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mercoledì 28 agosto 2013

SBK - Nurburgring - I favoriti

1) Tom Sykes - In testa alle nostre preferenze praticamente sempre, anche questa volta non fa eccezione. Tom è il favorito numero 1 per la sua superiorità in ogni pista e in particolare qui al Nurburgring ha già vinto in passato. Deve ripetersi se vuole prendersi la leadership del mondiale.

2) Marco Melandri - E' molto motivato e sa che non può più sbagliare. Per lui è l'ultima spiaggia, o dentro, o fuori.

3) Eugene Laverty - A caccia di punti e in gran forma, Eugene ha tutte le carte in regola per fare una gara coi fiocchi. Staremo a vedere.

4) Sylvain Guintoli - Sempre a caccia della seconda affermazione stagionale, il francese difende il primato dagli attacchi di Sykes e Laverty. Anche se qui parrebbe avere una marcia in meno.

5) Jonathan Rea - E' sempre l'incognita del gruppo, un giorno sembra il più veloce di tutti e il giorno dopo arranca nelle posizioni di rincalzo. E' un oggetto misterioso. Come sempre.


lunedì 19 agosto 2013

SBK - Il pagellone di metà stagione

9 - Tom Sykes (KAWASAKI RACING) - Non è in testa al mondiale per una manciata di punti, ma soprattutto perchè è stato molto sfortunato in alcune circostanze (come rottura del motore, caduta nel giro di ricognizione, condizioni meteo). Ha conquistato oltre la metà delle Superpole e ha fatto più giri in testa di tutti, fin'ora una grande stagione per Tom!

8 - Loris Baz (KAWASAKI RACING) - Molto costante nei risultati il francese, che dopo la vittoria di Silverstone è nella top-5 a pari merito con Davies. Non male considerando che è ancora molto giovane.

8,5 - Sylvain Guintoli (APRILIA FACTORY) - Zitto, zitto, Sylvain è sempre in testa al mondiale, anche se ha vinto una sola gara, è sempre stato costante nei risultati ed è riuscito a mantenere la leadership. Ma se vuole vincere il mondiale deve darsi una scossa e vincere almeno un paio di gare.

7 - Eugene Laverty (APRILIA FACTORY) - Terzo in classifica è sempre in lotta per mondiale, ma un po' svantaggiato rispetto ai primi due. E' stato ingenuo in alcuni casi, buttando via punti preziosi, ma i giochi non sono ancora conclusi.

6,5 - Chaz Davies (BMW MOTORRAD) - Dopo il week-end stratosferico di Aragona (vince entrambe le manche) sembrava addirittura uno dei pretendenti al mondiale, poi si è un po' spento.

7 - Marco Melandri (BMW MOTORRAD) - La stagione stava prendendo la strada giusta (dopo un inizio difficile), prima dell'annuncio del ritiro di BMW dal mondiale Superbike. Melandri era riuscito a vincere 3 gare e a portarsi a ridosso dei primi due. Resta in gioco per il mondiale anche lui.

6,5 - Jonathan Rea (HONDA PATA) - Con una Honda così inferiore a Kawasaki, Aprilia e BMW, Johnny deve fare i salti mortali per stare attaccato ai primi, anche se a volte finisce per strafare e cade in errori stupidi.

5 - Leon Haslam (HONDA PATA) - Sembra una maledizione. Tutti i compagni di squadra di Jonathan Rea hanno sempre deluso (da Xaus, passando per Aoyama, fino ad Haslam), complice anche qualche problema fisico.

4 - Carlos Checa (DUCATI ALSTARE) - Flop a dir poco clamoroso quello della nuova Panigale, che Carlos non è riuscito nemmeno a far salire sul podio. L'età di fa sentire per lo spagnolo.

5,5 - Ayrton Badovini (DUCATI ALSTARE) - Riesce ad arrivare una volta sul podio (terzo), ma resta comunque troppo poco per raggiungere la sufficienza.

6 - Leon Camier (SUZUKI CRESCENT) - Stagione discreta fino ad ora quella dell'inglese, culminata con un podio a Silverstone. Piano piano la Suzuki sta crescendo.

6,5 - Jules Cluzel (SUZUKI CRESCENT) - L'unico rookie della stagione (a parte Sandi), e sa la cava piuttosto bene, andando a podio a Silverstone (dove ha condotto la gara per un paio di giri) e ottenendo altri buoni piazzamenti.

Tom Sykes - Kawasaki Racing

domenica 18 agosto 2013

SBK - Yamaha torna come wild-card

Yamaha torna in SBK: una R1 al Nürburgring Dopo il ritiro uffciale della Yamaha dal Mondiale Superbike, è da ormai un paio di stagioni che non vediamo più schierate sulla griglia di partenza le moto della Casa di Iwata. Ma nel prossimo round, che si terrà al Nürburgring l’1 settembre, la R1 tornerà in pista. A guidarla sarà Matej Smrz, fratello del conosciuto Jakub, che ha partecipato a numerose stagioni nel mondiale delle derivate di serie. Matej, ora pilota nell’IDM (Campionato Internazionale Tedesco), ha corso in passato nella Coppa FIM Superstock 1000 e come wild-card nei campionati mondiali Superbike e Supersport.

Il pilota ceco e la squadra (il team MGM Racing Performance diretto dall'ex pilota Michael Galinski) hanno da poco affrontato un test per avere maggiori dati e informazioni riguardo al nuovo motore e alle nuove Pirelli da 17”. Mancano ancora un paio di settimane alle prove ufficiali del venerdì, ma Smrz è già pronto per la sfida e vuole ottenere un buon risultato: “Abbiamo svolto un test di un giorno e sono riuscito a completare cinquanta giri. E' stato davvero difficile per la presenza di altri piloti in pista. Ad ogni modo, abbiamo ottenuto numerose informazioni riguardo al motore, alle sospensioni ed agli pneumatici Pirelli che useremo per la prima volta in WSBK. Sono molto contento di questo test, sono certo che renderà le cose decisamente più semplici per la giornata di venerdì. Non vedo l'ora.”

Come sarà il ritorno della Yamaha R1 sulla griglia del mondiale SBK, dopo la sua ultima presenza a Portimão 2011? Il pilota è molto motivato e pronto a far risorgere una delle grandi protagonisti delle supersportive da 1000 cc: “intendo puntare ad un buon risultato e per me questo sarebbe rappresentato da un piazzamento tra i primi dieci!”. Se ci sia dietro l’appoggio della Casa di Iwata non si sa ancora, ma si può ben sperare che un buon piazzamento del pilota ceco nel decimo round, faccia cambiare i programmi attuali di Yamaha e la induca a tornare alle corse nel 2014 con Matej Smrz.

