punti.

4 - Valentino Rossi (DUCATI CORSE) - Delude ancora una volta, in qualifica la differenza è abissale, si riduce un po' in gara, ma quei 3,5 secondi di svantaggio da Lorenzo in qualifica pesano tantissimo e i 34 in gara pure.

3 - Ben Spies - (YAMAHA FACTORY) - Un involuzione inspiegamile la sua: da futura promessa quasi certa a flop pazzesco, chiude la gara ultimo fra le MotoGp con 37 secondi di svantaggio da Lorenzo in gara.






MotoGp - Vince Stoner "a sorpresa"


Sembrava in difficoltà, mancando per la seconda volta (su 20 presenze) da pilota Repsol Honda la prima fila dello schieramento di partenza nelle qualifiche del sabato. Quinto in griglia, a braccia conserte in corsia box nel Warm Up, ma evidentemente non serviva: allo spegnimento del semaforo Jerez de la Frontera ha riportato alla MotoGP il Casey Stoner che tutti conosciamo, tornato ad una vittoria che mancava dall’ultimo Gran Premio 2011 (Valencia), riuscendo a battere un Jorge Lorenzo in rimonta confermatosi capo-classifica di campionato a quota 45 punti. Tanto per chiarire la forza del Campione del Mondo in carica, è doveroso dare qualche numero: con quella di Jerez è la 41esima vittoria nel Motomondiale, la 34esima in MotoGP, l’undicesima su 19 gare disputate da pilota ufficiale Honda HRC.


Cronaca di Gara

Non piove, pista sostanzialmente asciutta eccezion fatta per il tratto più distante dalla corsia box: la percorrenza della “Dry Sac” e dell’anfiteatro tra la “Peluqui” e “Nieto”. Tutti e 21 i piloti della MotoGP si presentano comprensibilmente al via con pneumatici e assetto da asciutto con Jorge Lorenzo che scatta dalla pole affiancato in prima fila da Pedrosa e Hayden, 5° è Stoner, 7° Dovizioso, 13° Valentino Rossi. Davanti a 103.728 spettatori alle 14:02 in punto classica procedura dello start, resta fermo in griglia Yonny Hernandez che ha qualche problema ad avviare la propria FTR Kawasaki. Finalmente tutto è pronto: accensione, spegnimento del semaforo.. via! Ottimo spunto di Pedrosa che conquista l’hole-shot su Lorenzo, Crutchlow, Hayden, Spies, Dovizioso, Bautista e Stoner partito malissimo, gruppo compatto verso il rettilineo che porta i piloti alla staccata della “Dry Sac” con Pedrosa che resiste in testa, Lorenzo, è secondo, Crutchlow esagera e si tocca con Hayden favorendo il ritorno di Dovizioso e Stoner. Proprio il “Dovi” sfrutta al meglio questa situazione riuscendo a passare Lorenzo per la seconda piazza alla “Peloqui”, ma si chiude il primo giro con Pedrosa su Dovizioso, Lorenzo, Crutchlow, Stoner, Hayden, Bradl, Bautista, Spies, Rossi e la prima CRT di Randy De Puniet.


Prime scorribande della contesa, Lorenzo in staccata della “Dry Sac” arriva al contatto con Dovizioso alzando il braccio per un cenno di scusa. “Porfuera” ora è a sandwich tra le Honda HRC di Pedrosa (1°) e Stoner (3°), proprio il Campione del Mondo in carica rompe gli indugi: 1’43″969, sorpasso su Lorenzo alla “Ducados” e si lancia all’inseguimento di Pedrosa. I piloti appaiati arrivano alla “Dry Sac” e la classifica viene stravolta: Stoner è il nuovo leader, Lorenzo è secondo davanti ad Hayden, sta all’interno e perde tre posizioni in un sol colpo Pedrosa. Il #1 della Repsol Honda ferma i cronometri sull’1’42″313 e guadagna subito mezzo secondo su Lorenzo, ben altri problemi per Pedrosa che si vede sfilare da Dovizioso nel solito punto, la staccata della “Dry Sac” per la quarta posizione. Valentino Rossi? Undicesimo, passato da Barbera e ora braccato da Karel Abraham con l’ultima MotoGP attualmente in classifica.

