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domenica 30 ottobre 2011

MotoGp - Hayes sostituirà Edwards


Sarà l'americano Josh Hayes a sostituire Colin Edwards sulla Yamaha M1 del team Tech 3 a Valencia. L'americano, nuovo campione AMA SBK, è stata la scelta più scontata per via dello sponsor, Monster Energy, che lega il team Tech3 a quello di Hayes.
Colin Edwards ha riportato la frattura di due polisi e di una spalla dopo il tragico incidente che ha coinvolto il texano,Marco Simoncelli e Valentino Rossi.

Josh Hayes si fermerà poi a Valencia per testare la Yamaha M1 1000 nei giorni seguenti, test già previsto da tempo.

Josh Hayes

martedì 25 ottobre 2011

MotoGp - La sequenza dell'incidente

Ecco la sequenza del terribile incidente che ha coinvolto Marco Simoncelli, Colin Edwards e Valentino Rossi domenica scorsa sul Circuito di Sepang in Malaysia.


Nella sequenza 1 vediamo la moto di Marco Simoncelli andare in una direzione decisamente anomala e che il pilota è praticamente caduto dal sellino ma si aggrappa (o è incastrato) alla carena della moto.

Nella sequenza 2 Marco Simoncelli ha ormai perso il controllo della sua moto e va a tagliare la strada a Rossi ed Edwards.

Nella sequenza 3 il contatto è ormai inevitabile e imminente anche se non è ancora avvenuto.

La sequenza fatale è la 4, dove si vede Colin Edwards che colpisce sulle gambe e sul torace Marco Simoncelli e Valentino Rossi che lo colpisce invece sul collo e sul casco, decapitando, in pratica, il povero Marco Simoncelli.

Nelle sequenze 5 e 6 si vede la conclusione della caduta, con Simoncelli steso in mezzo alla pista, Edwards nel prato e Rossi che invece riesce a stare in piedi.



Marco Simoncelli è morto alle 10.56 nell'ospedale di Sepang in Malaysia dopo che era arrivato in ospedale già in arresto cardiaco e con un profondo segno di pneumatico sul collo.
Colin Edwards, a seguito dell'incidente, si è rotto due polsi e la spalla destra, nessun danno invece per Rossi che è rimasto in sella alla propria moto.


Arrivato a Fiumicino insieme alla salma di Marco Simoncelli, Valentino Rossi ha rilasciato qualche dichiarazione per parlare del dolore che lo ha colpito in due giorni in seguito al tragico incidente avvenuto a Sepang, nel quale non solo ha perso un collega, ma soprattutto un amico.

"Marco era un grande e non lo dimenticherò mai" ha esordito Valentino, che indossava una felpa ed un cappellino neri. "Non è stato bello in queste ore e non ho voluto pensare a niente: ho parlato con Paolo (il papà del Sic), sta abbastanza male e lo abbiamo abbracciato tutti. Sono tanti i ricordi che mi porterò dietro, stavamo insieme tutti i giorni, ci allenavamo insieme, poi provavamo tutto ciò che era a motore, la nostra passione. Noi però lo sappiamo che queste cose possono succedere".

Anche in un momento così difficile, inevitabilmente sono arrivare le domande legate alle voci di un suo possibile ritiro, alle quali Rossi ha replicato piuttosto seccato: "Smettere? Non l'ho mai detto. Probabilmente qualcuno lo ha detto soltanto per vendere dei giornali".


MotoGp - 100° post dedicato a Marco Simoncelli


Marco Simoncelli nasce a Cattolica il 20 gennaio del 1987. All'età di sette anni ha cominciato la sua avventura con i motori gareggiando in minimoto. A 12 anni si è laureato campione italiano, così come nel 2000, anno nel quale ha conquistato il secondo posto nel campionato europeo. A 14 anni ha partecipato al Trofeo Honda NR (salendo per due volte sul podio) ed al campionato italiano 125 GP. Nel 2002 si è laureato campione europeo nella classe 125cc.



Il debutto nel Circus del Motomondiale è avvenuto nel Gran Premio della Repubblica Ceca in quello stesso anno in sella ad un'Aprilia del team CWF - Matteoni Racing, conquistando come risultato migliore un tredicesimo posto in Portogallo. L'anno successo ha disputato l'intera stagione, chiudendo al 21esimo posto la classifica Piloti e come miglior risultato il quarto posto nel Gran Premio della Comunità Valenciana.