UGP - Tripletta per Guy Martin

Guy Martin (#4) in trionfo all'UGP SuperbikeNon è stata l’edizione “dei record”, ma per celebrare il 91esimo anniversario dell’Ulster Grand Prix, “The World’s Fastest Road Race” dal 1922 in programma al “Dundrod Circuit” già sede (fino al 1971) del Motomondiale, sei avvincenti gare sono andate in scena nella giornata di sabato 17 agosto risolte prevalentemente in volata e con un grande protagonista: Guy Martin. Tuttora “eterno incompiuto” al Tourist Trophy, ma reduce dal trionfo alla Southern 100 laureandosi “Solo Champion” quattro anni dopo l’affermazione del 2009, il nativo di Kirmington ha festeggiato il rinnovo contrattuale con TAS Suzuki per il quarto anno consecutivo con un sensazionale “hat-trick” comprensivo della doppietta siglata nelle due gare riservate alla top class Superbike. Velocissimo sin dalle prove, il portacolori Tyco Suzuki ha iniziato subito nel verso giusto il “Race Day” battendo in volata Bruce Anstey (resta saldo il suo incredibile primato sul giro a 133.977 mph di media del 2010) tra le Supersport, riuscendo soprattutto a ripetersi in sella alla Suzuki GSX-R 1000 #4 nelle due gare della Superbike, “main event” compreso vissuto con il fiato sospeso per un accesissimo confronto con Michael Dunlop. Con Martin grande protagonista, i fratelli Michael e William Dunlop si sono così dovuti “consolare” con le affermazioni rispettivamente tra le Superstock ed in Gara 2 della Supersport (spettacolare duello con il già menzionato Bruce Anstey), mentre nella terza contesa in programma a spartirsi le vittorie sono stati Ivan Lintin (Lighweight) ed il leggendario Ian Lougher (Ultra-Lightweight), che si è così congedato dalle Road Races con l’ennesimo trionfo al Dundrod Circuit.

Cancellato il programma di gare del giovedì a seguito di un vero e proprio diluvio torrenziale che si è abbattuto al Dundrod Circuit, la prima “manche” della classe Supersport ha aperto le danze per l’edizione 2013 dell’Ulster Grand Prix con condizioni difficili da interpretare: non piove, ma per gran parte degli 11 kilometri del percorso l’asfalto è bagnato dalla pioggia. I piloti propendono così per le “rain” con il risultato di offrire una gara che resterà negli annali, risolta soltanto in volata con il primo successo del “meeting” di Guy Martin. Velocissimo con la propria Suzuki GSX-R 600 sin dalle prime prove, il portacolori del team TAS ha preso il comando delle operazioni sin dall’avvio dando vita ad un sensazionale duello con Bruce Anstey con un continuo passaggio di testimone per la leadership. Se Martin ha chiuso il primo giro in testa, al secondo è il detentore del primato assoluto del Dundrod Circuit a conquistare la leadership, salvo dover nuovamente cedere il testimone a Guy nel corso del terzo passaggio. Tutto si decide così al sesto ed ultimo giro della contesa con Anstey che si presenta con il miglior riferimento cronometrico in 3’40″639 a 120.758 mph di media, sferrando l’attacco all’Hairpin: prevedibile risposta di Guy Martin, mossa vincente che vale la prima affermazione di giornata, la nona personale in carriera all’Ulster Grand Prix transitando sul traguardo con un esiguo vantaggio di soli 75 millesimi. Se Martin e Anstey hanno fatto il vuoto, in terza piazza staccato di oltre 17″ completa il podio Lee Johnston con la Honda CBR 600RR dell’East Coast Racing, uscito vincitore dal duello con il veterano Ian Lougher. Niente da fare per i fratelli Dunlop con William quinto e Michael costretto a salutare la compagnia nel corso del terzo giro quando viaggiava in terza posizione, medesima sventura occorsa a Gary Johnson con la MV Agusta F3 675 del team Valmoto, fuori gioco sempe al giro di boa della contesa.

Classifica Barron Transport Services UGP Supersport (Race 1)
01- Guy Martin – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 600 – 6 giri in 22’23.270 (118.676 mph)
02- Bruce Anstey – HM Plant Honda by Padgett’s – Honda CBR 600RR – + 0.075 (118.670 mph)
03- Lee Johnston – East Coast Racing – Honda CBR 600RR – + 17.827 (117.122 mph)
04- Ian Lougher – W A Corless/Jackson Racing – Honda CBR 600RR – + 19.045 (117.017 mph)
05- William Dunlop – Milwaukee Yamaha – Yamaha YZF R6 – + 20.381 (116.903 mph)
06- Conor Cummins – Milwaukee Yamaha – Yamaha YZF R6 – + 30.289 (116.059 mph)
07- Cameron Donald – Wilson Craig Racing – Honda CBR 600RR – + 36.742 (115.517 mph)
08- Ivan Lintin – Taylor Lindsey – Honda CBR 600RR – + 37.048 (115.491 mph)
09- Dean Harrison – Ian Bell Motorcycles – Yamaha YZF R6 – + 57.749 (113.785 mph)
10- Seamus Elliott – SBE Racing – Yamaha YZF R6 – + 58.053 (113.760 mph)
11- Daniel Cooper – Centurion Racing – Triumph Daytona 675 – + 1’01.754 (113.460 mph)
12- Derek Sheils – Murray Racing – Honda CBR 600RR – + 1’28.622 (111.331 mph)
13- Jamie Coward – Barnes Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’32.944 (110.996 mph)
14- Christian Elkin – Ice Valley by Motorsave – Yamaha YZF R6 – + 1’44.169 (110.136 mph)
15- Michael Pearson – Hotties Thermal Packs – Kawasaki ZX-6R – + 1’44.298 (110.126 mph)
16- Ben Wylie – Wylie Racing/Brenin Bikes – Yamaha YZF R6 – + 1’45.034 (110.070 mph)
17- Robert Wilson – Stoddart Racing – Kawasaki ZX-6R – + 1’45.633 (110.024 mph)
18- Dan Stewart – Wilcock Consulting – Honda CBR 600RR – + 1’47.547 (109.879 mph)
19- Stephen McIlvenna – McIlvenna Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’47.717 (109.866 mph)
20- Dave Hewson – David Hewson Ltd – Yamaha YZF R6 – + 1’48.651 (109.796 mph)
21- Dennis Booth – Dennis Booth Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’53.727 (109.413 mph
22- David Mulligan – Team Mulligan – Yamaha YZF R6 – + 2’19.686 (107.498 mph)
23- Paul Owen – #98 Club – Yamaha YZF R6 – + 2’25.977 (107.044 mph)
24- Gary Miller – Gary Miller Racing – Suzuki GSX-R 600 – + 2’27.490 (106.935 mph)
25- David Haire – B & W Racing – Honda CBR 600RR – + 2’29.022 (106.825 mph)
26- Paul Cranston – P & J Fuel Haulage – Honda CBR 600RR – + 2’34.540 (106.432 mph)
27- Timothee Monot – Optimark Road Racing – MV Agusta F3 675 – a 1 giro (103.428 mph)
28- Andrew Taylor – Andrew Taylor Racing – Kawasaki ZX-6R – a 1 giro (101.667 mph)

