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sabato 12 maggio 2012

SBK - Superpole (ancora) a Sykes




Tom Sykes, il funanbolico britannico con il mento pronunciato e l'espressione alla Totò, non si ferma. E dopo la mezza vittoria ottenuta nella precedente sfida di Monza interrotta per pioggia, ha sbaragliato la Superpole sulla pista di casa conquistando il quarto centro 2011 (il sesto in carriera) e stabilendo il nuovo primato in 1'27”716. La Kawasaki festeggia la pole numero 25 in 302 round del Mondiale Superbike. La serie di giri tutto-o-niente è stata spettacolare, ma le due gare di Donington (23 giri ciascuna) saranno una storia ben diversa.


Se lo augurano Marco Melandri e Max Biaggi balzati in prima fila (terzo e quarto tempo) dopo il venerdi complicato archiviato con l'ottavo (Biaggi) e dodicesimo (Melandri). “Sarà la mia gara” esclama convinto Melandri che su questa pista, un anno fa, festeggiò la prima vittoria Superbike con la Yamaha. Domani proverà a far sorridere la corazzata BMW, la marca più potente tra le sei impegnate nel Mondiale Superbike, che in tre anni non ha ancora tagliato il traguardo. Oltre al ravennate i tedeschi puntano molto su Leon Haslam che scatterà dalla seconda casella dello schieramento. Max Biaggi è più cauto “perchè abbiamo avuto prove abbastanza tormentate e l'Aprilia solo adesso comincia ad andare discretamente”. Il capofila del Mondiale però ha un ottimo passo, più o meno a livello di Melandri, e tenterà di guadagnare terreno sull'iridato in carica Carlos Checa, pupillo Ducati staccato di due punti in classifica e retrocesso in terza fila (nono tempo) in una Superpole all'altezza del blasone. “La gomma ultrasoffice non mi dava confidenza, ho insistito con quella da gara e il cronometro non mi ha ripagato” ha commentato lo spagnolo. Che però è messo benissimo in ottica gara.Tanto che per Melandri resta proprio Checa l'avversario più temibile. “Non conta niente che parta in terza fila, in due giri sarà tornato sotto. Non credo che nessuno riuscirà a scappare, sarà una sfida molto tesa. Decideranno i dettagli.”


Marco Melandri a Donington. Ansa

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