Nel 2004, con il team Rauch Bravo, è salito per la prima volta sul gradino più alto del podio a Jerez. Condizionato da problemi meccanici e cadute, Simoncelli ha chiuso la classifica all'undicesimo posto. Nel 2005 è passato al team Nocable.it Race, tornando a vincere a Jerez e salendo per sei volte sul podio. La stagione si è conclusa al quinto posto con 177 punti. Il 2006 è stato l'anno del passaggio in 250cc con la Gilera, ottenendo come miglior risultato un sesto posto in cina.



Nel 2007 Simoncelli ha faticato molto con un'Aprilia non ufficiale, gestita tecnicamente da Aligi Deganello. IL 2008 è Stato l'anno del titolo con 281 punti nonostante un inizio di stagione con due zeri per via di cadute. Nel 2009 ha dovuto cedere lo scettro a Hiroshi Aoyama. In quello stesso anno ha preso parte al round di Imola della Superbike con l'Aprilia, facendo esplodere l'autodromo per il terzo posto conquistato in Gara 2 davanti al compagno di squadra Max Biaggi



Nel 2010 è passato alla classe MotoGP con la RC212V del team San Carlo Honda Gresini. Come miglior risultato ha ottenuto un quarto posto in Portogallo, concludendo la stagione all'8º posto con 125 punti. Nel 2011 ha ottenuto una Honda ufficiale, conquistando il primo tempo a Brno. Ottenuto il rinnovo contrattuale, Sic ha provato con tanta gioia a Motegi la nuova RC213. A Phillip Island il miglior risultato, con il secondo posto. A Sepang il dramma... Addio Marco!


mercoledì 19 ottobre 2011

SBK - Il Pagellone finale

La stagione Superbike 2011 si è conclusa dopo tante emozioni e un dominio impressionante di Carlos Checa, è arrivato il momento di fare il riepilogo e dare i voti ai protagonisti (in positivo e negativo) della stagione 2011 del Mondiale Superbike:

Carlos Checa - 10 e lode - Stagione fantastica, iniziata nel migliore dei e finita nel migliore dei modi, lo spagnolo ha fatto vedere fin da subito le sue potenzialità di quest'anno e ha dominato tutta l'intera stagione restando leadre del campionato dalla prima gara fino all'ultima.

Marco Melandri - 9 - Ottima la stagione d'esordio per il ravennate che ha subito trovato un buon feeling con la Yamaha R1 e, in generale, con il mondo della Superbike, andando forte in ogni pista, ancje in quelle su cui non ci aveva mai corso prima.

Eugene Laverty - 9 - Anche lui rookie, anche lui su Yamaha, anche lui ottima stagione. Il giovane Irlandese ha fatto subito notare il suo talento eccezionale ed è riuscito a portare a casa anche due vittorie a Monza. Non male per un rookie!

Sylvain Guintoli - 8 - Zitto, zitto conclude la sua stagione in una buonissima sesta posizione finale, e dopo essersi ripreso dall'infortunio ha dimostrato di essere decisamente competitivo, conquistando il doppio del punti del suo compagno di squadra Jakub Smrz.

Max Biaggi - 7 - La stagione dei secondi posti quella per Max (ne ha collezionati ben 9!), tutto sommato una buona stagione calcolando anche l'infortunio, ma non all'altezza delle aspettative... Max si è fatto travolgere da Carlos Checa e anche dai due Yamaha, che in molte occasioni si sono rivelati più competitivi del romano.

Leon Haslam - 7 - Conclude quinto, senza alcuna vittoria, più che sua, la colpa è dalla BMW1000RR che ha deluso le aspettative, anche se migliorando in proporzione alle passate stagioni.
Il sette ad Haslam viene dal fatto che ha totalizzato 150 punti in più del compagno Corser che guida la stessa moto.

Noriyuki Haga - 6 - Sufficienza risicata quella del giapponese che quest'anno (a parte qualche buona prova) non ha dimostrato di essere il vero Noriyuki Haga delle vecchie stagioni, salvo Imola e Misano.

Tom Sykes - 6 - Nonostante il 13° posto finale, Tom raggiunge la sufficienza piena grazie alla vittoria conquistata al Nurburgring che riporta una vittoria in casa Kawasaki che mancava da ormai ben cinque anni.