Scesi in pista nella mattinata per cinque giri di “Warm Up” concessi dal Clerk of the Course a seguito della cancellazione delle prove tra martedì e giovedì, i protagonisti della classe Superstock hanno riservato grandi emozioni in una gara sulla distanza di sei giri che ha offerto diversi colpi di scena, ma non per quanto concerne il nome del vincitore. Michael Dunlop, in sella alla Honda CBR 1000RR iscritta dal proprio MD Racing con il supporto di McAdoo e Hunts Motorcycles, conquista la terza affermazione consecutiva all’Ulster Grand Prix nella classe Superstock regolando sulla distanza Gary Johnson, suo più diretto inseguitore e leader dei primi tre passaggi della contesa. In sella alla propria Kawasaki Ninja ZX-10R patrocinata da Lincs Lifting Ltd, “Gaz” ha resistito per la prima parte di gara ad un “Micky D” che ha cambiato passo nel corso del quarto giro: sorpasso per la leadership, spaventoso 3’24″791 a 130.103 mph di media nel corso della quinta tornata del “Dundrod Circuit”, sufficiente per transitare sul traguardo con oltre 6″ di margine su Johnson, 19″ su Bruce Anstey (Padgett’s Honda) vincitore della volata per il terzo gradino del podio su Dean Harrison (Kawasaki Ninja ZX-10R del RC Express Racing con il supporto di MSS Performance) per una manciata di millesimi. Se Ian Lougher, a lungo nella top-3, è quinto sul traguardo, Guy Martin è stato costretto al ritiro nelle battute iniziali della corsa a “Cochranestown” ritrovandosi senza possibilità di rispondere ad un Michael Dunlop quest’anno formidabile in sella alla Fireblade.

Classifica Lisburn City Council Superstock (Race 2)
01- Michael Dunlop – MD Racing – Honda CBR 1000RR – 6 giri in 20’53.327 (127.193 mph)
02- Gary Johnson – Lincs Lifting Ltd – Kawasaki ZX-10R – + 6.671 (126.520 mph)
03- Bruce Anstey – HM Plant Honda by Padgett’s – Honda CBR 1000RR – + 19.544 (125.240 mph)
04- Dean Harrison – RC Express Racing by MSS – Kawasaki ZX-10R – + 19.856 (125.209 mph)
05- Ian Lougher – ILR Racing – Kawasaki ZX-10R – + 24.211 (124.783
06- Derek Sheils – CD Racing – Kawasaki ZX-10R – + 39.549 (123.302 mph)
07- Stephen Thompson – T & R Motorsport – BMW S1000RR – + 1’11.718 (120.309 mph)
08- Daniel Cooper – Centurion Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’12.088 (120.275 mph)
09- Gareth Keys – HKR/Mototech – BMW S1000RR – + 1’18.376 (119.707 mph)
10- Paul Shoesmith – Ice Valley by Motorsave – BMW S1000RR – + 1’18.446 (119.701 mph)
11- Mark Parrett – C & C Ltd. – BMW S1000RR – + 1’24.015 (119.202 mph)
12- Alan Connor – Connor Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’24.914 (119.122 mph)
13- Russ Mountford – SHR Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’26.948 (118.942 mph)
14- Dan Stewart – Wilcock Consulting – Kawasaki ZX-10R – + 1’37.277 (118.032 mph)
15- Ben Wylie – Wylie Racing/Per Cup Coffee – BMW S1000RR – + 1’47.378 (117.156 mph)
16- Davy Morgan – CMS Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’47.421 (117.152 mph)
17- Dave Hewson – David Hewson Ltd – Aprilia RSV4 – + 1’49.698 (116.956 mph)
18- Callum Laidlwa – www.laidlawracing.co.uk – Honda CBR 1000RR – + 2’05.940 (115.579 mph)
19- Paul Cranston – Wilson Craig Racing – Honda CBR 1000RR – + 2’14.267 (114.886 mph)
20- Dennis Booth – Dennis Booth Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 2’24.647 (114.033 mph)
21- Robert McCrum – Barrett’s Concrete – Yamaha YZF R1 – + 2’50.185 (111.987 mph)
22- Anthony McColgan – Anthony McColgan Racing – Ducati 1199 Panigale – + 2’50.640 (111.951 mph)
23- Andrew Taylor – Andrew Taylor Racing – BMW S1000RR – + 2’52.547 (111.801 mph)
24- Paul Duckett – Duckett Roofing – Honda CBR 1000RR – + 3’07.120 (110.670 mph)

La terza gara di giornata vede protagonisti i piloti delle categorie “Lightweight” (650cc 4 tempi SuperTwins, 400cc e le 250cc da Gran Premio) e “Ultra-Lightweight” (le immortali 125cc 2 tempi, 450cc e con soltanto una Moto3 in gara), in azione “tutti insieme appassionatamente” con qualche verdetto a sorpresa. In una corsa accorciata nella sua distanza a soli 3 giri a seguito di un’interruzione con bandiera rossa al primo via per un incidente a “Tournagrouph” Ivan Lintin, in sella alla SuperTwin motorizzata Kawasaki 650 del McKinstry Racing, si è aggiudicato la vittoria nell’assoluta e tra le “Lightweight” regolando soltanto in volata per 48/1000 il favorito della vigilia Jamie Hamilton, con la Kawasaki ER6 del team KMR di Ryan Farquhar scivolato al primo start a “Leathemstown”, ma in grado di ripartire e arrivare ad un soffio da Lintin, entrambi favoriti dalla clamoroso uscita di scena proprio nel corso dell’ultimo giro di Derek McGee, fino a quel momento in testa alla contesa. Con Lee Johnston nuovamente sul podio, tra le “Ultra-Lightweight” il leggendario Ian Lougher, all’ultimo gettone di presenza in carriera al “Dundrod Circuit”, porta a 18 il numero di affermazioni in carriera all’Ulster Grand Prix riuscendo con la Honda RS125R del Matt Jackson Racing a prevalere per pochi decimi su Christian Elkin, secondo con l’unica Honda NSF250R Moto3 dello schieramento di partenza.


