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sabato 14 settembre 2013

SBK - Le due wild-card turche

C’era un tempo in cui le Wild Card locali erano temute e, spesso, potevano rappresentare una vera insidia per il piloti in lotta iridata.

Non è sicuramente il caso del GP di Turchia che si è aperto oggi all’Istanbul Park e, almeno dopo la prima sessione di Qualifica e due turni complessivi, i piloti locali Tolga Uprak e Yunus Ercelik non sembrerebbero rappresentare un’insidia per Tom Sykes e compagni.

La coppia ottomana, in sella rispettivamente a Kawasaki e BMW private, ha chiuso in 2’03.008 e 2’04.231, tra i 6.8 e gli 8.0 secondi dal leader Sylvain Guintoli. Un bel po’ se si considera il margine di miglioramento dei piloti titolari Superbike e delle rispettive moto che qui, prima di oggi, non avevano mai girato (eccezion fatta per i piloti ex Motomondiale, ma si parla di anni e anni fa, tra i quali proprio Guintoli e Melandri).

La distanza siderale dei due è improbabile e diventa ancor più grottesca se paragonata al cronologico della Supersport: dove sarebbero i due se corressero con delle 1000 contro le 600?

Uprak sarebbe 22°, tra la Ninja ZX-6R di Morais e la CBR600RR di Toth, mentre Ercelink addirittura 27° tra Ivanov e Sinioris. Il velocissimo Sam Lowes, leader del Mondiale WSS, rifila loro tra i 3 e i 4 secondi e qualche decimo.

Il “bello” è che complici gli infortuni di Checa, Badovini, Camier, Baz e Neukirchner potrebbero entrare in Superpole dovessero superare la soglia del 107% o ottenere la deroga dalla Direzione Gara.

Traguardo eroico o sintomo di una SBK che sta perdendo la bussola e prova a far occupare la griglia in ogni maniera possibile?

YUNUS ERCELIK

giovedì 12 settembre 2013

SBK - Istanbul - I favoriti

1) Tom Sykes - Dopo aver finalmente raggiunto la vetta del mondiale (anche se di 1 solo punto), adesso deve mantenere un un ritmo costante per riuscire a portarsi a casa il suo primo titolo mondiale.

2) Marco Melandri - Il mondiale sembra ormai sfumato, complici le disavventure degli ultimi gran premi, ma Marco è carico e vuole onorare la sua ultima stagione in BMW nel migliore dei modi.

3) Eugene Laverty - E' a secco di vittorie da un po' di gran premi, se vuole riagganciare Sykes deve vincere.

4) Sylvain Guintoli - La vittoria gli manca da tempo immemore ed è nettamente sfavorito rispetto ai tre qui davanti, però le sue chanche ce le ha.

5) Chaz Davies - In netta risalita nell'ultimo gran premio, tento la riconferma a Istanbul, su una pista sconosciuta a tutti.

Chaz Davies

martedì 10 settembre 2013

SBK - Fabrizio sostiuisce Rea

La prima mossa del mercato Superbike 2014 riguarda ben tre piloti: Michel Fabrizio, Toni Elias e Jonathan Rea. A dirla tutta, si tratta di un vero e proprio prologo di quello che accadrà la prossima stagione, visto che già dalla prossima domenica il pilota romano non sarà sulla sella dell'Aprilia Red Devils ma sulla Honda Pata dell'infortunato Jonathan Rea, che nella gara del Nurburgring si è rotto un femore scivolando rovinosamente sull'olio al termine di Gara1. Al posto di Michel, sulla RSV4, salirà Toni Elias, già campione del mondo Moto2 nel 2010 e attualmente impegnato con i prototipi 600, senza grandi risultati. Questa situazione ha sorpreso un po' tutti nell'ambiente, infatti non è consuetudine abbandonare una moto con cui si sta correndo il mondiale come unico pilota della squadra, per fare una sostituzione in un team concorrente. Fra Aprilia e Michel c'è stata una rottura e nel 2014 le squadre potrebbero essere proprio come questa configurazione provvisoria per la gara di Istanbul. Johnny Rea e Leon Haslam, piloti Honda, sono in scadenza di contratto e il primo potrebbe essere destinato alla MotoGP con una Production Racer Honda. In questo Caso Michel potrebbe essere la persona adatta per la prossima stagione e per lui si tratta di un ritorno alle origini, quando debuttò nel mondiale 2004 e 2005 proprio in sella a una Honda. Stesso discorso per Toni Elias, che in Superbike potrebbe ritrovare la competitività persa in queste ultime stagioni. Per lui sarebbe il debutto nella categoria delle derivate e un'occasione da non lasciarsi sfuggire, piuttosto che continuare a correre nell'anonimato della classe media del Motomondiale. Nel weekend del GP di Turchia, in programma il prossimo fine settimana, sapremo qualche notizia in più anche sul mercato piloti, che potrebbe riservare diverse sorprese prima della fine di settembre.


