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sabato 28 marzo 2015

MotoGP - Dovizioso in pole position

C'è una Ducati davanti a tutti nelle qualifiche della MotoGP in Qatar. La prima pole della stagione, infatti, va ad Andrea Dovizioso, capace di fermare il cronometro sul tempo di 1'54"113. Dietro, si piazzano le Honda ufficiali di Pedrosa, secondo a due decimi, e Marquez, terzo a tre. La prima delle Yamaha è quella di Lorenzo, sesto alle spalle anche delle altre Desmosedici di Iannone ed Hernandez, mentre Rossi è soltanto ottavo.

Un inizio col botto, insomma. Perché se è vero che in tanti sapevano che la Ducati quest'anno si sarebbe inserita nella lotta tra Honda e Yamaha in diverse occasioni, nessuno si aspettava che una moto, la GP15, scesa in pista soltanto a fine febbraio sarebbe già stata così competitiva. E' vero che la gomma morbida ha favorito Dovizioso, ma sta di fatto che Marquez e Pedrosa dovranno fare i conti con le Rosse anche in gara. Magari non sino alla fine, ma non è detto...

Un plauso agli ingegneri di Borgo Panigale, ma anche al pilota forlivese, spettacolare nel suo giro record sotto i riflettori di Losail. Un brutto osso per Marquez, che oltre a ritrovarsi un compagno agguerrito come mai nel box, adesso dovrà vedersela con un nuovo rivale. A conferma della competitività della Ducati sono arrivati i piazzamenti in seconda fila di Iannone e del colombiano Hernandez, ma anche l'ottima nona piazza di Petrucci (tempo fatto in scia a Marquez, come Hernandez).

Tirando i conti, ci sono quattro moto italiane nelle prime nove è questa è una notizia fantastica. Anche perché l'altro portabandiera di casa nostra, Valentino Rossi, ha continuato a soffrire come tutta la formazione Yamaha. Oltre sette decimi di distacco dal poleman per il pesarese, preceduto anche da Lorenzo e Smith. La speranza è che in gara andrà meglio come ritmo, altrimenti il Mondiale partirà davvero in salita. Così così la Suzuki, undicesima con Aleix Espargaro, me

ntre ha rovinato il lavoro fatto nelle libere Cal Crutchlow, caduto nel momento clou delle qualifiche. Il primo degli eliminati, e dei delusi, dal Q2 è stato Maverick Vinales con la seconda Suzuki, appena davanti a Scott Redding (Honda) ed Hector Barbera (Ducati): per loro 13°, 14° e 15° posto in griglia. L'Aprilia abbozza un mezzo sorriso grazie alla 21.a posizione di Alvaro Bautista, mentre Marco Melandri continua a chiudere il gruppo, dietro anche alla "vecchia" Art di Alex de Angelis. A terra l'attesissimo Jack Miller (Honda), alla fine 22°.

Dovizioso (IPP)
Andrea Dovizioso (Ducati)

MotoGP - Entry list 2015


Honda Repsol - Marc Marquez / Dani Pedrosa

Yamaha Movistar - Jorge Lorenzo / Valentino Rossi

Ducati Team - Andrea Dovizioso / Andrea Iannone

Suzuki Ecstar - Aleix Espargaro / Maverick Viñales

Aprilia Gresini - Alvaro Bautista / Marco Melandri

Honda LCR - Cal Crutchlow / Jack Miller

Honda Marc VDS - Scott Redding

Honda Aspar - Nicky Hayden / Eugene Laverty

Honda AB Motoracing - Karel Abraham

Yamaha Tech3 - Bradley Smith / Pol Espargaro

Yamaha Forward - Stefan Bradl / Loris Baz

Ducati Pramac - Yonny Hernandez / Danilo Petrucci

Ducati Avintia - Hector Barbera / Mike Di Meglio

Aprilia Ioda Racing - Alex De Angelis


SBK - Buriram - Le pagelle

LE GARE: grigiume. Voto 5.  Corse come il cielo di Buriram, grigie, soprattutto davanti, per la travolgente superiorità del binomio Rea-Kawasaki, con sprazzi di luce per le battaglie da podio e dintorni. Sembrano lontane anni luce le due belle gare di Phillip Island.

BAYLISS: l’addio addio. Voto 10 e lode. Il 46enne pluri campione del mondo della Ducati dice definitivamente addio alle corse dopo il discusso e applauditissimo rientro nei primi due GP iridati 2015. La classe non è acqua ma il gioco è bello quando dura poco. Grazie, Troy. Anche per queste emozioni fuori programma.

REA: in fuga. Voto 10 L’irlandese della Kawasaki (voto 10+) non perdona, centrando una mirabile doppietta, oltre la Superpole, e volando in classifica generale. Due gare capolavoro, in solitario, gestite con determinazione e gran maestria. Mazzate per tutti e al compagno di squadra Sykes non resta che nascondersi. Rea, oggi il … Marquez della Sbk: chi lo ferma ?

HASLAM: in difesa. Voto 8 Due secondi posti non sono certo da buttar via (oltre la vittoria australiana di gara due e l’altra seconda piazza in gara uno) ma non portano il sorriso all’Aprilia (voto 10), moto in grado di lottare per la vittoria. Il pilota è un solido passista ma non ha la zampata del “grimpeur”, troppo legato e… preoccupato di fare disastri. Tocca all’Aprilia “scioglierlo”, dandogli piena fiducia e la spinta del vincente.

SYKES: nelle nebbie. Voto 5 L’ex campione del mondo non perde il sorriso (solo un terzo posto in quattro round) ma non trova la quadra, smarrito e … tramortito dai colpi implacabili del suo compagno di squadra Rea. Ben per Tom che Lowes si è eliminato da solo. Ma ci ha pensato Torres … Sykes, presto la riscossa o già stella cadente?

