La frattura, non visibile dai primi esami eseguiti nel centro medico del circuito, è la conseguenza della sua caduta in gara 2, domenica 19 luglio, a Laguna Seca. Davide Giugliano era stato subito visitato dai medici locali che avevano anche eseguito una radiografia alla spina dorsale, senza però rilevare nessuna conseguenza significativa, a parte la contusione al piede sinistro e al ginocchio destro. Data l’entità della caduta ed il precedente incidente di Phillip Island – in cui il pilota romano aveva riportato la frattura delle vertebre L1 e L2, con conseguente stop per le prime quattro gare – Giugliano in accordo con la sua squadra ha deciso di sottoporsi ad ulteriori e più approfonditi accertamenti al rientro dalla trasferta americana. La risonanza magnetica e la TAC effettuate giovedì 23 luglio hanno rivelato una frattura della vertebra D3, e questo impedirà purtroppo a Davide di ritornare in sella per altri tre mesi, per cui non potrà partecipare alle restanti gare del campionato 2015.
La squadra italiana non sostituirà Giugliano per la prossima gara di Sepang in Malesia il 2 agosto, e ha deciso di affidare la seconda Panigale R a Michele Pirro, già protagonista come wild card nella gara SBK di Misano, per il round in programma sul circuito spagnolo di Jerez il 20 settembre prossimo.
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