Ayrton Badovini - 6,5 - Vera sorpresa di questa Superbike, il pilota italiano conclude in decima posizione finale davanti a piloti come Fabrizio, Sykes e Corser. Ha sfiorato il podio di alcuni millesimi a Misano Adriatico.

Jonathan Rea - 6 - Molto talento, moltissimo talento, ma gestito finora male sia da lui stesso sia dalla Honda che non ha preparato una moto abbastanza competitiva per quest'annata. Solo l'ingesso del ride-by-wire a fine stagione ha portato a casa qualche risultato positivo.

Michel Fabrizio - 5,5 - Anche se Suzuki ce ne ha messo del suo per rovinare questa stagione, Fabrizio non si è dimostrato all'altezza del pilota che tutti si aspettavano... molte volte si è trovato in affanno e non sempre è riuscito a controllare bene la gara.

Jakub Smrz - 5 - Dopo il secondo posto a Donington a inizio stagione il ceco è scomparso... conclude una stagione deludente al 14° posto.

Troy Corser - 4,5 - Davvero una stagione sottotono quella dell'australiano della BMW che ha dato l'addio alle corse.

Ruben Xaus - 3 - Non c'è traccia del talentuoso pilota spagnolo che si dava battaglia con Toseland per la conquista del titolo, conclude 17° non andando mai oltre l'ottavo posto.





SBK - Michael Laverty in SBK?

Potrebbe arrivare in Superbike il fratello minore del più noto Eugene Laverty che nella sua ultima intervista ha dichiarato che è in trattativa con alcuni team del Mondiale Superbike.
Quegli alcuni team potrebbero essere PBM e Motocard. PBM che l'anno prossimo probabilmente correrà con Aprilia e che potrebbe schierare proprio Sykes e uno tra Camier e Michael Laverty.
Motocard che cerca invece il secondo pilota a cui affidare la verdona ufficiale e sembra che uno dei candidati sia proprio Michael Laverty.


mercoledì 12 ottobre 2011

SBK - Team Roma esordirà in SBK nel 2012


Il Team Ducati Roma nel 2012 esordirà in SBK

La formazione capitolina disporrà delle Ducati 1198 del Supersonic Racing Team, grazie all’accordo tra il titolare Danilo Soncini e Andrea Petricca, Team Manager della squadra di Superstock 1000 Lazio MotorSport, che ha acquisito l’intero pacchetto tecnico. “Dopo i quattro anni in Superstock che ci hanno visto vincitori del Campionato Italiano e terzi in Europa, sono orgoglioso di raccogliere il testimone del Team Supersonic che nella SBK ha raggiunto ottimi risultati”, spiega Petricca. “Ringrazio di cuore l’amico Danilo, sia per la fiducia che ha riposto in noi e che ci consente di fare questo “salto”, sia per la disponibilità di continuare a far parte della squadra, affiancando il suo brand al nostro. Ora dobbiamo impegnarci al massimo, non solo per non disperdere l’esperienza di Supersonic, ma anche per dimostrarci all’altezza delle nuova sfida”.
Il Team Ducati Roma potrà quindi contare sull’esperienza fatta in Superstock: il titolo italiano nel 2009 con Stefano Cruciani e lo Stop & Go Racing Team, e i buoni risultati nell’ultimo biennio con Lorenzo Zanetti e Niccolò Canepa nella FIM Cup, proprio con il Lazio MotorSport Team.
Fonte Worldsbk.com – http://www.worldsbk.com

martedì 11 ottobre 2011

SBK - Griglia provvisoria stagione 2012

La stagione 2011 del mondiale Superbike volge al termine e già si pensa al futuro, ecco a voi la griglia provvisoria dei partecipanti al mondiale Superbike 2012.

Ducati Althea - Checa
                        Giugliano

Aprilia Racing - Biaggi
                         Laverty

BMW Motorrad - Haslam
                             Melandri

Suzuki Alstare - ?

Kawasaki Motocard - Lascorz
                                   ?

Yamaha? Ducati? ParkinGo - Davies
                                              Scassa

Honda Castrol - Rea
                          Aoyama

Ducati Liberty - Smrz
                         ?
                         ?
                         ?