Al quinto giro si può fare maggior chiarezza sui valori in campo: Stoner comanda con Lorenzo a ruota, più staccato il gruppetto per la terza piazza con Hayden, Dovizioso, Pedrosa e Crutchlow, non è poi così distante Bradl. Tra le CRT comanda dalla 13esima posizione De Puniet, avvicinato da un sorprendente Elliso con Espargaro ed il terzetto italiano composto da Pirro, Petrucci e Pasini. Mentre Stoner ferma i cronometri sull’1’40″246 involandosi a + 0″6 da Lorenzo, dietro Pedrosa finalmente si libera di Dovizioso e Hayden per la terza posizione, ma ormai staccato di 3″ dal gruppo di testa. Perde progressivamente terreno intanto Hayden che si vede sfilare anche dalle Yamaha Tech 3 di Dovizioso e Crutchlow con le Honda “clienti” di Bradl e Bautista poco staccate. Tutt’altra vita ai margini della top-10 con un variopinto quintetto composto nell’ordine da Barbera, Rossi, Spies, Abraham e la sorprendente ART-CRT di Randy De Puniet a contatto di ben quattro prototipi MotoGP 1000cc.


Dalle emozioni dei primi giri, ad una corsa soporifera in poco tempo: Stoner e Lorenzo in fuga mantengono sostanzialemnte lo stesso distacco (ad elastico tra 0″6 e 1″1), perde terreno Pedrosa ora in piena bagarre con Cal Crutchlow con Andrea Dovizioso a seguire. In Ducati si evidenzia Rossi, ora 9°, ma davanti resta Nicky Hayden, 8° con 9″ di margine sul proprio compagno di squadra. A 10 giri dall’esposizione della bandiera a scacchi, incredibilmente, la gara si riapre: Stoner perde l’1″5 di vantaggio su Lorenzo, “Porfuera” si rifà sotto ed i due sono a stretto contatto al 18esimo giro. Si prospetta un bel confronto per la vittoria, fuori gioco invece Michele Pirro (problema tecnico alla propria FTR Honda CRT) e Karel Abraham, scivolato, ma in grado di ripartire in 19esima ed ultima posizione. Si torna nelle posizioni di testa con Jorge Lorenzo che sbaglia l’ingresso della “Dry Sac”, perde qualcosina su Stoner, ma in giusto 2 giri riuscirà a rifarsi sotto. Da non sottovalutare la rimonta di Pedrosa e Crutchlow, ora a sotto 2″ dalla coppia di testa, il tutto mentre Valentino Rossi si vede sfilare da Hector Barbera per la 9° posizione.

“Rush finale” della corsa, Stoner e Lorenzo a contatto, Pedrosa e Crutchlow scontano rispettivamente 1″9 e 2″4 di svantaggio. C’è tensione nell’aria in Andalusia e, finalmente, si arriva all’ultimo giro: Stoner si presenta con meno di 2 decimi su Lorenzo, dietro Pedrosa e Crutchlow si sono rifatti sotto, ma troppo staccati per poter ambire alla vittoria. Se tutto sembrava portare al decisivo attacco di Lorenzo, Casey riesce a guadagnare un pizzico di margine indispensabile per aggiudicarsi la prima vittoria stagionale e 25 punti preziosi per la corsa alla riconferma iridata. Sul podio chiude 2° Lorenzo, Pedrosa è 3° davanti a Crutchlow, seguono Dovizioso, Bautista, Bradl, Hayden, Rossi e Barbera. Tra le “CRT” vittoria di Aleix Espargaro davanti ai nostri Petrucci e Pasini, favoriti dal ritiro proprio all’ultimo giro per un problema tecnico di Randy De Puniet.

