Nella sequenza 1 vediamo la moto di Marco Simoncelli andare in una direzione decisamente anomala e che il pilota è praticamente caduto dal sellino ma si aggrappa (o è incastrato) alla carena della moto.
Nella sequenza 2 Marco Simoncelli ha ormai perso il controllo della sua moto e va a tagliare la strada a Rossi ed Edwards.
Nella sequenza 3 il contatto è ormai inevitabile e imminente anche se non è ancora avvenuto.
La sequenza fatale è la 4, dove si vede Colin Edwards che colpisce sulle gambe e sul torace Marco Simoncelli e Valentino Rossi che lo colpisce invece sul collo e sul casco, decapitando, in pratica, il povero Marco Simoncelli.
Nelle sequenze 5 e 6 si vede la conclusione della caduta, con Simoncelli steso in mezzo alla pista, Edwards nel prato e Rossi che invece riesce a stare in piedi.
Colin Edwards, a seguito dell'incidente, si è rotto due polsi e la spalla destra, nessun danno invece per Rossi che è rimasto in sella alla propria moto.
Arrivato a Fiumicino insieme alla salma di Marco Simoncelli, Valentino Rossi ha rilasciato qualche dichiarazione per parlare del dolore che lo ha colpito in due giorni in seguito al tragico incidente avvenuto a Sepang, nel quale non solo ha perso un collega, ma soprattutto un amico.
"Marco era un grande e non lo dimenticherò mai" ha esordito Valentino, che indossava una felpa ed un cappellino neri. "Non è stato bello in queste ore e non ho voluto pensare a niente: ho parlato con Paolo (il papà del Sic), sta abbastanza male e lo abbiamo abbracciato tutti. Sono tanti i ricordi che mi porterò dietro, stavamo insieme tutti i giorni, ci allenavamo insieme, poi provavamo tutto ciò che era a motore, la nostra passione. Noi però lo sappiamo che queste cose possono succedere".
Anche in un momento così difficile, inevitabilmente sono arrivare le domande legate alle voci di un suo possibile ritiro, alle quali Rossi ha replicato piuttosto seccato: "Smettere? Non l'ho mai detto. Probabilmente qualcuno lo ha detto soltanto per vendere dei giornali".
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