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Sylvain Guintoli vince di forza una rocambolesca prima manche tra colpi di scena, emozioni e continui rischi d’infarto. Jonathan Rea gli strappa dalle mani il Bis nel secondo round portando finalmente la Honda sul gradino più alto del podio. Intanto Biaggi finisce dritto in testa al mondiale…
Insomma, domenica da brividi e ricca di colpi di scena con la pioggia a creare grattacapi. In Gara 1, Sykes rompe, mentre un grande Giugliano centra il primo podio mondiale. In Gara 2, Checa sbaglia tutto… Biaggi ringrazia.
A seguire, il commento completo alle due manche olandesi con risultati e ordine d’arrivo.
Gara 1 – Pioggia, Red Flag. Tutto in 9 giri
All’accendersi del semaforo, scatto di Sykes dalla pole che si presenta subito in testa alla prima curva. Alle sue spalle sfilano Rea, Checa e Melandri. Tre curve, e Marco supera Carlos, si incolla al codone della Firblade di Rea, e insieme si involano all’inseguimento della Kawa in fuga. Sykes tenta l’allungo, al 3° passaggio stampa un 1,37 mettendo le cose in chiaro sulle sue intenzioni. Nel frattempo, alla spalle del gruppo di testa, Biaggi (partito 17°) ha qualche difficoltà a farsi largo nelle retrovie, rendendo vani i sogni di chi sperava in una rimonta stile Phillip Island.
Grande lotta in testa, con 10 piloti racchiusi in un fazzoletto a suonarsele ad ogni curva. Al 10° giro Melandri, che nel frattempo ha scavalcato Rea, si porta alla espalle di Sykes che intanto ha abbassato un po’ il ritmo, forse per risparmiare le gomme in vista del finale di gara. Al 12° giro accade di tutto: Sykes rompe, la Ninja lascia dietro di sè una nuvola d’olio; la bagarre a quel punto si scatenza con piloti che si azzannnano per guadagnare posizioni in testa, con un grintoso Smrz e i due Riders Bmwche si contendono la prima posizione, ma la pioggia rovina i piani dei protagonisti e di chi pregustava un finale da cardiopalma, con piloti in terra o lunghi sulle vie di fuga.
Red Flag, tutto da rifare, nuova partenza per i 9 giri restanti e posizioni congelate con Sykes mestamente fermo ai box.
Red Flag, tutto da rifare, nuova partenza per i 9 giri restanti e posizioni congelate con Sykes mestamente fermo ai box.
Gara 1.1, la lotteria sull’acqua premia un grande Davide Giugliano
Ripartenza sotto un violento acquazzone. Giove Pluvio scarica acqua su Assen e per i piloti la gara diventa un terno al lotto. Che non sarà una situazione facile lo so intuisce da subito, con la caduta di Camier nel giro di allineamento. Alla partenza è Rea in testa con Haslam, Melandri e Badovini che sgomitano tra le nuvole d’acqua.
Poche curve, però, ed Haslam si porta davanti a Rea con i due che sembrano poter salutare tutti ed andare in fuga, ma l’asfalto viscido tradisce Rea che perde il posteriore e lascia la seconda piazza ad un grande Badovini. Rimane un uomo in fuga, Haslam che gira quasi 3 secondi più veloce di tutti e porta la Bmw ad accarezzare il sogno di una vittoria storica.
Ma Leon esagera ed al 3° giro lui e la sua Bmw terminano la gara con un capitombolo sulle vie di fuge del Van Drenthe. Cambia ancora la situazione, con Biaggi in rimonta. Sul bagnato la sua Aprilia soffre meno i problemi di assetto patiti nel week-end, superato Giugliano si porta in terza posizione dietro un grande Badovini e con Checa al comando.
Ma è Guintoli a rovinare i piani del corsaro. Max tiene duro, ma il pilota della Ducati Effembert è in giornata di grazia, nulla da fare per Biaggi che chiuderà quarto
Ma è Guintoli a rovinare i piani del corsaro. Max tiene duro, ma il pilota della Ducati Effembert è in giornata di grazia, nulla da fare per Biaggi che chiuderà quarto
A 2 giri dalla fine, Badovini, in quel momento in testa, butta alle ortiche la grande occasione, spalancando troppo sulla pista allagata e volando sulle vie di fuga quando era largamente al comando.Dietro tocca allara a Guintolì, che di gran carriera supera tutti e vola verso la prima vittoria in SBK.