MotoGP World Championship 2012
Jerez, Classifica Gara


01- Casey Stoner – Repsol Honda Team – Honda RC213V – 27 giri in 45’33.897
02- Jorge Lorenzo – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 0.947
03- Dani Pedrosa – Repsol Honda Team – Honda RC213V – + 2.063
04- Cal Crutchlow – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 2.465
05- Andrea Dovizioso – Monster Yamaha Tech 3 – Yamaha YZR M1 – + 18.100
06- Alvaro Bautista – San Carlo Honda Gresini – Honda RC213V – + 21.395
07- Stefan Bradl – LCR Honda MotoGP – Honda RC213V – + 28.637
08- Nicky Hayden – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 28.869
09- Valentino Rossi – Ducati Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 34.852
10- Hector Barbera – Pramac Racing Team – Ducati Desmosedici GP12 – + 35.103
11- Ben Spies – Yamaha Factory Racing – Yamaha YZR M1 – + 38.041
12- Aleix Espargaro – Power Electronics Aspar – ART GP12 – + 1’12.728 (CRT)
13- Danilo Petrucci – CAME Iodaracing Project – Ioda TR003 – + 1’18.669 (CRT)
14- Mattia Pasini – Speed Master Team – ART GP12 – + 1’29.142 (CRT)
15- Ivan Silva – Avintia Blusens – FTR Kawasaki – + 1’32.478 (CRT)
16- Colin Edwards – NGM Mobile Forward Racing – Suter BMW – + 1’40.577 (CRT)
17- Karel Abraham – Cardion AB Motoracing – Ducati Desmosedici GP12 – a 1 giro


mercoledì 25 aprile 2012

MotoGp - I favoriti per Jerez

Dopo il primo Gran Premio della stagione 2012 vinto da Jorge Lorenzo, le Honda tornano a inseguire Lorenzo nel Gran Premio di Spagna che si svolge sul circuito di Jerez de la Frontera. Vediamo i favoriti:

1) Casey Stoner - Dopo la sconfitta di Losail per colpa del guanto, Casey dice di aver risolto il problema e di voler vincere la gara di Jerez a tutti i costi. Vediamo se sarà così.

2) Jorge Lorenzo - Lo spagnolo è carico dopo la vittoria nella gara inaugurale a Losail, ma gli avversari sono fortissimi e non sarà facile portare a casa la vittoria.

3) Dani Pedrosa - L'altro spagnolo deve dimostrare di essere all'altezza dei primi due e questa è l'occasione giusta per farlo, sul circuito di casa.

4) Andrea Dovizioso - Nettamente staccato dai primi tre, troviamo Andrea Dovizioso, che con la sua Yamaha Monster può lottare per una posizione al ridosso del podio, se non sul podio.

5) Ben Spies - Per ora non ha ancora trovato l'equilibrio giusto con la nuova 1000cc ma prima o poi lo dovrà pur trovare. Che non sia qua a Jerez?


martedì 24 aprile 2012

SBK Generations - Nuovo video


Milestone rende disponibile oggi un On board Camera video tratto da SBK Generations del circuito di Assen, per celebrare la tappa del Campionato Mondiale Superbike che sì terrà proprio sulla pista olandese questo week end. Il pilota protagonista di questo giro di pista è Max Biaggi.



lunedì 23 aprile 2012

SBK - Monza si avvicina!

Dopo il nubifragio di Assen, l'appuntamento più atteso del'anno del Mondiale Superbike sta arrivando: è il Gran Premio d'Italia che si svolgerà, come da tradizione ormai, sul velocissimo circuito di Monza.
Sul circuito di Monza si sono viste sempre sfide all'ultimo sangue e duelli mozzafiato che hanno reso questo circuito il più spettacolare di tutto il circus della Superbike.
Ma andiamo ad analizzare la pista:


La costruzione dello storico circuito è datata 1922 ed originariamente il circuito era composto da un unico anello ad alta velocità in stile NASCAR.
Nel 1928, durante il Gran Premio, l'auto di Emilio Materassi tamponò quella di Giulio Foresti, la quale pimbò sugli oltre 200 spettatori uccidendone 20 e ferendone 40. Anche Emilio Materassi morì nell'incidente.
A seguito di quell'incidente, vennero costruiti circuiti alternativi all'interno dell'anello, che veniva ritenuto troppo pericoloso per i piloti e per gli spettatori.