Ducati Barni - Petrucci

Aprilia DFX - Camier

Aprilia PBM - Sykes
                       Easton

Suzuki Crescent - Hopkins

Suzuki Yoshimura - Waters

BMW Italia - Badovini
                      ?

Kawasaki Pedercini - Aitchison
                                  Fabrizio

Honda (Team Nuovo) (?) - ?

KTM Racing - Bauer




La previsione più probabile è che ci siano 26 piloti in pista l'anno prossimo (5 in più rispetto al 2011) più numerose wild-card dato il dimezzamento dei costi.





SBK - Rolfo salta Portimao

Reduce dal brutto incidente della settimana scorsa Rolfo è costretto a saltare il round di Portimao, ultimo in programma del mondiale SuperBike.

La stagione 2011 di Rolfo si è conclusa, amaramente e con un round di anticipo, a causa dell’incidente cui è stato vittima nel corso di una sessione di allenamento in bici la scorsa settimana, nel quale ha riportando la frattura esposta della rotula del ginocchio sinistro.
"Mi sono scontrato in discesa, quasi frontalmente, con uno scuolabus che veniva in senso opposto e che era decisamente in mezzo alla strada. Io andavo sicuramente tra i 40 e 50 km/h e lui anche, quindi se si calcola che l'impatto è stato di quasi 90 all'ora a zero posso ritenermi davvero fortunato ad essermi rotto soltanto la rotula del ginocchio sinistro."
Il pilota italiano si è sottoposto immediatamente ad un'operazione chirurgica di urgenza, ed il pilota italiano non potrà prendere parte all'ultimo appuntamento dell'anno, in programma questo fine settimana all'Autodromo do Algarve di Portimao..

Al suo posto correrà il 24enne spagnolo Prtillo Barragan.

domenica 9 ottobre 2011

BSB - Tommy Hill è campione


Niente al mondo potrà eguagliare quanto vissuto nell’ultimo giro di Gara 3 a Brands Hatch, decisiva e conclusiva manche del British Superbike 2011, vissuta tra la tensione, emozione e commozione di un duello sensazionale. Non sono bastate 26 gare: soltanto l’ultima tornata del “Grand Prix Circuit”, 3.916 metri di pura adrenalina in sella ad una Superbike, hanno risolto il duello tra Tommy Hill e John Hopkins a vantaggio del pilota britannico, campione per 2 punti, campione per 0″006: sei millesimi. Per 17 giri si sono studiati, aspettando il momento giusto per tentare il sorpasso, con la consapevolezza che chi stava davanti si portava a casa il titolo.


Con Shane Byrne in fuga (6° trionfo stagionale, 3° in campionato al ritorno nel BSB con HM Plant Honda), alla diciassettesima tornata Hill è riuscito nell’intento di passare Hopkins in uscita della “Hawthorn”. Era solo l’antipasto di un ultimo giro, con ogni probabilità, irripetibile nella storia di questo sport: 6 tra sorpassi e controsorpassi in 9 curve del tracciato di Kent, battezzando con un tocco di magia ogni piega di Brands Hatch. John Hopkins davanti alla “Paddock Hill Bend”, la risposta di Tommy Hill alla “Druids”, pronta replica (con contatto) alla “Surtees”. Al rettilineo “Pilgrims Drop” ci si tuffa in picchiata a quasi 300 orari, con la logica conseguenza di rivedere il pilota Swan Yamaha davanti alla successiva staccata della “Hawthorn”. Hopper, obbligato a star davanti per vincere il campionato, prova un sorpasso impossibile alla piega del curvone “Clark” che immette sul rettilineo (si fa per dire) dei box.
Lo attendono i 40.000 di Brands Hatch (tutti o quasi, sentendo il boato, per il buon Tommy), assapora il gusto del primo titolo importante della carriera, ma ad aspettarlo c’è il photofinish, perchè alle volte 26 gare non posson bastare, nè tantomeno un ultimo giro da panico: 0″006, 6 millesimi a vantaggio di Tommy Hill, è lui il campione 2011 del British Superbike. C’è mezza ruota, ci sono 2 punti in classifica, ma c’è un mondo. Hill si toglie la fama di “perdente conclamato” dopo il clamoroso errore dello scorso anno proprio in sella alla Crescent Suzuki: quest’anno con la R1 ufficiale Swan Yamaha centra il primo titolo personale e per la formazione di Shaun Muir, dimostrando di non esser più quel sfortunato talento portato nei mondiali Superbike e Supersport da Honda Althea nel biennio 2008-2009.
Allo stesso tempo John Hopkins risulta esser “lo sconfitto”, ma è lui a vincere a 12 mesi di distanza da un delicato intervento chirurgico al polso destro, smentendo tre specialisti che gli avevano suggerito/imposto di appendere il casco al chiodo. Ritroverà la MotoGP l’anno prossimo, per il momento riceve la standing ovation dei presenti a Brands Hatch: insieme a Tommy Hill hanno scritto una pagina indimenticabile nella storia di questo sport.