Classifica Townparks Vauxhall Ultra-Lightweight/Lightweight (Race 3)
Classifica Lightweight (250 GP/400/SuperTwins)
01- Ivan Lintin – Kawasaki 650 – 3 giri in 11’36.960 (114.042 mph)
02- Jamie Hamilton – Kawasaki 650 – + 0.048 (114.034 mph)
03- Lee Johnston – Kawasaki 650 – + 1.178 (113.849 mph)
04- Davy Morgan – Kawasaki 650 – + 20.968 (110.711 mph)
05- Nigel Moore – Kawasaki 650 – + 21.237 (110.670 mph)
06- John Walsh – Kawasaki 650 – + 21.869 (110.572 mph)
07- Paul Shoesmith – Kawasaki 650 – + 35.028 (108.585 mph)
08- Shaun Anderson – Kawasaki 650 – + 35.196 (108.560 mph)
09- Maria Costello – Kawasaki 650 – + 39.448 (107.933 mph)
10- Derek Costello – Kawasaki 650 – + 46.269 (106.942 mph)
11- Gareth Keys – Honda RS250 – + 46.395 (106.924 mph)
12- Timothee Monot – Kawasaki 650 – + 46.438 (106.918 mph)
13- Paul Gartland – Suzuki 650 – + 47.176 (106.812 mph)
14- Mark Parrett – Kawasaki 650 – + 47.358 (106.786 mph)
15- Callum Laidlaw – Suzuki 650 – + 47.414 (106.778 mph)
16- Robert McCrum – Suzuki 650 – + 50.189 (106.381 mph)
17- Michal Dokoupil – Kawasaki 650 – + 1’02.160 (104.704 mph)
18- John Ella – Honda RS250 – + 1’10.797 (103.526 mph)
19- Bryan Harding – Honda RS250 – + 1’11.075 (103.488 mph)
20- Eric Lenser – Honda RS250 – + 1’17.938 (102.572 mph)
21- Mark Shields – Suzuki 650 – + 1’18.031 (102.559 mph)
22- Ronnie Scott – Suzuki 650 – + 1’21.729 (102.072 mph)
23- Noel Murphy – Suzuki 650 – + 1’26.208 (101.489 mph)
24- Tommy Henry – Honda RS250 – + 1’30.564 (100.927 mph)
25- William Hara – Suzuki 650 – + 1’31.705 (100.781 mph)
26- Anthony Ambler – Suzuki 650 – + 1’32.064 (100.735 mph)
27- Andrew McMullan – Kawasaki 650 – + 1’32.591 (100.668 mph)
28- Johnny McCay – Suzuki 650 – + 1’32.757 (100.647 mph)
29- Sandy Berwick – Suzuki 650 – + 1’39.339 (99.815 mph)
30- Paul Maguire – Kawasaki 400 – + 1’52.555 (98.185 mph)
31- Mark Waddell – Honda RS250 – + 1’53.253 (98.101 mph)
32- Davie Black – Suzuki 650 – + 1’54.701 (97.926 mph)
33- Wayne Hall – Honda 400 – + 2’01.802 (97.077 mph)
34- Colin Sleigh – Kawasaki 250 – + 2’05.687 (96.618 mph)
35- Veronika Hankocy – Kawasaki 650 – + 2’13.831 (95.671 mph)
36- Yvonne Montgomery – Kawasaki 400 – + 2’33.988 (93.405 mph)
37- Brendan Flynn – Suzuki 650 – + 2’40.554 (92.690 mph)
38- Robert Cairns – Kawasaki 400 – + 3’00.187 (90.615 mph)
39- Stephen Davison – Honda 400 – + 3’10.851 (89.526 mph)
40- Roy Beattie – Kawasaki 400 – a 1 giro (88.077 mph)

Classifica Ultra-Lightweight (125 GP/Moto3/Moto 450)
01- Ian Lougher – Honda RS125R – 3 giri in 12’27.528 (106.327 mph)
02- Christian Elkin – Honda NSF250R – + 0.339 (106.279 mph)
03- Paul Jordan – Honda RS125R – + 27.597 (102.542 mph)
04- Paul Robinson – Aprilia RSW 125 – + 30.003 (102.224 mph)
05- John Cooke – Honda RS125R – + 34.906 (101.584 mph)
06- William Cowden – Honda RS125R – + 35.051 (101.565 mph)
07- Sam Dunlop – Honda RS125R – + 39.893 (100.940 mph)
08- Rene Lohse – Honda RS125R – + 40.313 (100.887 mph)
09- Jack Sands – Honda RS125R – + 1’10.468 (97.167 mph)
10- Stephen Lynd – Honda RS125R – + 1’18.501 (96.223 mph)
11- Anders Larsson – Honda RS125R – + 1’20.750 (95.961 mph)
12- Laird Shingleton – Honda RS125R – a 1 giro (87.945 mph)

Il momento più atteso è arrivato. Gara 4 è la “Big Race”, l’UGP Superbike che ha rispettato le attese consegnando a Guy Martin la seconda vittoria di giornata, ma con fatica. Presentatosi al comando delle operazioni al primo dei 7 giri previsti dopo un tentativo di attacco di Michael Dunlop alla “Ireland’s”, il portacolori Tyco Suzuki nelle tornate seguenti ha incrementato il proprio vantaggio nel tentativo di dar vita ad una fuga in solitaria per la vittoria. Un pensiero a dir poco utopistico per l’originario di Kirmington, testimoniato dall’impressionante 3’20″135 a 133.090 mph di media siglato da Michael Dunlop nel corso del quinto giro, distante meno di 2″ rispetto al primato assoluto di Bruce Anstey del 2010 a 133.977 mph. Grazie a questa sensazionale prestazione cronometrica, proprio nel “rush finale” della contesa MD si è rifatto sotto alla Suzuki GSX-R 1000 #4, ma senza tuttavia riuscire a sferrare l’attacco decisivo per il primato con Guy Martin che transita sul traguardo con l’inezia di 54, miseri millesimi di vantaggio. Seconda vittoria di giornata per il riconfermato alfiere di casa TAS Suzuki per il 2014, Michael Dunlop “beffato” soltanto al photofinish mentre il fratello William terzo completa un podio “multi-marca” con la R1 di Milwaukee Yamaha seguito nell’ordine da Bruce Anstey, Gary Johnson e Dean Harrison con Cameron Donald ottavo e Conor Cummins a completare la top-10.

Diluvio al Dundrod Circuit

A detta di molti, una corsa che resterà a lungo impressa nella memoria degli appassionati. Gara 2 della classe Supersport ha offerto un avvincente duello per la vittoria tra William Dunlop e Bruce Anstey, confronto risoltosi (ormai secondo consuetudine in questo meeting) soltanto in volata con il figlio e nipote d’arte in trionfo per soli 73 millesimi sul “Kiwi” del team Padgett’s Honda, non prima di aver realizzato un pazzesco 3’28″269 a 127.931 mph in sella alla propria Yamaha YZF R6. Con Guy Martin fuori gioco e Michael Dunlop soltanto quarto scontando una brutta partenza, i due hanno monopolizzato la scena scambiandosi più volte il comando delle operazioni con il verdetto finale che sorride a WD in una, per sua stessa ammissione, tra le più belle vittorie della propria carriera. Completa il podio e la gran giornata del team Milwaukee Yamaha Conor Cummins, terzo a precedere il già menzionato Michael Dunlop, Dean Harrison e Cameron Donald, sesto a precedere i vincitori delle classi Lightweight e Ultra-Lightweight, Ivan Lintin e Ian Lougher.