Nel 1955 si tornò a riutilizzare l'anello ad alta velocità, completamente rimodernato e reso più sicuro, ma nel 1961, un altro incidente funestò il circuito di Monza. Durante il Gran Premio d'Italia, valido per il Mondiale Formula 1, la Ferrari di Von Trips, a seguito di una collisione, urtò le recinzioni dove erano appoggiati oltre 300 spettatori, e ne uccise 11. Morì anche Von Trips nell'incidente.

Nel 1972 vennero introdotte alcune "chicanes" nel tentativo di rendere ancora più sicuro il tracciato, venne introdotta la chicane del Vialone (poi rinominata Ascari) e quella della Roggia.
Ma l'anno successivo morirono nel Gran Premio motociclistico, Pasolini e Saarinen e nel 1978, durante il GP di Formula 1, l'inglese Ronnie Peterson.

Nel 1979 venne introdotta un'altra chicane: la chicane del Rettifilo (poi rinominata prima variante).

Nel 2000 la prima variante fu modificata nell'intento di rallentare ancor di più le potentissime Formula 1, e nel Gran Premio d'esordio della chicane in molti temevano il peggio a causa dell'ingorgo che poteva venirsi a creare alla partenza. Al via, invece, filò tutto lisciò, ma alla variante successiva, la variante della roggia, si scatenò un rocambolesco incidente nel quale perse la vita il soccorritore Paolo Gislimberti colpito da un pneumatico in pieno volto.

Nel 2011 la prima variante è stata leggermente modificata per la pericolosità nelle corse motociclistiche.


ALBO D'ORO MONDIALE SUPERBIKE

1988. Non Disputata

1989. Non Disputata

1990. Gara1: 1. Pirovano (Yamaha), 2. Mertens (Honda), 3. Roche (Ducati). Gara2: 1. Pirovano (Yamaha), 2. Monti (Honda), 3. McElnea (Yamaha).

1991. Non Disputata.

1992. Gara1: 1. Pirovano (Yamaha), 2. Mertens (Ducati), 3. Phillis (Kawasaki). Gara2: 1. Pirovano (Yamaha), 2. Roche (Ducati), 3. Bontempi (Kawasaki).

1993. 1. Slight (Kawasaki), 2. Russell (Kawasaki), 3. Pirovano (Yamaha). Gara2: 1. Falappa (Ducati), 2. Slight (Kawasaki), 3. Pirovano (Yamaha).

1994. Non Disputata.

1995. Gara1: 1. Fogarty (Ducati), 2. Slight (Honda), 3. Edwards (Yamaha). Gara2: 1. Chili (Ducati), 2. Fogarty (Ducati), 3. Slight (Honda).

1996. Gara1: 1. Fogarty (Honda), 2. Slight (Honda), 3. Edwards (Yamaha). Gara2: 1. Chili (Ducati), 2. Slight (Honda), 3. Fogarty (Honda).

1997. Gara1: 1. Kocinski (Honda), 2. Slight (Honda), 3. Fogarty (Ducati). Gara2: 1. Chili (Ducati) 2. Kocinski (Honda), 3. Whitham (Suzuki).

1998. Gara1: 1. Edwards (Honda), 2. Slight (Honda), 3. Corser (Ducati). Gara2: 1. Edwards (Honda), 2. Fogarty (Ducati), 3. Chili (Ducati).

1999. Gara1: 1. Fogarty (Ducati), 2. Edwards (Honda), 3. Chili (Suzuki). Gara2: 1. Fogarty (Ducati), 2. Edwards (Honda), 3. Chili (Suzuki).

2000. Gara1: 1. Chili (Suzuki), 2. Edwards (Honda), 3. Yanagawa (Kawasaki). Gara2: 1. Edwards (Honda), 2. Chili (Suzuki), 3. Yanagawa (Kawasaki).

2001. Gara1: 1. Bayliss (Ducati), 2. Edwards (Honda), 3. Yanagawa (Kawasaki). Gara2: 1. Bayliss (Ducati), 2. Edwards (Honda), 3. Yanagawa (Kawasaki).

