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lunedì 1 agosto 2011

SBK Review - Stagione 1991

Ed eccoci al quarto appuntamento di SBK Rewiev, la rubrica che ripercorre le stagioni passate del Mondiale Superbike, oggi parleremo della stagione 1991 che ha visto il trionfo dell'americano Doug Polen.

STAGIONE 1991

La stagione 1991 vide le solite sei case costruttrici partecipanti: le 4 giapponesi (Yamaha, Honda, Suzuki, Kawasaki) e le 2 italiane (Ducati, Bimota).

I round del campionato rimangono 13 nonostante l'esclusione del Gp di Nuova Zelanda che verrà rimpiazzato dal Gp di San Marino, giudicata meno costosa come trasferta.
Viene sostituito anche il Gp d'Ungheria da un Gp in Svezia sul circuito di Anderstorp, da segnalare anche un curioso avvenimento nel Gp del Canada, dove i piloti di punta del Mondiale Superbike non si presentarono poichè giudicarono la pista di Mosport troppo pericolosa, così la gloria andò alle wild-card partecipanti che fecero pieno bottino.

Il primo gran premio stagionale tornò, dopo un anno di pausa, a Donington Park, pista decisamente favorevole a Falappa e Pirovano che però questa volta non riuscirono a essere concreti, le vittorie delle due manche andarono dunque rispettivamente a Doug Polen su Ducati (che conquistò anche la Pole Position) e a Stephen Mertens anche lui su Ducati.

Il secondo Round del Mondiale si svolse in Spagna, ma non nel circuito di Jerez de la Frontera, ma nel circuito di Jarama.
A Jarama dominò Doug Polen, che si issò in testa al campionato, superando il leader provvisorio Terry Rymer su Yamaha; Doug conquistò Pole Position e vittoria in entrambe le manche diventando fin da subito il leader indiscusso del campionato.
Per quanto riguarda gli italiani il migliore fu Fabrizio Pirovano che concluse quinto in entrambe le manche.

Per il terzo round si corse in Canada nel vecchio e pericoloso circuito di Mosport, talmente pericoloso che spinse i piloti di punta del mondiale a non correre entrambe le gare in segno di protesta contro questo circuito che ormai doveva essere o rimodernato o eliminato dall'elenco delle tappe del Mondiale Superbike.
Nonostante il forfait di tutti i piloti titolari del Mondiale la gara si svolse come da programma e le wild-card ne fecero da padrone con le vittorie del canadese Pascal Picotte e dello statunitense Tom Kipp che conquistò anche la Pole Position.

Il quarto Round si disputò sempre nel continente nordamericano negli Stati Uniti sul circuito di Brainerd che vide una doppietta del sempre più leader Doug Polen su Ducati che conquistò entrambe le manche e lasciò la Pole Position a Stephen Mertens sempre su Ducati.
Buone le prestazioni di Mertens e della wild-card Scott Russell su Kawasaki, che ottenne ben due secondi posti sul circuito di casa.

Nella quinta tappa, svoltasi in Austria, ci fu la Pole Position di Doug Polen, che vinse anche gara 2 ed arrivò secondo in gara 1 vinta invece da Stephen Mertens su Ducati; conluse entrambe le gare terzo invece il francese Raymond Roche su Ducati anche lui.

Giunti alla sesta tappa, che si svolse a San Marino, iniziò il vero dominio totale di Doug Polen che conquistò, Pole Position e vittoria in entrambe le gare per tre round i fila: San Marino, Svezia e anche nel lontano Giappone. Con queste sei vittorie di fila Doug Polen chiuse virtualmente il campionato con ancora cinque round da correre.

Polen si concesse una pausa nel Gp di Malesia dove arrivò quarto in gara 1 e quinto in gara 2, gare entrambe vinte dal Francese Raymond Roche su Ducati.
Da segnalare anche l'ottima performance di Fabrizio Pirovano che concluse secondo in gara 1 e terzo in gara 2 e da segnalare anche il terzo posto in gara 1 per Davide Tardozzi: un week-end molto positivo per l'Italia nel motociclismo per derivate di serie insomma.

Ritornò invece ad altissimi livelli Polen dal Gp successivo, cioè quello di Germania sul lunghissimo tracciato dell'Hockenheim, dove conquistò, oltre alla Pole, un primo posto in gara 1 e un secondo posto in gara 2 che fu invece vinta dal francese Raymond Roche.

Per i successivi tre gran premi si alternarono al primo e al secondo posto Doug Polen e Raymond Roche (ad eccezione della Gp d'Australia dove Roche non partecipò) per gli altri rimasero solo le briciole di un campionato dominato dall'inizio alla fine dall'americano Doug Polen che portò anche a vincere il campionato costruttori a Ducati con 477 punti conquistati.

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