Classifica Around A Pound Supersport (Race 5)
01- William Dunlop – Milwaukee Yamaha – Yamaha YZF R6 – 6 giri in 21’01.674 (126.352 mph)
02- Bruce Anstey – HM Plant Honda by Padgett’s – Honda CBR 600RR – + 0.073 (126.344 mph)
03- Conor Cummins – Milwaukee Yamaha – Yamaha YZF R6 – + 11.010 (125.258 mph)
04- Michael Dunlop – MD Racing – Honda CBR 600RR – + 24.105 (123.983 mph)
05- Dean Harrison – Ian Bell Motorcycles – Yamaha YZF R6 – + 34.197 (123.017 mph)
06- Cameron Donald – Wilson Craig Racing – Honda CBR 600RR – + 44.010 (122.093 mph)
07- Ivan Lintin – Taylor Lindsey – Honda CBR 600RR – + 46.291 (121.880 mph)
08- Ian Lougher – W A Corless/Jackson Racing – Honda CBR 600RR – + 47.919 (121.728 mph)
09- Daniel Cooper – Centurion Racing – Triumph Daytona 675 – + 1’00.057 (120.610 mph)
10- Ben Wylie – Wylie Racing/Brenin Bikes – Yamaha YZF R6 – + 1’04.816 (120.178 mph)
11- Dan Stewart – Wilcock Consulting – Honda CBR 600RR – + 1’05.022 (120.159 mph)
12- Jamie Coward – Barnes Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’05.336 (120.131 mph)
13- Rob Barber – Swinton Bikes – Honda CBR 600RR – + 1’11.463 (119.578 mph)
14- Michael Pearson – Hotties Thermal Packs – Kawasaki ZX-6R – + 1’13.256 (119.418 mph)
15- Seamus Elliott – SBE Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’13.753 (119.373 mph)
16- Ivan Shanley – Ty-Rock – Yamaha YZF R6 – + 1’27.395 (118.166 mph)
17- David Mulligan – Team Mulligan – Yamaha YZF R6 – + 1’29.502 (117.982 mph)
18- Derek Sheils – Murray Racing – Honda CBR 600RR – + 1’29.704 (117.964 mph)
19- Dave Hewson – David Hewson Ltd – Yamaha YZF R6 – + 1’29.904 (117.947 mph)
20- Mark Parrett – Vixen Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’30.180 (117.923 mph)
21- Paul Owen – #98 Club – Yamaha YZF R6 – + 1’36.031 (117.415 mph)
22- Stephen McIlvenna – McIlvenna Racing – Yamaha YZF R6 – + 1’49.664 (116.247 mph)
23- David Haire – B & W Racing – Honda CBR 600RR – + 1’55.368 (115.766 mph)
24- Timothee Monot – Optimark Road Racing – MV Agusta F3 675 – + 2’29.244 (112.986 mph)
25- Gary Miller – Gary Miller Racing – Suzuki GSX-R 600 – + 2’49.099 (111.418 mph)

A suggellare un’edizione 2013 da incorniciare, Guy Martin si è aggiudicato la vittoria anche in Gara 2 della Superbike, la conclusiva contesa del meeting. In fuga sin dalle prime fasi di gara, il portacolori Tyco Suzuki senza problemi ha viaggiato indisturbato verso la vittoria favorito dalla doppia-uscita di scena dei fratelli Dunlop: Michael fuori in griglia di partenza per una perdita d’olio alla propria Honda TT Legends, William costretto alla resa nelle battute finali a “Cochranstown” quando viaggiava in seconda posizione. Senza i due Dunlop e con Martin imprendibile, il podio premia nuovamente Bruce Anstey (Padgett’s Honda) e Conor Cummins (Milwaukee Yamaha), con Lee Johnston e Jamie Hamilton rispettivamente in quarta e quinta posizione a precedere Cameron Donald.

Classifica Ireland Freight Services Superbike (Race 6)
01- Guy Martin – Tyco Suzuki by TAS – Suzuki GSX-R 1000 – 6 giri in 20’15.158 (131.188 mph)
02- Bruce Anstey – HM Plant Honda by Padgett’s – Honda CBR 1000RR – + 4.043 (130.753 mph)
03- Conor Cummins – Milwaukee Yamaha – Yamaha YZF R1 – + 7.802 (130.351 mph)
04- Lee Johnston – East Coast Racing – Honda CBR 1000RR – + 17.005 (129.378 mph)
05- Jamie Hamilton – KMR Vauxhall Dealers NI – Kawasaki ZX-10R – + 20.763 (128.984 mph)
06- Cameron Donald – Wilson Craig Racing – Honda CBR 1000RR – + 21.091 (128.950 mph)
07- Dean Harrison – RC Express Racing by MSS – Kawasaki ZX-10R – + 21.729 (128.884 mph)
08- Derek Sheils – CD Racing – Kawasaki ZX-10R – + 52.871 (125.718 mph)
09- Derek McGee – McGee Racing – Kawasaki ZX-10R – + 59.565 (125.058 mph)
10- Rob Barber – Swinton Bikes – BMW S1000RR – + 1’00.444 (124.972 mph)
11- Davy Morgan – Strangford Holiday Park – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’10.286 (124.015 mph)
12- Russ Mountford – SHR Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’12.645 (123.788 mph)
13- Dan Stewart – Wilcock Consulting – Kawasaki ZX-10R – + 1’12.856 (123.768 mph)
14- Michael Pearson – Hotties Thermal Packs – Kawasaki ZX-10R – + 1’12.996 (123.754 mph)
15- Fabrice Miguet – Team Kawasaki MIG – Kawasaki ZX-10R – + 1’32.592 (121.900 mph)
16- Paul Shoesmith – Ice Valley by Motorsave – BMW S1000RR – + 1’32.601 (121.899 mph)
17- Alan Connor – Connor Racing – Suzuki GSX-R 1000 – + 1’32.821 (121.878 mph)
18- Gareth Keys – HKR/Mototech – BMW S1000RR – + 1’33.123 (121.850 mph)
19- Paul Cranston – Wilson Craig Racing – Honda CBR 1000RR – + 1’57.194 (119.649 mph)
20- Callum Laidlaw – www.laidlawracing.co.uk – Honda CBR 1000RR – + 1’58.769 (119.508 mph)
21- Paul Duckett – Duckett Roofing – Honda CBR 1000RR – a 1 giro (114.391 mph)

Michael Dunlop in pole per l'UGP Superbike

venerdì 16 agosto 2013

UGP - Tutti i record da battere

Michael Dunlop, Ian Lougher, Guy Martin e Bruce Anstey in azione lo scorso anno“The World’s Fastest Road Race”, non a caso. L’Ulster Grand Prix, evento che celebra quest’anno il 91esimo anniversario vantando trascorsi nel calendario iridato del Motomondiale, propone per l’edizione 2013 una serie di record da battere a cominciare dal primato assoluto del “Dundrod Circuit” siglato nel 2010 da Bruce Anstey in 3’18.870 a 133.977 mph (215.62 km/h) di media. Di seguito riportati i principali record dell’Ulster Grand Prix.