2002. Gara1: 1. Bayliss (Ducati), 2. Hodgson (Ducati), 3. Edwards (Honda). Gara2: 1. Bayliss (Ducati), 2. Edwards (Honda), 3. Haga (Aprilia).

2003. Gara1: 1. Hodgson (Ducati), 2. Laconi (Ducati), 3. Lavilla (Suzuki). Gara2: 1. Hodgson (Ducati), 2. Lavilla (Suzuki), 3. Chili (Suzuki).

2004. Gara1: 1. Laconi (Ducati), 2. Toseland (Ducati), 3. McCoy (Ducati). Gara2: 1. Laconi (Ducati), 2. Toseland (Ducati), 3. McCoy (Ducati).

2005. Gara1: 1. Corser (Suzuki), 2. Kagayama (Suzuki), 3. Toseland (Ducati). Gara2: 1. Vermeulen (Honda), 2. Laconi (Ducati), 3. Corser (Suzuki).

2006. Gara1: 1. Bayliss (Ducati), 2. Barros (Honda), 3. Corser (Suzuki). Gara2: 1. Bayliss, 2. Corser, 3. Haga (Yamaha).

2007. Gara1: 1. Haga (Yamaha), 2. Bayliss (Ducati), 3. Biaggi (Suzuki). Gara2: 1. Haga (Yamaha), 2. Toseland (Honda), 3. Bayliss (Ducati).

2008. Gara1: 1. Neukirchner (Suzuki), 2. Haga (Yamaha), 3. Bayliss (Ducati). Gara2: 1. Haga (Yamaha), 2. Neukirchner (Suzuki), 3. Kiyonari (Honda).

2009. Gara1: 1. Fabrizio (Ducati), 2. Haga (Ducati), 3. Kiyonari (Honda). Gara2: 1. Spies (Yamaha), 2. Fabrizio (Ducati), 3. Kiyonari (Honda).

2010. Gara1: 1. Biaggi (Aprilia), 2. Toseland (Yamaha), 3. Crutchlow (Yamaha). Gara2: 1. Biaggi (Aprilia), 2. Haslam (Suzuki), 3. Corser (BMW).

2011. Gara1: 1. Laverty (Yamaha), 2. Biaggi (Aprilia), 3. Haslam (BMW). Gara2: 1. Laverty (Yamaha), 2. Melandri (Yamaha), 3. Fabrizio (Suzuki).

Verso Monza-2: l''albo d''oro SBK e SS
Fabrizio Pirovano (4) nel primo Gran Premio del 1990



MOMENTI STORICI SUPERBIKE A MONZA


                                   LA PRIMA VOLTA DELLA SUPERBIKE A MONZA




                                         ULTIMO GIRO PAZZESCO NEL '96



IL SORPASSO PIU BELLO DI SEMPRE (BAYLISS 2000)




DUELLO BAYLISS - EDWARDS 2001




MONZA 2008 - CAOS ALLA PARTENZA




2009 - VINCE UN ITALIANO DOPO 9 ANNI




2011 - LAVERTY VINCE ALL'ULTIMA CURVA SU MELANDRI

domenica 22 aprile 2012

SBK - McCormick all'ospedale


Il Team Effenbert Liberty Racing comunica che a Brett McCormick, a seguito della rovinosa caduta in gara 2 oggi pomeriggio ad Assen, è stato riscontrato presso il centro medico del circuito, un trauma del rachide cervicale, un trauma facciale con ematoma alle orbite oculari oltre ad una frattura del quinto dito della mano destra, per cui è stato inviato per ulteriori accertamenti all'ospedale di Assen.

A seguito degli ulteriori controlli approfonditi eseguiti in loco, è stata riscontrata una frattura alla quinta e sesta vertebra cervicale, apparentemente senza interessamento neurologico, per cui attualmente i medici dell'ospedale di Assen stanno trasferendo il paziente nell'ospedale Universitario di Groningen dove verrà deciso come procedere per stabilizzare la frattura.

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Brett McCormick (Canada)

SBK - Assen - Foto e video significativi

SBK - Ecco alcuni incidenti durante le qualifiche della Superbike per le due manche di Assen, protagonisti Badovini, Camier e Berger



SBK - Brutto incidente per Brett Mccormick durante gara1



SBK - ecco la bellissima gara1...