Grandissima la gara del giovane Giugliano. Lotta fino all’ultima curva con Checa, rintuzzando gli attacchi del campione in carica e volando a festeggiare il suo primo podio in carriera. Applausi per lui, per un grande e meritato secondo posto davanti al suo “caposquadra”. Di seguito, la classifica con l’ordine d’arrivo di gara 1
SBK - ASSEN - GARA 1
- 1. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 18’38.395
- 2. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 18’41.028
- 3. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 18’41.426
- 4. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 18’42.322
- 5. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 18’42.769
- 6. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 18’49.754
- 7. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 19’04.807
- 8. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 19’15.957
- 9. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 19’28.291
- 10. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 19’47.242
- 11. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 19’50.155
- 12. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 19’52.383
- 13. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 20’05.414
- 14. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 19’33.081
- 15. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 19’45.779
- RT. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 12’40.295
- RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 6’43.300
- RT. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 4’16.738
- RT. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 2’26.685
- RT. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000
- RT. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR
Jonathan "Jolly" Rea |
Tempo che migliora, ma asfalto critico. Molte le chiazze di bagnato lungo la pista con la scelta delle gomme che diventa decisiva. Molti montano le slick, qualcuno le intermedie. Checa sorprende tutti con una scelta controcorrente: scelta di montare le rain che sembra quantomeno un azzardo.
Semaforo verde e gran partenza per “Kuba” Smrz, che infila la prima cura all’esterno è si invola da subito in testa alla gara. Dietro la battaglia è accesa con brividi per i piloti per le sopracitate condizioni dell’asfalto.
Checa nel frattempo rema nelle retrovie, le rain non hanno pagato ed è costretto a rientrare ai box per cambiare le gomme.
Con Smrz che sembra inarrivabile, è Haslam a ringhiare sull’asfalto olandese, prendendo le misure alla pista, che man mano va asciugandosi, e staccando la muta del gruppo degli inseguitori. Gruppo che vede ben 7 moto in lotta per il terzo gradino del podio, con Guintolì che riesce ad allungare sul resto della ciurma e mettendosi alla caccia del compagnio di squadra Smrz..
A metà gara, Haslam si ritrova con le intermedie alla frutta e viene riacciuffato da Laverty, con l’Aprilia, e da Rea, che qui ad Assen riesce a far volare una FireBlade in affanno rispetto alle rivali.Jhonny recupera alla grande sul duo di testa ed insieme a Guintolì toglie la gioia di una gara in solitaria a Smrz.
A 4 giri dalla fine “Kuba” la fa grossa: superato da Rea e Guintolì, nell’affrontare un doppiato, mette le ruote sul cordolo bagnato e vola via, gettando alle ortiche una gara da protagonista. E’ Rea che conquista la vittoria su Guintolì mentre Haslam chiude terzo in volata.
Biaggi, ottavo, per un solo punto è leader del mondiale. Di seguito, la classifica con l’ordine d’arrivo di gara 1
SBK - ASSEN - GARA 2
- 1. Jonathan Rea (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 36’45.936
- 2. Sylvain Guintoli (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 36’48.755
- 3. Eugene Laverty (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 36’58.574
- 4. Marco Melandri (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36’58.698
- 5. Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport) BMW S1000 RR 36’58.700
- 6. Tom Sykes (Kawasaki Racing Team) Kawasaki ZX-10R 37’06.329
- 7. Ayrton Badovini (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37’22.253
- 8. Max Biaggi (Aprilia Racing Team) Aprilia RSV4 Factory 37’23.683
- 9. Davide Giugliano (Althea Racing) Ducati 1098R 37’27.286
- 10. Michel Fabrizio (BMW Motorrad Italia GoldBet) BMW S1000 RR 37’29.866
- 11. John Hopkins (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 37’43.451
- 12. David Salom (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 38’18.529
- 13. Hiroshi Aoyama (Honda World Superbike Team) Honda CBR1000RR 38’19.512
- 14. Leon Camier (Crescent Fixi Suzuki) Suzuki GSX-R1000 36’50.679
- 15. Leandro Mercado (Team Pedercini) Kawasaki ZX-10R 36’51.166
- 16. Mark Aitchison (Grillini Progea Superbike Team) BMW S1000 RR 37’03.892
- 17. Carlos Checa (Althea Racing) Ducati 1098R 37’08.183
- RT. Lorenzo Zanetti (PATA Racing Team) Ducati 1098R 34’19.554
- RT. Jakub Smrz (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 30’10.158
- RT. Chaz Davies (ParkinGO MTC Racing) Aprilia RSV4 Factory 18’38.070
- RT. Maxime Berger (Team Effenbert Liberty Racing) Ducati 1098R 18’42.162
- RT. Brett McCormick (Liberty Racing Team Effenbert) Ducati 1098R 15’33.182
- RT. Niccolò Canepa (Red Devils Roma) Ducati 1098R 12’21.167
Sylvain Guintoli |
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