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domenica 13 maggio 2012

SBK - Due gare pazzesche!



Non c’è alcun dubbio, queste sono le gare che ci piace vedere e dopo le due “sfortunate” prove di Assen e Monza è stata una bella boccata di ossigeno, ma le premesse c’erano tutte visti i tempi fatti registrare nelle sessioni di prove del venerdì e sabato. Il passo gara dei piloti che hanno dato spettacolo oggi erano molto simili ed era ipotizzabile che venissero fuori due belle gare, ma due “capolavori” simili, no. Peccato che nessuna Ducati sia stata della partita.

Le due gare, a parte il podio, sono state abbastanza simili, ma la doppietta della prima, con Melandri ed Haslam che sono saliti sul primo e sul secondo gradino del podio, segnano uno storico successo per la BMW che conquista la sua prima affermazione nel Mondiale Superbike dal 2009, anno dell’esordio nel Campionato. L’euforia per questo importante traguardo poteva addirittura ‘raddoppiare’, ma la speranza è durata fino all’ultima curva di Gara2, dove i due piloti della casa dell’elica, si sono trovati incolpevolmente fuori dai giochi. A mio avviso non c’è stata nessuna scorrettezza:

Melandri non voleva rinunciare alla doppietta ed ha provato a fare una staccata un po’ troppo “generosa”, Haslam che si aspettava l’attacco del compagno di squadra, ha ritardato la staccata ed entrambi i piloti si sono trovati larghi. Marco molto di più del compagno ed ormai fuori dai giochi per la vittoria. Rea che era subito dietro, ha impostato la curva correttamente ed era già alla corda quando si è trovato in rotta di collisione con la R1000SS di Leon che stava cercando di rimediare, chiudendo repentinamente la curva. Il pilota Inglese di BMW è caduto e la sfortuna ha voluto che la sua moto andasse a scontrarsi con quella di Melandri, facendolo cadere. Se analizziamo la dinamica, l’errore, se cosi si può definire è stato fatto dai due piloti BMW. Rea che aveva impostato la giusta traiettoria, a quel punto non poteva certo sparire.

Comunque I risultati di entrambe le gare sono stati condizionati dalle piccole differenze di messa a punto delle moto dei protagonisti. Biaggi e la sua Aprilia avevano privilegiato la parte veloce della pista, in qualche punto tamponavano quasi gli avversari, ma erano in seria difficoltà nei tornanti del T4. Sykes e la sua Kawasaki hanno evidenziato il solito problema di usura dei pneumatici a fine gara, anche se la strada imboccata sembra essere quella giusta per arrivare presto alla vittoria. Rea e la sua Honda avevano puntato tutto sulla seconda parte di gara. Haslam e la sua BMW avevano fatto una buona messa a punto generale, sicuramente adatta allo stile di guida “tutto cuore” del pilota Inglese, ma meno precisa rispetto a quella di Melandri che risultava un po’ più efficace in vari punti della pista.


Biaggi per vincere avrebbe dovuto prendere un vantaggio tale da arrivare ai tornanti finali per non essere attaccato, ma avendo sempre qualcuno davanti nei tratti di pista a lui favorevoli, veniva sistematicamente superato in staccata. Doveva sicuramente osare di più. Sykes ci ha provato, ma quando non aveva più gomma ha resistito con le unghie e con i denti, mettendo in evidenza tanta grinta, ma anche tutte le potenzialità del motore Kawasaki. L’RSV4 non è più la moto di riferimento riguardo la prestazione pura, il titolo di MotoGP mascherata da SBK è diventato un affare fra le S1000RR e la ZX-10R. La Honda rimane il fanalino di coda, ma la strategia messa in atto dal team Ten Kate ha dato i suoi frutti anche se non avrebbe vinto Gara2 senza l’uscita di scena delle BMW, che sembrano diventate le moto attualmente più equilibrate e performanti. Almeno sull’asciutto.

Il grande lavoro fatto dai tecnici Italiani e Tedeschi del Team di Monaco di Baviera sta dando i suoi frutti, ma per un motivo o per un altro non riescono mai a raccogliere completamente i frutti per gli sforzi fatti. La doppietta di Gara1 è stata una bella soddisfazione, ma il punteggio di gara due, colloca Melandri ed Haslam rispettivamente al quinto (97.5 p.ti) e sesto posto (89 p.ti)nella classifica mondiale, che vede ancora Max Biaggi in testa con 128,5 p.ti, seguito adesso da Sykes staccato di 5 p.ti, Rea al terzo posto con 108 e Checa con 105,5 punti al suo attivo.


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