Record sul giro del Dundrod Circuit
Bruce Anstey (Suzuki GSX-R 1000) in 3’18.870 a 133.977 mph (215.62 km/h) di media (2010)

Record sul giro del Dundrod Circuit per categoria
Superbike: Bruce Anstey (Suzuki GSX-R 1000) in 3’18.870 a 133.977 mph (2010)
Superstock: Ian Hutchinson (Honda CBR 1000RR) in 3’21.599 a 132.163 mph (2010)
Supersport: Michael Dunlop (Yamaha YZF R6) in 3’27.187 a 128.599 mph (2010)
SuperTwins: Ryan Farquhar (Kawasaki ER6) in 3’44.917 a 118.461 mph (2012)
Moto 450: Paul Owen (Yamaha 450) in 4’36.889 a 96.226 mph (2011)
400cc: Jason Griffiths (Yamaha 400) in 3’58.430 a 111.748 mph (2003)
250cc: Darran Lindsay (Honda RS250) in 3’38.634 a 121.866 mph (2006)
125cc: William Dunlop (Honda RS125R) in 3’55.017 a 113.370 mph (2009)
Dundrod Challenge 1000cc: Rob Barber (BMW S1000RR) in 3’26.303 a 129.150 mph (2012)
Dundrod National 750cc: Lee Johnston (Honda CBR 600RR) in 3’36.269 a 123.198 mph (2012)

Joey Dunlop recordman con 24 successi, qui in azione nel 1999
Joey Dunlop
Piloti con il maggior numero di vittorie all’Ulster Grand Prix
Joey Dunlop – 24
Phillip McCallen – 14
Ian Lougher – 13
Brian Reid – 9
Robert Dunlop – 9
Mike Hailwood – 7
Giacomo Agostini – 7
Bob Jackson – 7
Ray McCullough – 7
Stanley Woods – 7
John Surtees – 6
Bruce Anstey – 6
Guy Martin – 6
Bill Swallow – 6
John Williams – 6
Michael Dunlop – 5
Ryan Farquhar – 5
Carlo Ubbiali – 5
Ron Haslam – 5
Tony Rutter – 5
Darran Lindsay – 5
Eddie Laycock – 5
Maurice Cann – 5
Wal Handley – 5
Luigi Taveri – 4
Jim Redman – 4
David Jefferies – 4
Adrian Archibald – 4
Iain Duffus – 4
Jason Griffiths – 4
Joe Craig – 4

Piloti con il maggior numero di vittorie alla Dundrod 150
Joey Dunlop – 24
Bob Jackson – 11
Ray McCullough – 10
Brian Reid – 8
Robert Dunlop – 8
Denis McCullough – 7

FSBK - La situazione a 2 round dal termine

La situazione del FSBK dopo Magny CoursCon più soltanto due round (Dijon e Albi) da disputarsi, nelle classi del FSBK la situazione è di fatto delineata a cominciare dalla categoria regina, la Superbike. Grazie ad un sensazionale ruolino di marcia Gregory Leblanc (Team Kawasaki SRC) conduce a quota 195 punti, esattamente 25 lunghezze di vantaggio rispetto al Campione in carica ed ex-compagno di squadra Julien Da Costa (Junior Team Suzuki LMS), fermo a quota 170.

Duello per il titolo anche nella classe Supersport con Mathieu Gines (Yamaha R6 del Dark Dog Academy) leader con 161 punti contro i 144 di Nicolas Salchaud (R’Bike Kawasaki), più staccato Thibaut Bertin (Yamaha R6 del JLD Racing Team), terzo nella generale con 113 punti.

Passando alla Moto3, Christophe Arciero con la propria Suter Honda MMX3 è ad un passo dalla matematica conquista del titolo a scapito di Corentin Brenon ed Enzo Boulom, distanziati rispettivamente di 82 e 84 punti dalla vetta con più soltanto 100 in palio negli ultimi due round.

Se nella European Bikes Nicolas Trolard con la propria Ducati 1199 Panigale S è vicino al titolo di categoria, due piloti sono a caccia del prestigioso Trophée Junior Pirelli 600 riservato ai giovani talenti del motociclismo transalpino: Hugo Clere e Morgan Berchet, separati da soltanto 26 punti.

SBK - Salta il GP d'India

Buddh International CircuitCome previsto, il Mondiale Superbike non farà tappa in India quest'anno. La Federazione motociclistica internazionale, infatti, ha cancellato, in accordo con la Dorna e la società che gestisce l'autodromo, il round previsto al Buddh Circuit il 17 novembre. Il circuito, nonostante gli sforzi dell'organizzazione, non soddisfa ancora le regole di sicurezza imposte dalla Fim. Si lavora quindi per poter ospitare il Mondiale Sbk in India nel 2015.

La gara, inizialmente prevista all'inizio della stagione, era stata poi spostata come ultima data del campionato, ma alla fine si è deciso di posticipare il tutto. In questo modo il campionato 2013 si disputerà su 14 prove, l'ultima delle quali è in programma il 20 ottobre a Jerez, in Spagna.


SBK - Il team H-Moto aderisce alla nuova clasee EVO

A pochi giorni dell’ufficializzazione del regolamento per il Mondiale SBK 2014 (o almeno delle sue linee guida) e la conseguente istituzione della nuova sub-categoria EVO - che condividerà la griglia con i team del Mondiale SBK - sembra ci sia già un cospicuo numero di squadre del paddock che si dichiarano interessate alla nuova formula introdotta da Dorna per contenetere i costi del Campionato e aumentare il numero di piloti partecipanti.

Ad ogni modo, il primo team che ha dichiarato il proprio fermo interesse ad aderire alla classe EVO, con tanto di piano e strategia attuativa per l’ingresso nel Mondiale, è l’ungherese H-Moto, che attualmente schiera gli ungheresi Alen Gyorfi nella FIM Cup Superstock 1000 (con una BMW S1000RR) e Balazs Nemeth nel Mondiale Supersport (con una Honda CBR1000RR. I dettagli completi saranno diffusi tempo debito, ma il proprietario della squadra Kristian Keleman ha già confermato senza mezzi termini il proprio interesse nel compiere il salto di categoria:

“Abbiamo atteso le notizie ufficiali in merito al futuro della Superbike per diverse settimane. Il nuovo regolamento ci trova entusiasti, e per questo siamo lieti di annunciare il nostro piano per l’ingresso nel Mondiale Superbike EVO 2014. In questo momento non siamo in grado di confermare né moto né pilota, ma entrambe le questioni verranno fenalizzate nelle prossime settimane.”