TORRES: l’acerbo. Voto 7 Il rookie dell’Aprilia ha stoffa da vendere e al sole della primavera (forse nel caldo estivo …) maturerà dimostrando il proprio valore. Dare tempo al tempo e i frutti non mancheranno. Intanto si mette dietro uno come Sykes, e non è poco.

DAVIES: il deluso. Voto 5,5 Il fin troppo generoso gallese della Ducati esce dalla Thailandia a secco di punti per le due cadute dovute ai rischi presi per sopperire alla minor potenza del suo bicilindrico. Urgono nuovi cavalli. C’è ancora pascolo a Borgo Panigale?

LOWES: il combattente. Voto 7,5 Il pilota della Suzuki non demorde, spremendo tutto quel che si può da se stesso e dalla moto in crescita ma non certo a livello di Kawasaki e Aprilia. Senza quegli errori (di troppo), due podi certi. Sarà per la prossima?

GUINTOLI: in recupero. Voto 7,5 Il campione del mondo in carica della Honda fa il muso lungo, costretto anche a partire dalla corsia box in gara due. Ma è quasi un bene: gran rimonta, fino a raggiungere il suo giovane promettente compagno di marca VDM, retrocesso alla fine per scorrettezza. Capita.

BAIOCCO: in crescita. Voto 8. Il marchigiano portacolori del Team Althea tiene alto l’onore della Ducati e del Belpaese con due piazzamenti di rilievo e 30 punti in saccoccia, ottavo posto assoluto. Ad Aragon, puntando al “miracolo” della top five.

SBK - Chang International Circuit

Il Circuito Internazionale di Buriram (conosciuto anche, per ragioni di sponsorizzazione, come Chang International Circuit) è un circuito per competizioni motociclistiche e automobilistiche situato nella città di Buriram in Thailandia, costruito nel 2014, su questo circuito si svolgerà il secondo round del mondiale Superbike 2015. Ecco alcune immagini del circuito:




lunedì 2 marzo 2015

SBK - Il Team JR non esiste

Il mondiale di Superbike ha preso il via una settimana fa sul circuito di Philip Island, in Australia, riuscendo a regalarci tanto spettacolo e altrettante emozioni. Sentimenti positivi che sono, però, molto lontani da quelli provati da Ayrton Badovini e dello spagnolo Toni Elias dopo essere stati protagonisti, in negativo, di uno spiacevole dramma sportivo. Nello specifico, il Team JR, formazione della Repubblica Domenicana, dopo aver stretto una collaborazione con BMW e dopo aver ingaggiato il pilota biellese, Badovini, e l’ex iridato della Moto2, Elias, sembra sparita senza dare più notizie.

Il Team domenicano, aveva prenotato quattro moto e preso in affitto il reparto corse di Rosenheim, salvo poi sparire nel nulla. L’impegno preso da JR è di diversi milioni di euro ma, come affermano dalla BMW : “i bonifici promessi non sono mai arrivati”. Non più di qualche settimana fa, il team fantasma, aveva dichiarato che ci sarebbe stato uno slittamento per motivi tecnici e che avrebbe saltato la prima tappa del calendario, ovvero l’Australia, per poi esserci al Chang International Circuit, in Thailandia, ma a quanto pare non ci saranno nemmeno questa volta e probabilmente nemmeno per il resto della stagione di SBK.

Una storia triste che fa male al motociclismo e allo sport in generale. L’affare sembra saltato definitivamente e le due vere vittime di questa situazione sono i due piloti, Badovini ed Elias. Il biellese non vedeva l’ora di correre in SBK dopo aver dominato in Superstock, vincendo nove delle dieci gare a disposizione, mentre lo spagnolo aveva proprio bisogno di rimettersi in gioco in un’altra competizione mondiale.


SBK - Phillip Island - Le pagelle

10 - Lo spettacolo - E' TORNATO! Dopo circa due anni di assenza è tornata la Superbike! Due gare combattute fino all'ultimo millimetro con 3-4 piloti a giocarsi la vittoria fino alla fine, come le gare vecchio stile Superbike. Speriamo che sia così per tutto il resto della stagione.

9 - Jonathan Rea (Kawasaki Racing) - Vince meritatamente gara 1 e perde gara 2 di un soffio contro un'Aprilia che su questo tracciato è sicuramente più performante della sua Kawasaki.

8 - Leon Haslam (Aprilia Red Devils) - Completamente rivitalizzato da questa Aprilia, pare di rivedere l'Haslam di inizio 2010. Lotta per la vittoria in entrambe le gare e la ottiene in gara 2, mentre per colpa di un fuoripista non riesce nell'impresa della doppietta.

7 - Chaz Davies (Ducati Aruba) - Phillip Island non è mai stata tra le sue piste preferite, ma questa volta, grazie ad una Ducati veramente performante in questo inizio di stagione, riesce a salire due volte sul gradino del podio, anche se quello più basso.

6 - Jordi Torres (Aprilia Red Devils) - Molto bene in gara 1, soprattutto tenendo conto che per lui è un esordio assoluto in Superbike. Peccato per la caduta in gara 2.

5 - Sylvain Guintoli (Honda PATA) - Sembra appagato. Il pilota francese dopo il titolo vinto per un soffio l'anno scorso, sembra aver perso le motivazioni.

4 - Tom Sykes (Kawasaki Racing) - Umiliato dal suo nuovo compagno di squadra Jonathan Rea. Non lotta mai per le posizioni di vertice né in prova né in gara.



P.S. Una menzione speciale va a Troy Bayliss che nonostante fossero 7 anni che non correva una gara, riesce a fare una bella prestazione. COMPLIMENTI TROY!