Brands Hatch, Classifica Gara 3

01- Shane Byrne – HM Plant Honda – Honda CBR 1000RR – 20 giri in 29’00.123
02- Tommy Hill – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 4.434
03- John Hopkins – Samsung Crescent Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 4.440
04- James Ellison – Team Sorrymate.com – Honda CBR 1000RR – + 4.679
05- Michael Laverty – Swan Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 4.782
06- Joshua Brookes – Relentless Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – + 5.785
07- Michael Rutter – Rapid Solicitors Bathams Racing – Ducati 1098R – + 12.253
08- Graeme Gowland – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 15.963 (Evo)
09- Peter Hickman – Tyco Racing – Honda CBR 1000RR – + 16.130
10- James Westmoreland – Team WFR – Honda CBR 1000RR – + 24.203 (Evo)
11- Ryuichi Kiyonari – HM Plant Honda – Honda CBR 1000RR – + 25.662
12- Tommy Bridewell – Motorpoint Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 28.891
13- Martin Jessopp – Rapid Solicitors Bathams Racing – Ducati 1098R – + 34.558
14- Barry Burrell – Buildbase BMW Motorrad – BMW S1000RR – + 37.276 (Evo)
15- Scott Smart – Moto Rapido – Ducati 1198R – + 38.163 (Evo)
16- Patric Muff – Tyco Racing – Honda CBR 1000RR – + 38.681 (Evo)
17- James Hillier – Bournemouth Kawasaki Racing – Kawasaki ZX-10R – + 56.580 (Evo)
18- Karl Harris – Splitlath Motorsport – Aprilia RSV4 – + 56.614 (Evo)
19- Aaron Zanotti – Quattro Plant Laser Tools – BMW S1000RR – + 1’26.380 (Evo)

martedì 4 ottobre 2011

SBK - Giugliano debutterà in SBK già a Portimao


Genesio Bevilacqua, team manger del team Althea Racing, ha deciso di far esordire il giovane Giugliano, fresco di titolo STK 1000, già dal prossimo round di Portimao che si svolgerà tra 2 settimane in Portogallo.

Davide infatti correrà in superbike con la Ducati 1098R il prossimo appuntamento di Portimao in programma tra due settimane.

Un piccolo antipasto per Giugliano che il prossimo anno affiancherà Checa nel team WSBK sempre nel Team Althea.


lunedì 3 ottobre 2011

SBK - Melandri in BMW per il 2012!


Nel pomeriggio di domenica è  finalmente arrivata l’ufficialità della firma fra Marco Melandri e la squadra ufficiale BMW Motorrad.
BMW Motorrad Motorsport conferma Marco Melandri come secondo pilota per il FIM Superbike World Championship 2012 accanto a Leon Haslam. All’italiano andrà la seconda S1000RR del team. 


Il direttore Motorsport Bernard Gobmeier ha dichiarato: “Siamo molto contenti di lavorare con Leon e Marco. Sono sicuro che avremo la lineup più forte del mondiale e siamo onorati di avere due piloti determinati e con esperienza per la prossima stagione. Sarà un passo avanti per la nostra squadra, Marco ha fatto una stagione eccellente quest’anno, anche nei momenti più difficili, ci ha impressionato per essere alla sua prima stagione SBK, e siamo onorati di dargli il benvenuto nel nostro team”


I dettagli contrattuali non sono stati rilasciati, e non sappiamo se avrà la possibilità di portare qualche tecnico fidato in casa BMW. I rumor parlano di un contratto per Andrea Dosoli, che rimarrebbe a piedi (o in qualche altro team) dopo lo scioglimento della squadra Yamaha Racing a fine stagione. Speriamo che questi due top rider non si mettano i bastoni tra le ruote il prossimo anno, essendo entrambi delle “primedonne”, e che ricevano il giusto appoggio per far andare finalmente forte questa S1000RR.




domenica 2 ottobre 2011

SBK - CHECA CAMPIONE SBK 2011!

