In una corsa priva di grosse emozioni e colpi di scena, tutta la palpitazione si è giocata negli ultimi chilometri con Eugene Laverty in fuga tallonato da Marco Melandri fino ai meno due, quando l’italiano è passato per poi venir superato nuovamente con grande maestria dall’irlandese a pochi metri dalla bandiera a scacchi, a sancire una grande vittoria nata sicuramente dalle sue qualità miste alla rabbia per essere stato messo alla porta senza troppi complimenti da Aprilia, che tra l’altro ha aiutato a portarsi a casa l’ennesima coppa costruttori.
Due sorrisi diversi quindi al parc fermé. Tirato quello del centauro della RSV4, di gioia immensa e tensione calata quello del britannico della Kawasaki che tra gli abbracci famigliari ne ha ricevuto uno altrettanto speciale, quello di Joan Lascorz che per la Ninja ha corso finché a Imola l’anno scorso la giostra magica di questo sport non gli ha detto basta.
Per quanto riguarda gli altri quarto Sylain Guintoli, mai in battaglia, quinto il buon Toni Elias, davanti a Davide Giugliano, protagonista di un paio di svarioni da cui si è fortunatamente salvato, Chaz Davies, anonimo su BMW e Leon Camier su Suzuki.
Bravo invece Xavi Forés entrato nella top ten subito alla prima esperienza con la 1199 mentre il compagno Ayrton Badovini veleggiava in tredicesima piazza. Buono il decimo posto di Mark Aitchison, in weekend sì, a precedere Jules Cluzel e Sylvain Barrier con la terza S1000 RR.
Solo quindicesimo Lorenzo Lanzi con la vecchia Panigale 1098, peggio ancora Michel Fabrizio su Honda, diciasettesimo. Ritiro infine per problemi tecnici per Leon Haslam.
TOM SYKES CAMPIONE DEL MONDO SBK 2013
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