Max Biaggi ha dichiarato di aver profuso un certo impegno nello sviluppo della Aprilia CRT ART, che ha dimostrato potenza (220 CV) e doti velocistiche di tutto rispetto (337 Km/h, ad Aragon, con Laverty). Il peso è ancora in grave eccedenza, ma tutto questo ha evidentemente scatenato le fantasie dei tifosi che sognano il ritorno del vecchio leone tra i cordoli della MotoGP.
Ma ad essere realistici, difficilmente Max metterà a servizio di una “causa persa” il proprio talento: al di là di ogni possibile sogno fantamotociclistico, infatti, l’attuale sviluppo di una CRT non consentirebbe mai al Corsaro di essere competitivo neanche nei confronti di un prototipo di “seconda linea” (nonostante a Jerez, il migliore dei piloti CRT – Randy De Puniet – sia riuscito a girare con tempi interessanti, e persino a un decimo da Rossi sulla GP12).
Max Biaggi |
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