“Oltre ad entrare in Superbike, ci proponiamo di continuare anche nella classe Superstock, ma i dettagli del nostro piano saranno resi pubblici una volta che Dorna ci fornirà gli ultimi dettagli sulle varie classi del campionato per il 2014″.

H-Moto Team 2013 - Alen Gyorfi e Balazs Nemeth

Il Tourist Trophy 2013 su Dinamica Channel

Il TT 2013 conclusosi oltre 2 mesi fa è visibile su Dinamica Channel



mercoledì 14 agosto 2013

SBK - Reiterberger wildcard al Nurgburgring

Il prossimo round del Mondiale Superbike 2013, in programma al Nurburgring nel fine settimana del 1° Settembre, vedrà il debutto nel campionato come wildcard del giovane Markus Reiterberger. Il 19enne tedesco. attuale capoclassifica nel campionato nazionale tedesco IDM Superbike, sarà infatti in gara con ad una BMW S1000RR preparata da Alpha Technik e gestita dal team Van Zon Remeha BMW, la stessa squadra per la quale il giovane pilota teutonico gareggia nella Superbike tedesca.

In carriera Reiterberger ha anche gareggiato nella FIM Cup Superstock 1000 per due stagioni (nel 2011, chiudendo ottavo in classifica piloti, e nel 2012, chiudendo al sesto posto) ottenedo come miglior risultato un terzo posto proprio al Nurburgring, facendo poi un apparizione anche nella gara della Moto2 al Sachsenring dello scorso anno con la MZ-RE Honda del team Cresto Guide MZ Racing, prima che Alpha Technik decidesse di spostarlo al campionato nazionale SBK.

Il giovane e talentuoso pilota tedesco ha recentemente compiuto un test con una BMW S1000RR in configurazione ‘Mondiale Superbike’ - ma con il pacchetto-elettronica ’standard’ utilizzato nel campionato IDM - per preparare al meglio il suo debutto da wildcard sulla pista di casa.

Markus Reiterberger  - IDM 2013
Markus Reierberger

lunedì 12 agosto 2013

SBK - Anche Aprilia lascia?

SBK 2014: Aprilia si ritira per investire in MotoGP?Se le ultime voci dovessero avere conferma, si tratterebbe davvero di un colpo basso al campionato delle derivate di serie. Dopo BMW, anche Aprilia potrebbe abbandonare l'impegno ufficiale nel campionato Superbike, nonostante il titolo mondiale conquistato lo scorso anno e l'attuale prima posizione in classifica con Sylvain Guintoli.

L'addio alla Superbike potrebbe arrivare per un dirottamento degli investimenti sulla MotoGP, dove Aprilia potrebbe entrare come costruttore (e non più come CRT) sfidando Yamaha, Honda e Ducati ad armi pari. Questa ipotesi potrebbe essere plausibile considerando anche il nuovo regolamento della Superbike, che a partire dal 2014 cambierà per avere moto più vicine alla serie. E come noto, la RSV4 non è la miglior moto in configurazione stock... I piloti Sylvain Guintoli e Eugene Laverty potrebbero seguire strade diverse, con il francese papabile pilota anche nella categoria prototipi (dove ha già corso in passato con Ducati Pramac) e l'inglese in contatto con altre squadre per rimanere all'interno della SBK.

I più appassionati ricorderanno un precedente che darebbe ulteriore credibilità a questa ipotesi. Nel 2002, dopo un quarto posto al termine del mondiale Superbike con Noriyuki Haga in sella alla RSV 1000, la casa di Noale decise di abbandonare dopo tre anni dal debutto il mondiale delle derivate (e dopo avere conquistato 7 vittorie e numerosi podi) per investire tutte le risorse di Aprilia Racing nel progetto RS Cube, una MotoGP a 3 cilindri che purtroppo non avrebbe avuto troppa fortuna.

L'investimento era stato importante, ma i risultati non arrivarono e dopo 2 anni di MotoGP, a fine 2004, Aprilia decise di ritirarsi anche dalla MotoGP. In questo caso però, il discorso sarebbe diverso, perchè attualmente il reparto corse veneto ha la CRT più performante in pista e buone possibilità di lottare con i migliori della classe regina anche solo evolvendo il progetto V4. Con tutto il rispetto per la MotoGP, se queste voci saranno confermate sarà davvero una grandissima perdita per la Superbike.

domenica 11 agosto 2013

SBK - GP d'India a rischio

Gran Premio d’India del Mondiale SBK 2013, al momento in programma per il weekend del 15-17 Novembre, potrebbe essere cancellato a breve dal calendario del Campionato. La clamorosa indiscrezione è riportata dal solitamente ben informato periodico tedesco SpeedWeek, secondo il quale le possibilità che il GP si disputi come previsto sono ormai appese a un filo ed un annuncio ufficiale da parte di FIM/Dorna potrebbe essere questione di giorni.

Dopo che anche la ricca Formula 1 ha recentemente rivelato di avere problemi con l’apparato organizzativo indiano, tanto che anche Bernie Ecclestone ha definito ‘improbabile’ il ritorno della F1 in India nel 2014 (sempre che si disputi il GP di quest’anno, in programma il 27 Ottobre ma dato da più parti come ancora ‘in bilico’), sembra che anche la ben più povera Superbike stia incontrando problemi insormontabili con il ‘Buddh International Circuit‘.

L’evento in origine sarebbe dovuto essere la seconda tappa del Mondiale di quest’anno, ma a Gennaio fu posticipato a fine stagione a causa di ‘problemi burocratici ed organizzativi’, con i promoters del circuito che avevano fatto sapere di aver bisogno di più tempo per addestrare adeguatamente il personale - commissari e staff medico - per l’assistenza in loco.

L’India come noto è uno dei mercati più importanti per le due ruote, e soprattutto per questo motivo FIM e Dorna avrebbero tentato fino all’ultimo di salvare la situazione, ma sembra che i problemi di carattere burocratico ed i grandi costi della trasferta autunnale in India avrebbero convinto gli organizzatori del Mondiale a gettare la spugna. Sempre secondo Speedweek, Dorna dovrà eventualmente pagare delle penali per la sua decisione di cancellare l’evento, ma queste sarebbero comunque ‘più convenienti’ rispetto ai costi per l’effettiva organizzazione dell’evento.