SBK Istanbul 2013: Michel Fabrizio lascia l'Aprilia e sostituisce Jonathan Rea alla Honda
Michel Fabrizio

domenica 8 settembre 2013

SBK - Baz, Rea e Camier migliorano

Stanno meglio Loris Baz, Jonathan Rea e Leon Camier, protagonisti di cadute nel corso della tappa del Mondiale Superbike di domenica scorsa al Nurburgring. Baz è rientrato a casa, in Francia, ed ha già cominciato il recupero. Le condizioni del pilota, che ha riportato un infortunio alla schiena, sono incoraggianti e dovrebbe gareggiare in Turchia il prossimo 15 settembre.

Leon Camier

martedì 3 settembre 2013

SBK - Possibile ingresso della MV Agusta

MV Agusta F4 RR 2013Mancano ancora 4 round al termine della stagione, ma attorno al Mondiale Superbike già si affastellano voci di mercato, supposizioni e all’orizzonte si prospetterebbero grandi novità, riguardanti MV Agusta, Ducati, Nicky Hayden e Marco Melandri. Ma andiamo con ordine.

Partiamo da MV Agusta, tornata quest’anno nel mondo delle competizioni con il team ParkinGO e dove, al momento, ha conquistato 80 punti con Roby Rolfo, attualmente 10° in classifica generale e il britannico Christian Iddon. A quanto sostiene la Gazzetta dello Sport, lo storico marchio di Cascina Costa potrebbe esordire nel Mondiale SBK già dal prossimo anno, unendo gli sforzi con Yakhnich Motorsport, team di proprietà del magnate russo Alexander Yakhnich, ma gestito dall’italianissimo Claudio Corsetti, che al momento è in testa alla classifica Supersport con Sam Lowes.

L’ingresso di MV Agusta in Superbike, vale la pena ricordarlo, dovrà per forza di cose passare per Giuliano Rovelli, patron della squadra ParkinGO MV Agusta Corse impegnata con la Casa varesina nel Campionato Mondiale Supersport e con la quale ha un contratto di altre due anni. Ma MV non sarebbe l’unica moto che interessa al team del tycoon moscovita. In ballottaggio, e propabilmente in vantaggio, ci sarebbero anche Aprilia e Ducati.

Passando alla situazione di casa Ducati è necessario premettere che a Borgo Panigale si sta vivendo un annus horribilis sia sul fronte MotoGP che su quello derivate di serie, dove Checa e Badovini non riescono a ottenere i risultati sperati. Colpa degli infortuni, della moto, poco importa, probabilmente l’anno prossimo ci sarà un bel rimpasto e l’unica certezza al momento è che sarà sempre il belga Francis Batta col suo team Alstare a portare i colori di Borgo Panigale in SBK.

Per quanto riguarda i piloti, qui le ipotesi si sprecano. Come noto Nicky Hayden a fine stagione lascerà il team Ducati in MotoGP lasciando il manubrio a Cal Crutchlow, ma il suo divorzio da Ducati non è per nulla certo. Anzi pare che il Kentucky Kid, non essendo troppo appetibile per gli altri team della classe regina, starebbe cedendo alle lusighe di Dorna (bisognosa di nomi da spendere nelle derivate di serie) e di Borgo Panigale. Domani lo statunitense sarà a Misano per una serie di test in sella alla 1199 Panigale, portando con sé alcuni membri del suo team in MotoGP.