Si è conclusa gara 1 con la vittoria di Carlos Checa e con la vittoria matematica del Mondiale Superbike 2012!
Lo spagnolo del Team Althea  ha vinto la gara davanti a Marco Melandri e a Leon Haslam, ma ripercorriamo insieme la carriera di Carlos Checa!


Una carriera lunga e non esente da difficoltà quella del 38enne spagnolo, che ha avuto inizio nel lontano 1993, con la partecipazione come wild-card al Gran Premio d’Europa (classe 125cc) a Montmeló, tracciato di casa, schierato dal team Petrocat Honda. Un settimo posto in gara che gli aprì le porte della classe 250cc per il resto dell’anno. Checa brucia le tappe ritrovandosi nel 1995 al team Fortuna Honda Pons, che lo promuove a stagione in corso alla classe regina in occasione del round di Donington Park, in sostituzione dell’infortunato Alberto Puig.
Con il team iberico Checa trascorrerà altre tre stagioni, conquistando il primo successo in gara a Montmelò, nel 1996, davanti a Mick Doohan. La parabola ascendente del catalano subirà un brusco stop due anni dopo, proprio nell’anno in cui arriva il miglior piazzamento nel Motomondiale (terzo posto finale con vittoria a Jamara, secondo posto a Johor e terzo a Le Castellet). Nell’ottavo round di Donington Park, infatti, Checa fu vittima di un terribile incidente alla “Craner Curve”, che mise a repentaglio la sua vita (e costrinse i medici all’asportazione della milza).
L’anno seguente vide il passaggio di Carlos Checa alla squadra ufficiale Yamaha, col quale corse fino al termine della stagione 2003. Stagioni non facili per lo spagnolo, anche se sono arrivate diverse soddisfazioni (nel 2000 a lungo si ritrovò al secondo posto in classifica). Con la YZR 500 vestita dei colori Yamaha sfiorò inoltre il successo nell’ultima gara 500cc della storia sul Circuito di Jacarepaguà di Rio de Janeiro, ostacolato nel finale dal doppiato Anthony West (consegnando la vittoria a Valentino Rossi).
Il passaggio alle MotoGP 990cc 4 tempi, avvenuto nel 2002, non portò a risultati migliori, nonostante il buon feeling con la 4 tempi ed i tre podi ottenuti nella prima parte di stagione (subito 2° a Suzuka, Montmeló ed Assen). Checa visse un periodo di calo a livello motivazionale, che continuò anche nelle due stagioni seguenti. Le cose non andarono meglio nel 2005, stagione del passaggio alla Ducati ufficiale, a causa di un infortunio nel pre-campionato, problemi di aderenza e qualche errore di troppo nella prima parte dell’anno. Nonostante il finale di stagione coincise con un deciso miglioramento in termini di feeling e risultati, Checa dovette fare le valigie, ritrovando in Sito Pons un possibile scoglio al quale appigliarsi. Purtroppo però il progetto si arenò prima di cominciare dopo un solo test a Sepang, e per questo motivo Carlos venne ingaggiato dal team Yamaha Tech 3 (gommato Dunlop) per il 2006.
Dodici mesi più tardi Checa tornò in sella ad una Honda, nello specifico la RC212V 800cc del team LCR, per la sua ultima stagione in MotoGP. Un anno non facile, l’ennesimo, per l’ormai già veterano del campionato. La partecipazione alla 8h di Suzuka del 2007, ed il secondo posto rimediato col team HRC a fianco di Tadayuki Okada, aprì gli occhi al centauro iberico che decise per il passaggio al mondialeSuperbike con il team Ten Kate, squadra di riferimento Honda nel mondiale delle derivate dalla serie.
Ad una buona stagione d’esordio (nella quale spicca la doppietta con pole position a Miller Motorsports Park), unita al successo alla 8h di Suzuka a fianco dell’allora compagno di squadra Ryuichi Kiyonari, seguì un 2009 difficile per Checa, che trovò enormi difficoltà nel guidare la CBR1000RR della squadra olandese. Il passaggio al Team Ducati Althea del 2010 rappresentò la rinascita del “Toro”, il quale ritrovò la convinzione e con essa i risultati. Lo stato di forma raggiunto al termine della stagione, suggellato dalla doppietta di Imola, diede il la alla cavalcata inarrestabile di quest’anno, compiuta a suon di doppiette, pole position e giri veloci in gara.
Checa regala così a Ducati il quattordicesimo titolo piloti in World Superbike, risultando l’ottavo pilota della storia a centrare l’obiettivo per l’azienda di Borgo Panigale nel mondiale delle derivate dalla serie dopo Raymond Roche, Doug Polen, Carl Fogarty, Troy Corser, Troy Bayliss, Neil Hodgson e James Toseland. Nonostante i 39 anni che compirà il prossimo 15 ottobre, Checa ha dimostrato di essere forte e combattivo come non mai, nonché intenzionato a difendere a denti stretti questo importante trofeo, nella stagione che verrà.