... e gara 2



SBK - FABRIZIO SOTTO IL DILUVIO UNIVERSALE!


SSP - LANZI VINCE ALL'ESORDIO!


SBK - GUINTOLI VINCE LA SUA PRIMA GARA IN SBK! 
PRIMO PODIO PER GIUGLIANO (A SINISTRA)

SBK - Le pagelle di Assen

Il terzo round del Monidale Superbike 2012 si è svolto sul circuito di Assen ed è stato notevolmente condizionato dalle condizioni climatiche, in particolare di gara 1, la quale è anche stata interrotta. Ma la Superbike invece di perdere spettacolarità, ne ha raddoppiato la dose e sono venute fuori due gare fantastiche con protagonisti in positivo e in negativo un po' diversi dal solito.


TOP


9,5 - Sylvain Guintoli (DUCATI LIBERTY) - Conquista una brillante prima fila in qualifica, in gara 1 sfrutta benissimo le condizioni climatiche a suo favore e vince sotto il diluvio universale. In gara 2 solo l'arrembante Jonathan Rea gli toglie la doppietta. Grandioso.

9 - Jonathan Rea (HONDA TEN KATE) - Nel gran premio di casa come sempre Johnny non delude le attese e vince gara 2 davanti a Guintoli. Peccato per la caduta in gara2 mentre era in seconda posizione.

8 - Eugene Laverty (APRILIA FACTORY) - Dopo il brutto avvio di stagione Laverty sta recuperando terreno con un ottimo quinto posto in gara 1 e un podio in gara 2 nonostante la sua Aprilia, in questo circuito, non sia al livello degli avversari.

7,5 - Davide Giugliano (DUCATI ALTHEA) - E' lui la sorpresa del week-end! Giugliano conquista una seconda posizione in gara1 addirittura davanti al suo compagno di squadra Carlos Checa!

7 - Tom Sykes (KAWASAKI PROVEC) - Terza Superpole di fila per l'inglese della verdona, che però poi tradisce un po' le aspettative in gara. In gara 1 è costretto al ritiro dopo che aveva condotto più della metà della gara, mentre in gara 2 arriva settimo a causa di un'errata scelta di gomme.

6,5 - Leon Haslam (BMW MOTORRAD) - Peccato, gara 1 buttata per una caduta, dopo che era primo in solitaria, in gara 2 ha un calo di gomme nel finale che lo porta al quinto posto anche se distante di solo 0.1 secondi dal podio.

6 - Marco Melandri - (BMW MOTORRAD) - Fa molto bene nella prima parte di gara1 dove lotta per la vittoria, ma poi ha un'inspiegabile calo nella seconda parte sul bagnato che lo porta in nona posizione a 39 secondi dalla vetta. In gara 2 sfiora il podio di qualche millesimo.




FLOP


Hiroshi Aoyama Hiroshi Aoyama of Japan and the Honda World Superbike Team rides during the 2012 Superbike FIM World Championship test day at Phillip Island Grand Prix Circuit on February 20, 2012 in Phillip Island, Australia.5,5 - Jakub Smrz (DUCATI LIBERTY) - Discreto settimo posto in gara1, butta via tutto in gara2 mentre si trovava in terza posizione.

5 - Max Biaggi - (APRILIA FACTORY) - Gare opache le sue, senza colpi di genio, ma che producono il massimo risultato possibile, dopo una disastrosa qualifica che lo aveva fatto partire addirittura 17esimo. Perde nettamente il confronto col compagno di squadra Laverty che va a podio.

4,5 - Chaz Davies (APRILIA PARKINGO) - Che spreco! Butta via due possibili buone gare con cadute evitabili.

4 - Carlos Checa (DUCATI ALTHEA) - Superpole non buona, in gara 1 perde il confronto con il compagno Giugliano e va a podio grazie alle cadute dei piloti che lo precedevano. Ma è incredibile l'errore di gara2 dove è l'unico pilota a partire con le gomme da bagnato su una pista che si stava iniziando ad asciugare, conclude diciassettesimo e perde la testa del mondiale.

