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lunedì 11 luglio 2011

SBK Review - Stagione 1990

Ed eccoci alla terza puntata della rubrica SBK Review dove parleremo della stagione del Mondiale Superbike numero tre: la stagione 1990.

STAGIONE 1990

Le case motociclistiche partecipanti alla stagione 1990 furono le stesse anche se la Bimota ridusse di molto il suo impegno in Superbike, partecipando a soli 4 round del mondiale e ottenendo solo 4 punti a fine stagione.

I Gran Premi passarono da 11 a 13 con l'aggiunta di un Gran Premio in Asia, in Malaysia, e di uno in Europa, in Spagna, sul circuito di Jerez de la Frontera.
Con l'aggiunta del Gran Premio di Malaysia, la Superbike diventò sempre più "mondiale" coprendo ben quattro continenti: Asia, America, Europa e Oceania.


Il primo round stagionale non fu, per la prima volta nella storia della Superbike, a Donington Park, ma alla new entry di Jerez de la Frontera, in Spagna.
Fin dal primo round si capì che Raymond Roche sarebbe stato una delle forze dominanti in questo Mondiale, conquistando la Pole Position e la vittoria in entrambe le manche, ottima anche la prestazione del campione del mondo in carica Fred Merkel, che si piazzò secondo in gara 1 e terzo in gara 2.

Il secondo round si svolse a Donington Park, pista apprezzata da Falappa, dove infatti conquista la Pole Position e vince gara 2 davanti a Roche e Merkel; gara 1 viene invece vinta del campione in carica Fred Merkel su Honda davanti a Roche e a Mertens su Honda.

Terzo round, si rimane in Europa in Ungheria, qui la Pole la conquista la wildcard Malcom Campbell su Honda, mentre gara 1 e gara 2 verranno vinte rispettivamente da Merkel e Roche.

Siamo al 6 maggio, data del quarto round che si svolse nella Germania Ovest sul lungo tracciato dell'Hockenheim, la Pole Position viene conquistata del leader del campionato Raymond Roche, ma le gare andarono diversamente; gara 1 venne conquistata da Fred Merkel, mentre Roche si ritirò consentendo così il sorpasso in classifica piloti ai danni del francese. Gara 2 venne invece conquistata da Mertens.

Il quinto round si corse in Canada pista finora amica del nostro Falappa dove infatti conquistò la Pole Position. Purtroppo però in gara 1 Falappa cadde e si infortunò ad un braccio che lo obbligò a saltare il round successivo; entrambe le gare vennero vinte da Raymond Roche che si riprese anche la leadership del mondiale ai danni dell'americano Fred Merkel.

Nel sesto round, negli Stati Uniti d'America, la Pole Position la conquistò la wildcard americana Doug Chandler su Kawasaki che ottenne in gara anche la vittoria in gara 2 e il terzo posto in gara 1 che fu vinta invece da Mertens su Honda; Roche ottiene invece risultati molto utili per la vittoria del titolo mondiale poichè sapeva che in questa pista non avrebbe avuto possibilità con la concorrenza e infatti decise di non rischiare e di ottenere risultati costanti che dessero comunque punti importanti.

Il settimo round si corse in Austria nel leggendario circuito dell'Osterreichring (ora rimodernato e ribattezzato in Red Bull Ring) e vide, oltre all'ottima prestazione di Mertens che vinse gara 2 e conquistò la Pole, anche la prima vittoria dell'italiano Pirovano in questa stagione iniziata non nel migliore dei modi. Mentre il povero Falappa, rientrato dall'infortunio del Canada, fu protagonista di un altro brutto incidente durante le prove ufficiali ed entrò in coma per le gravi lesioni subite; dal coma si riprenderà in pochi giorni, ma ci dovette rimettere tutta la stagione.

L'ottavo round stagionale fu svolto in Giappone nel circuito di Sugo e fu costretto a saltare l'appuntamento anche Fred Merkel che rimase vittima di un brutto incidente durante le 8 ore di Suzuka.
Gara 1 e Pole andarono a Raymond Roche, che consolidò la sua leadership, mentre gara 2 a Chandler, wildcard anche in questa occasione. Ottima fu anche la gara di un altro italiano: Baldassare Monti, compagno di squadra di Fred Merkel che era stato un po' nell'ombra del compagno fino ad ora ma che in Giappone, complice l'assenza del compagno, ha dimostrato di avere le doti e i numeri per fare un buon fine campionato.

Il round successivo si svolse in Francia, terra d'origine per Raymond Roche che non vuole sicuramente deludere il pubblico di casa.
Nonostante non conquisti la Pole Position, che andò a Baldassarre Monti, Roche vinse entrambe le gare dimostrando di avere la stoffa per diventare un vero campione di Superbike.
Con il titolo ormai al sicuro, Roche si può rilassare e concedere anche al nostro Fabrizio Pirovano su Yamaha di conquistare entrambe le manche dei Gran Premi di Italia e Malaysia avvicinandosi minacciosamente a Roche, mentre Merkel, rientrato dall'infortunio di Suzuka, non riesce più ad essere competitivo come prima e così decide di terminare la stagione in anticipo saltando le tre gare conclusive del mondiale.

Il penultimo round, in Australia, sancì la vittoria del titolo per Raymond Roche con un round di anticipo; a Roche bastò arrivare quinto in gara 1 per conquistare il titolo. Le gare furono vinte rispettivamente dall'australiano Robert Phillis su Kawasaki e dalla giovane wildcard australiana Peter Goddard su Yamaha.

L'ultimo round, in Nuova Zelanda, ormai totalmente futile per il titolo mondiale fu dominato da Robert Phillis, in netta crescita in questa fine di stagione, che conquistò la Pole e gara 2. Gara 1 fu vinta dall'inglese Terry Rymer su Yamaha.

Il titolo piloti fu quindi vinto da Raymond Roche con 382 punti, mentre il titolo costruttori fu vinto per la terza volta di fila da Honda con 417 punti, nonostante il vincitore, Roche, fosse in sella ad una Ducati del suo omonimo team.

Baldassarre Monti

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