SBK - Yamaha lascia, entra KTM!

Si fa sempre più vivo il mercato Superbike per la stagione 2012.
Dopo l'abbandono del team ufficiale Yamaha, si pensava che Yamaha avrebbe intrapreso una strada simile a quella di Ducati, ovvero di schierare un team privato con le moto ufficiali.
Infatti, poco dopo l'annuncio del ritiro di Yamaha, sono partite le trattative con vari team:
Il team ParkinGo di Rovelli, il team russo Yarnich Motorsport, la cordata spagnola-sudafricana che ha voluto sempre restare in anonimo e un Team tedesco.
La trattativa sembrava concludersi con l'arrivo di Yarnich Motorsport, ma invece, in questi ultimi giorni, non si sono sentite più voci e notizie della conferma di questo accordo, l'ipotesi più plausibile fa pensare che quest'accordo sia saltato e probabilmente è proprio così.
Dunque, se le cose rimanessero così, l'anno prossimo non vedremo più nemmeno una Yamaha R1 in pista, una grave perdita per il Mondiale Superbike che si è trovato spiazzato già dopo l'annuncio del ritiro della squadra ufficiale.
Perdita che comunque potrebbe essere in parte risanata dall'ingresso in superbike del costruttore austriaco KTM che dopo il fallimento del settore stradale del marchio, potrebbe seriamente decidere di puntare tutto sulle derivate di serie, partecipando alla metà (o più) gare del Mondiale Superbike 2012.
L'annuncio di una partecipazione è atteso nei prossimi giorni, quando ci sarà la conferenza stampa della dirigenza del marchio austriaco, che già da molti anni prende parte al Mondiale 125cc e all'Europeo Stock 600.


MotoGp - Le pagelle di Motegi

Dani Pedrosa - 8 - Bravo a sfruttare gli errori dei pretendenti alla vittoria di oggi, senza quelli errori però, non sarebbe arrivato nemmeno fra i primi 3...

Jorge Lorenzo - 6,5 - Doveva rischiare di più! Lo spagnolo non aveva ormai nulla da perdere e dopo l'errore del capolista Stoner, doveva di certo forzare il ritmo per agguantare Pedrosa in prima posizione! Conclude comunque in seconda posizione.

Casey Stoner - 7,5 - Peccato davvero per l'errore, altrimenti sarebbe stato l'ennesimo week-end dominato dell'australiano!

Marco Simoncelli - 8 - Ci regala un bellissimo duello con Dovizioso nel finale e riesce, nonostante la penalizzazione, a concludere la gara con un ottimo quarto posto dopo una fantastica rimonta.

Andrea Dovizioso - 7 - Dopo una fantastica prima parte di gara, deve rientrare in corsia box per la penalizzazione e da lì cerca di rimontare posizioni, impiegandoci però troppo tempo a superare un modestissimo Elias. Nel finale perde anche il duello con il Sic.

Alvaro Bautista & Toni Elias - Sv - Buttano via due fantastiche prestazioni con due cadute! Stavano andando molto bene: Bautista a metà gara si era ritrovato anche in terza posizione, mentre Elias era sesto! Peccato!

Cal Crutchlow - 5 - Dov'è finito il talentuso britannico del Superbike?...

Valentino Rossi - 4 - Butta via una gara che poteva anche essere tra le sue migliori di questa stagione, con la frenesia di andare subito a conquistare posizioni al via... viene stretto in un panino Yamaha e butta giù anche il texano Ben Spies.