3,5 - John Hopkins (SUZUKI CRESCENT) - Lotta per le ultime posizioni, mai concreto.

3 - Hiroshi Aoyama (HONDA TEN KATE) - Inesistente.
















SBK - Due gare pazzesche ad Assen!



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Sylvain Guintoli vince di forza una rocambolesca prima manche tra colpi di scena, emozioni e continui rischi d’infarto. Jonathan Rea gli strappa dalle mani il Bis nel secondo round portando finalmente la Honda sul gradino più alto del podio. Intanto Biaggi finisce dritto in testa al mondiale…
Insomma, domenica da brividi e ricca di colpi di scena con la pioggia a creare grattacapi. In Gara 1Sykes rompe, mentre un grande Giugliano centra il primo podio mondiale. In Gara 2, Checa sbaglia tutto…  Biaggi ringrazia.
A seguire, il commento completo alle due manche olandesi con risultati e ordine d’arrivo. 

Gara1Pioggia,RedFlag.Tuttoin9giri

All’accendersi del semaforo, scatto di Sykes dalla pole che si presenta subito in testa alla prima curva. Alle sue spalle sfilano Rea, Checa e Melandri. Tre curve, e Marco supera Carlos, si incolla al codone della Firblade di Rea, e insieme si involano all’inseguimento della Kawa in fuga. Sykes tenta l’allungo, al 3° passaggio stampa un 1,37 mettendo le cose in chiaro sulle sue intenzioni. Nel frattempo, alla spalle del gruppo di testa, Biaggi (partito 17°) ha qualche difficoltà a farsi largo nelle retrovie, rendendo vani i sogni di chi sperava in una rimonta stile Phillip Island.
Grande lotta in testa, con 10 piloti racchiusi in un fazzoletto a suonarsele ad ogni curva. Al 10° giro Melandri, che nel frattempo ha scavalcato Rea, si porta alla espalle di Sykes che intanto ha abbassato un po’ il ritmo, forse per risparmiare le gomme in vista del finale di gara. Al 12° giro accade di tuttoSykes rompe, la Ninja lascia dietro di sè una nuvola d’olio; la bagarre a quel punto si scatenza con piloti che si azzannnano per guadagnare posizioni in testa, con un grintoso Smrz e i due Riders Bmwche si contendono la prima posizione, ma la pioggia rovina i piani dei protagonisti e di chi pregustava un finale da cardiopalma, con piloti in terra o lunghi sulle vie di fuga.
Red Flag, tutto da rifare, nuova partenza per i 9 giri restanti e posizioni congelate con Sykes mestamente fermo ai box.

Gara1.1,lalotteriasull’acquapremiaungrandeDavideGiugliano

Ripartenza sotto un violento acquazzone. Giove Pluvio scarica acqua su Assen e per i piloti la gara diventa un terno al lotto. Che non sarà una situazione facile lo so intuisce da subito, con la caduta di Camier nel giro di allineamento. Alla partenza è Rea in testa con Haslam, Melandri e Badovini che sgomitano tra le nuvole d’acqua.
Poche curve, però, ed Haslam si porta davanti a Rea con i due che sembrano poter salutare tutti ed andare in fuga, ma l’asfalto viscido tradisce Rea che perde il posteriore e lascia la seconda piazza ad un grande Badovini. Rimane un uomo in fuga, Haslam che gira quasi 3 secondi più veloce di tutti e porta la Bmw ad accarezzare il sogno di una vittoria storica.
Ma Leon esagera ed al 3° giro lui e la sua Bmw terminano la gara con un capitombolo sulle vie di fuge del Van Drenthe. Cambia ancora la situazione, con Biaggi in rimonta. Sul bagnato la sua Aprilia soffre meno i problemi di assetto patiti nel week-end, superato Giugliano si porta in terza posizione dietro un grande Badovini e con Checa al comando.
Ma è Guintoli a rovinare i piani del corsaro. Max tiene duro, ma il pilota della Ducati Effembert è in giornata di grazia, nulla da fare per Biaggi che chiuderà quarto
A 2 giri dalla fine, Badovini, in quel momento in testa, butta alle ortiche la grande occasione, spalancando troppo sulla pista allagata e volando sulle vie di fuga quando era largamente al comando.Dietro tocca allara a Guintolì, che di gran carriera supera tutti e vola verso la prima vittoria in SBK.
Grandissima la gara del giovane Giugliano. Lotta fino all’ultima curva con Checa, rintuzzando gli attacchi del campione in carica e volando a festeggiare il suo primo podio in carriera. Applausi per lui, per un grande e meritato secondo posto davanti al suo “caposquadra”. Di seguito, la classifica con l’ordine d’arrivo di gara 1
SBK - ASSEN - GARA 1
    • 1. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 18’38.395
    • 2. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 18’41.028
    • 3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 18’41.426
    • 4. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 18’42.322
    • 5. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 18’42.769
    • 6. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 18’49.754
    • 7. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 19’04.807
    • 8. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 19’15.957
    • 9. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 19’28.291
    • 10. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 19’47.242
    • 11. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 19’50.155
    • 12. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 19’52.383
    • 13. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 20’05.414
    • 14. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 19’33.081
    • 15. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 19’45.779
    • RT. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 12’40.295
    • RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 6’43.300
    • RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 4’16.738
    • RT. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2’26.685
    • RT. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000
    • RT. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR
Jonathan "Jolly" Rea