Se le indiscrezioni di Speedweek dovessero risultare fondate, l’ultimo round della stagione diventerebbe l’appuntamento spagnolo di Jerez del 20 Ottobre, lasciando un totale di cinque rounds al termine della stagione (Nurbugring il 1° Settembre, e a seguire Istanbul, Laguna Seca, Magny Cours e, appunto, Jerez de La Frontera). Altamente improbabile, ma non da escludere completamente a priori, l’organizzazione in extremis di un eventuale round di recupero.


SS - Gara pazzesca conclusa col botto

Sofoglu e Lowes
La gara della Supersport a Silverstone si è chiusa, letteralmente, col botto. Durante un ultimo giro molto combattuto, i protagonisti del campionato Saw Lowes (Yamaha) e Kenan Sofuoglu (Kawasaki) hanno concluso una serie epica di sorpassi nel più duro dei modi: toccandosi.

Lowes è comunque riuscito a restare attaccato al manubrio della R6 del team Yakhnich, tenendo la frizione tirata e ripartendo rapidamente per chiudere al secondo posto alle spalle del rivale turco. Nel giro d'onore i due erano sembrati affrontare la cosa con relativa tranquillità: una breve spiegazione ed una scrollata di spalle avevano anticipato dichiarazioni pacate in parco chiuso. "Mi dispiace, ovviamente, ma queste sono le corse", aveva detto Lowes. "Non mi sono accorto che fosse caduto", la replica di Sofuoglu.

Il team del britannico ha però deciso di presentare ricorso per la manovra ipoteticamente oltre il limite di Sofuoglu. La Direzione Gara, dopo aver visionato il video dell'incidente da diverse prospettive, non ha accolto l'appello.

Ecco i commenti dei protagonisti:

“Ormai era fatta, avevo preparato l’attacco all’utlimo giro alla perfezione. Non mi sarei mai aspettato che Kenan facesse una cosa del genere. L’ha fatto apposta. Non è stato corretto. Non voglio aggiungere altro", le parole di Lowes.

Più seccata la nota diffusa dal team Yakhnich: "A Silverstone nella gara della Supersport è successo quello che non vorremmo vedere. Una manovra sporca. Una gara che è stata bruciata da un gesto antisportivo. Kenan inspiegabilmente non è stato penalizzato dalla direzione di gara, che ha analizzato le immagini da una ripresa all’esterno della curva".

La versione di Sofuoglu: "Durante l'ultimo giro stavamo lottando duramente ed ho pensato che sarebbe potuto accadere qualcosa. Ho capito che lui voleva la vittoria ad ogni costo, ed anche io. Quando mi ha passato siamo finiti entrambi larghi, ed alla curva successiva sono entrato con una traiettoria molto stretta e l'ho toccato. È caduto e mi dispiace, ma dovrò avere fortuna per vincere il titolo perché il distacco è ancora ampio".

SBK - Bozza regolamento 2014

Dopo una lunga fase di gestazione, il nuovo regolamento del campionato Superbike ha finalmente ricevuto l'approvazione ufficiale da parte di FIM, Dorna e MSMA (organo rappresentativo dei Costruttori).

Nulla di nuovo rispetto a quanto anticipato da un paio di mesi a questa parte. Ecco i punti salienti:

– numero di motori fissato ad 8 per pilota per l'intera stagione
– numero limitato di rapporti del cambio a disposizione
– tetto ai prezzi per freni e sospensioni
– introduzione della categoria EVO, che si atterrà al regolamento Superbike per quanto riguarda telaio, sospensioni e freni (con gli stessi prezzi calmierati in vigore per le SBK "pure") mentre seguirà le specifiche della Superstock per quanto riguarda motore ed elettronica.

In più, per rimpinguare la griglia, i membri della MSMA hanno raggiunto un accordo per fornire pacchetti analoghi a quelli "factory" ad un prezzo fisso (con aggiornamenti e manutenzione da fare a stagione in corso) per li 2014, 2015 e 2016.

Tuttavia, che cosa ciò significhi "in soldoni" e quanto gioverà ad una classe regina delle derivate di serie che soffre l'onda lunga della crisi economica dal punto di vista di pubblico e sponsor, è impossibile dirlo. Mancano informazioni fondamentali, come l'importo preciso dei calmieri imposti alle componenti di ciclistica, così come il prezzo applicato ai modelli su richiesta da parte della MSMA, moto che ovviamente non hanno lo stesso valore e competitività a seconda del costruttore .

L'obiettivo della EVO, come già fatto dalla Dorna con la CRT, è chiaro: attirare nuovi partecipanti per liberalizzare parzialmente il mercato ed abbassare i prezzi delle moto "clienti". Tuttavia, l'esperimento CRT non è stato privo di inconvenienti. Basti ricordare le prestazioni (per usare un eufemismo) non all'altezza che di fatto le hanno trasformate in un campionato parallelo, mettendo a repentaglio l'immagine e la sicurezza della MotoGP. Certo, in questo caso la nuova regola ha filosoficamente più ragion d'essere dal momento che di derivate di serie sempre si tratta, cambiano solo i livelli di elaborazione.
Non c'è invece menzione dell'abolizione del "rolling chassis", regola che abolisce la seconda moto per pilota ed ha creato non pochi problemi in Superpole (vedi Melandri a Silverstone) e tra una gara e l'altra senza peraltro ridurre i costi.

Insomma, il comunicato diffuso da qualche certezza ma poche (o nessuna) novità. Ulteriori aggiornamenti dovrebbero essere diffusi il 26 agosto, nel frattempo si aspetta, sperando che la lunga notte di mezza estate porti consiglio…


SBK - Silverstone - Le pagelle

9 - Loris Baz (KAWSAKI RACING) - Un anno dopo la sua prima (e inaspettata) vittoria in Superbike, arriva la sua seconda (e inaspettata) vittoria proprio sullo stesso circuito e nelle medesime condizioni meteorologiche. Specialista del bagnato.

8 - Jonathan Rea (HONDA PATA) - Torna anche lui alla vittoria dopo un lungo digiuno che durava da quasi un anno. Bella gara per l'inglese.

7 - Jules Cluzel & Leon Camier (SUZUKI CRESCENT) - Primi podi stagionali per i due piloti Suzuki. Una menzione particolare va fatta per Cluzel che ha conquistato il suo primo podio in carriera in Superbike.

6 - Sylvain Guintoli (APRILIA FACTORY) - Non sale sul podio, ma opta per le sue solite gare conservatrici, che sono poco spettacolari, ma utili per il mondiale.

5 - Marco Melandri (BMW MOTORRAD) - Dopo l'annuncio del ritiro ufficiale, qualcosa in BMW non va più come prima. La moto è meno affidabile e i piloti sono poco concentrati, Melandri non ne ha tutte le colpe, ma meglio di due noni posti poteva fare.

4 - Tom Sykes (KAWASAKI RACING) - Manca clamorosamente l'opportunità di riportarsi in testa al mondiale. Sulla pista di casa Tom si scioglie complici anche le condizioni meteo.

Jonathan Rea