Ipotizzando che sia Carlos Checa che Ayrton Badovini l’anno prossimo non siano più nel team di Batta, resterebbe un posto libero per Marco Melandri. Il ravennate sta cercando una nuova squadra per il 2014, visto il ritiro di BMW dal Mondiale SBK: Aprilia è interessata a lui e lo ha confermato anche Gigi Dall’Igna, ma anche Ducati. E proprio ieri, su twitter, la fidanzata del pilota ha ironizzato sulla scelta di un auto a noleggio marchiata coi 4 anelli di AUDI, proprietaria dello storico marchio bolognese. Questo smentirebbe le recenti dichiarazioni di Francis Batta: dopo Silverstone il belga aveva infatti detto “preferisco Carlos piuttosto che prendere un pilota che viene dalla MotoGP e viene quà perchè non ha più posto in MotoGP.” Staremo a vedere.

domenica 1 settembre 2013

SBK - Nurburgring - Le pagelle

Chaz Davies 8,5
Il Nurburgring è una delle sue piste preferite, i risultati parlano chiaro. Podio in gara 1, vittoria in gara 2. Se riuscisse ad “amare” anche altri circuiti, diventerebbe un pilota da mondiale.

Marco Melandri 8
Ad un passo dal successo in gara 1. Poi la bandiera rossa gli sfila il sogno, con un velo d’amarezza. In gara 2 ci riprova, ma ancora una volta i giochi si fermano ad un passo dal gong. Mentre Marco, 3°, progettava il doppio attacco a Laverty e Davies. Otto manche al termine, 30 punti di distacco dal capoclassifica Tom Sykes. La missione “titolo” è difficile ma non impossibile.

Tom Sykes 7,5
Non è il Tom pigliatutto dei giorni migliori, ma torna a casa con la vetta del mondiale in tasca. Si ritrova vincitore di gara 1 quasi per caso, dopo aver subìto il sorpasso perentorio di Melandri. In gara 2 resta fuori dal podio, ma si accontenta di tener dietro il rivale numero uno Sylvain Guintoli.

Ayrton Badovini 7
Il vero Toro, in casa Ducati, è lui. Grinta, forza di volontà, attributi e sprazzi di classe. Ayrton vola sopra i problemi della Rossa e si regala attimi di gloria. Stampa la (super)pole sul bagnato e in gara è nono e settimo. Con Checa dietro a prender paga.

Eugene Laverty 6
Bello il secondo posto in gara 2, ma il capitombolo iniziale ha il sapore della condanna definitiva in ottica mondiale.

Sylvain Guintoli 6
L’aspirante iridato che non vince mai e che ultimamente fa persino fatica ad annusare il podio. Quarto e quinto. Cose discrete, ma Sykes si riprende la vetta del campionato. Con merito.

Davide Giugliano 6
Riscatta le deludenti qualifiche con due buone gare. Non commette i soliti grossolani errori, ed è già un passo avanti.

Michel Fabrizio 6
Rimonta bene dalle posizioni di fondo, dovrebbe cercare di partire un po’ più avanti. Resta l’unico pilota ad aver fatto punti in tutte le gare stagionali.

Max Neukirchner 6
Primo ritiro dell’anno in gara 1. Nella seconda manche si gusta un’ottima nona posizione davanti all’ufficiale Carlos Checa.

Mark Aitchison 6
Due undicesimi posti e dieci punti complessivi. Non poteva fare molto meglio.

Markus Reiterberger 6
Wild-card entusiasta e motivata. Porta a casa punti in entrambe le gare.

Matej Smrz 5,5
Vince il derby degli “intrusi” con Reiterberger in gara 1. Sfortunato ed involontario protagonista di gara 2: un high-side lo lancia in aria, la sua Yamaha perde olio e viene esposta bandiera rossa.

Leon Haslam 5,5
Prosegue la stagione da “convalescente” dell’inglese. Lotta con impegno, spuntando un dignitoso 7° posto al mattino. Meno bene (13°) al pomeriggio.

Jules Cluzel 5,5
La Suzuki cresce ma il francese, stavolta, non illumina.

Vittorio Iannuzzo 5
Lentissimo. Va a punti solo grazie ai ritiri altrui.

Sandi, Rea e Camier sv
L’italiano rompe in gara 1 e si rivela giudice severo per le sorti degli altri due. Sia Jonny che Leon cadono facendosi male, molto male, dovendo saltare gara 2. Auguriamoci di rivederli in piena forma il prima possibile.

Carlos Checa 4
Baratro totale. Lento in prova, non entra in Superpole (un’onta per l’unico campione del mondo SBK iscritto al campionato) e in gara prende persino paga dal privato Neukirchner. Che la Panigale sia una moto non competitiva si è capito, ma certi risultati sono assolutamente inaccettabili per un pilota del valore e della storia di Carlos. Di gran lunga la peggior stagione della lunga carriera del veterano spagnolo.

Ayrton Badovini