Tempo che migliora, ma asfalto critico. Molte le chiazze di bagnato lungo la pista con la scelta delle gomme che diventa decisiva. Molti montano le slick, qualcuno le intermedie. Checa sorprende tutti con una scelta controcorrente: scelta di montare le rain che sembra quantomeno un azzardo.
Semaforo verde e gran partenza per “Kuba” Smrz, che infila la prima cura all’esterno è si invola da subito in testa alla gara. Dietro la battaglia è accesa con brividi per i piloti per le sopracitate condizioni dell’asfalto.
Checa nel frattempo rema nelle retrovie, le rain non hanno pagato ed è costretto a rientrare ai box per cambiare le gomme.
Con Smrz che sembra inarrivabile, è Haslam a ringhiare sull’asfalto olandese, prendendo le misure alla pista, che man mano va asciugandosi, e staccando la muta del gruppo degli inseguitori. Gruppo che vede ben 7 moto in lotta per il terzo gradino del podio, con Guintolì che riesce ad allungare sul resto della ciurma e mettendosi alla caccia del compagnio di squadra Smrz..
A metà gara, Haslam si ritrova con le intermedie alla frutta e viene riacciuffato da Laverty, con l’Aprilia, e da Rea, che qui ad Assen riesce a far volare una FireBlade in affanno rispetto alle rivali.Jhonny recupera alla grande sul duo di testa ed insieme a Guintolì toglie la gioia di una gara in solitaria a Smrz.
A 4 giri dalla fine “Kuba” la fa grossa: superato da Rea e Guintolì, nell’affrontare un doppiato, mette le ruote sul cordolo bagnato e vola via, gettando alle ortiche una gara da protagonista. E’ Rea che conquista la vittoria su Guintolì mentre Haslam chiude terzo in volata.
Biaggi, ottavo, per un solo punto è leader del mondiale. Di seguito, la classifica con l’ordine d’arrivo di gara 1
SBK - ASSEN - GARA 2
    • 1. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 36’45.936
    • 2. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 36’48.755
    • 3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36’58.574
    • 4. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36’58.698
    • 5. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36’58.700
    • 6. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37’06.329
    • 7. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37’22.253
    • 8. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 37’23.683
    • 9. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 37’27.286
    • 10. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37’29.866
    • 11. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 37’43.451
    • 12. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 38’18.529
    • 13. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 38’19.512
    • 14. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36’50.679
    • 15. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36’51.166
    • 16. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 37’03.892
    • 17. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 37’08.183
    • RT. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 34’19.554
    • RT. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 30’10.158
    • RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 18’38.070
    • RT. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 18’42.162
    • RT. Brett McCormick (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 15’33.182
    • RT. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 12’21.167

    Guintoli_2012
    Sylvain Guintoli