Il Nurburgring è una delle sue piste preferite, i risultati parlano chiaro. Podio in gara 1, vittoria in gara 2. Se riuscisse ad “amare” anche altri circuiti, diventerebbe un pilota da mondiale.
Marco Melandri 8
Ad un passo dal successo in gara 1. Poi la bandiera rossa gli sfila il sogno, con un velo d’amarezza. In gara 2 ci riprova, ma ancora una volta i giochi si fermano ad un passo dal gong. Mentre Marco, 3°, progettava il doppio attacco a Laverty e Davies. Otto manche al termine, 30 punti di distacco dal capoclassifica Tom Sykes. La missione “titolo” è difficile ma non impossibile.
Tom Sykes 7,5
Non è il Tom pigliatutto dei giorni migliori, ma torna a casa con la vetta del mondiale in tasca. Si ritrova vincitore di gara 1 quasi per caso, dopo aver subìto il sorpasso perentorio di Melandri. In gara 2 resta fuori dal podio, ma si accontenta di tener dietro il rivale numero uno Sylvain Guintoli.
Ayrton Badovini 7
Il vero Toro, in casa Ducati, è lui. Grinta, forza di volontà, attributi e sprazzi di classe. Ayrton vola sopra i problemi della Rossa e si regala attimi di gloria. Stampa la (super)pole sul bagnato e in gara è nono e settimo. Con Checa dietro a prender paga.
Eugene Laverty 6
Bello il secondo posto in gara 2, ma il capitombolo iniziale ha il sapore della condanna definitiva in ottica mondiale.
Sylvain Guintoli 6
L’aspirante iridato che non vince mai e che ultimamente fa persino fatica ad annusare il podio. Quarto e quinto. Cose discrete, ma Sykes si riprende la vetta del campionato. Con merito.
Davide Giugliano 6
Riscatta le deludenti qualifiche con due buone gare. Non commette i soliti grossolani errori, ed è già un passo avanti.
Michel Fabrizio 6
Rimonta bene dalle posizioni di fondo, dovrebbe cercare di partire un po’ più avanti. Resta l’unico pilota ad aver fatto punti in tutte le gare stagionali.
Max Neukirchner 6
Primo ritiro dell’anno in gara 1. Nella seconda manche si gusta un’ottima nona posizione davanti all’ufficiale Carlos Checa.
Mark Aitchison 6
Due undicesimi posti e dieci punti complessivi. Non poteva fare molto meglio.
Markus Reiterberger 6
Wild-card entusiasta e motivata. Porta a casa punti in entrambe le gare.
Matej Smrz 5,5
Vince il derby degli “intrusi” con Reiterberger in gara 1. Sfortunato ed involontario protagonista di gara 2: un high-side lo lancia in aria, la sua Yamaha perde olio e viene esposta bandiera rossa.
Leon Haslam 5,5
Prosegue la stagione da “convalescente” dell’inglese. Lotta con impegno, spuntando un dignitoso 7° posto al mattino. Meno bene (13°) al pomeriggio.
Jules Cluzel 5,5
La Suzuki cresce ma il francese, stavolta, non illumina.
Vittorio Iannuzzo 5
Lentissimo. Va a punti solo grazie ai ritiri altrui.
Sandi, Rea e Camier sv
L’italiano rompe in gara 1 e si rivela giudice severo per le sorti degli altri due. Sia Jonny che Leon cadono facendosi male, molto male, dovendo saltare gara 2. Auguriamoci di rivederli in piena forma il prima possibile.
Carlos Checa 4
Baratro totale. Lento in prova, non entra in Superpole (un’onta per l’unico campione del mondo SBK iscritto al campionato) e in gara prende persino paga dal privato Neukirchner. Che la Panigale sia una moto non competitiva si è capito, ma certi risultati sono assolutamente inaccettabili per un pilota del valore e della storia di Carlos. Di gran lunga la peggior stagione della lunga carriera del veterano spagnolo.
Ayrton Badovini |
Nessun commento:
Posta un commento